Nella testa di Francesco Acerbi i ricordi si fanno strada nei meandri dei ragionamenti in vista di Lazio-Inter. Non può essere una partita normale per lui, quattro anni di biancoceleste non si dimenticano facilmente, a prescindere da come è andata a finire.
Francesco si è sempre mostrato come un duro, che determinate situazioni non lo scalfissero nel profondo, ma qualche crampo nello stomaco probabilmente domenica sera lo sentirà. Anche perchè sa già quale accoglienza lo attenderà all’Olimpico, un muro di fischi solo per lui. La tifoseria biancoceleste non ha perdonato alcuni suoi atteggiamenti, Acerbi ha provato a spiegare, ma dall’altra parte ha ricevuto un no come risposta. E senza il grazie.
Lazio-Inter, Acerbi contro il suo passato
Una storia che sembrava il preludio di un amore infinito, ma che alla fine si è conclusa con l’amaro calice della separazione. E non è stata per niente dolce. Acerbi e i tifosi della Lazio hanno registrato le prime frazioni partendo dal rinnovo del contratto. Una partita a scacchi portata avanti con il classico schema domanda-offerta, procedendo a piccoli passi.
Fino ad arrivare allo sfogo del centrale durante il ritiro della Nazionale: “Ho letto cose non vere, sia sulle cifre richieste che su quelle offerte. Le cose si fanno nelle sedi opportune e non sui giornali. Mi ha dato fastidio, se è questo il loro atteggiamento e se andranno avanti così, forse il rinnovo non sarà più nella mia testa”.
Apriti cielo, verrebbe da dire. Perchè quelle parole scatenarono l’ira furente dei tifosi laziali, che non digerirono, a loro dire, questo atteggiamento spocchioso da parte del giocatore. Lì la prima crepa, anche se alla fine la situazione si risolse con il rinnovo del contratto. Da lì le cose andarono lisce come l’olio, fino al match contro il Genoa del 17 dicembre 2021. La Lazio vince 3-1, in gol va pure il centrale, che esultò contro i suoi stessi tifosi.
Da lì fischi a cascata contro di lui, che rispose duro: “Delle critiche non me ne frega niente”, rincarando la dose stuzzicando la tifoseria in merito all’affluenza troppo bassa all’Olimpico. “Già col Covid non c’era nessuno. Adesso ce ne sono cinquemila, accontentiamoci di questi“. Francesco ha poi provato a rimediare definendo le sue frasi come causa della troppa adrenalina, ma ormai il danno era fatto.
Rottura totale
Il rapporto non si è mai ricucito da quel momento, anzi acuì la rabbia dei tifosi laziali nei confronti di Acerbi. Che misero la parola fine in un Lazio-Milan del 2021, stagione dello scudetto rossonero. Quella partita dove Acerbi fu protagonista in negativo, dato che un suo errore permise a Tonali di trovare il gol all’ultimo secondo. Al difensore scappò anche una risata, che non piacque a Marusic ma specialmente ai tifosi che misero definitivamente la parola fine ai rapporti.
Ad ogni partita giocata all’Olimpico erano fischi per Acerbi, uniti anche alle difficoltà di adattarsi alla difesa a quattro di Sarri, che lo portò ad essere relegato in panchina. Meglio cambiare aria dunque, con Acerbi che colse al balzo la possibilità di poter tornare dal suo mentore Simone Inzaghi all’Inter, senza pensarci due volte.
Anche lì l’inizio non è stato dei migliori, vuoi per i suoi trascorsi al Milan e per una carta d’identità non proprio verde, ma a San Siro Francesco è riuscito a tramutare fischi in applausi scroscianti. Ciò che non riuscirà a fare domenica sera. Per lui l’Olimpico sarà molto caldo. Anche se siamo a dicembre.