Efrem Fumagalli e Samantha Villa sono marito e moglie, fondatori di Cascina San Vincenzo a Concorezzo che offre percorsi di autonomia per ragazzi affetti da patologie dello spettro autistico. Entrambi sono stati insigniti dal presidente Mattarella dell’onorificenza dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.
Chi sono Efrem Fumagalli e Samantha Villa?
Efrem Fumagalli e sua moglie Samantha Villa, rispettivamente di 61 e 52 anni, vent’anni fa hanno scoperto che il loro terzo figlio, ora ventiquattrenne, era affetto da autismo. In quel periodo non esistevano strutture adeguate per bambini autistici, così Efrem, geologo che lavora in una multinazionale a Milano nel settore della cooperazione, insieme alla moglie Samantha, hanno iniziato a mettersi in contatto con altre famiglie simili alla loro.
Quindici anni fa, con circa 100 famiglie associate e un direttivo composto da altre 6 persone, hanno fondato l’Associazione Cascina San Vincenzo. L’obiettivo non era solo assistere i bambini e i ragazzi affetti da autismo, ma anche offrire supporto alle famiglie coinvolte.
Hanno ottenuto in comodato d’uso una cascina dalla Caritas locale, denominata Cascina San Vincenzo, e hanno iniziato a offrire corsi, laboratori e percorsi che supportassero i ragazzi verso l’autonomia. Attualmente, il centro accoglie 150 famiglie, ma c’è una lunga lista d’attesa a causa della limitatezza dei posti e delle risorse disponibili. Il centro dispone di 9 dipendenti medici, quali neurologi, logopedisti e specialisti vari, oltre ad assistenti sociali che gestiscono l’orario di apertura dalle 9 del mattino fino a tarda sera.
Nel corso del 2023, l’Associazione ha introdotto terapie di gruppo e individuali che permettono un rilevamento precoce della malattia, rendendo più efficaci le sessioni comportamentali e cognitive per coloro che ne soffrono.
Premiati con l’Ordine al Merito
Nel febbraio 2023, Efrem e Samantha sono stati insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Sergio Mattarella.
Samantha ha commentato: “Non ci aspettavamo questo riconoscimento. Siamo orgogliosi del nostro percorso. Accogliamo molte persone, alcune provenienti da altre regioni. Il problema principale è la scarsità di risorse, ma in tanti anni abbiamo ottenuto risultati positivi. Cascina San Vincenzo è diventato un luogo di riferimento e una grande famiglia per coloro che affrontano l’autismo”.