Superbonus 110, proroga condomini: è noto a tutti che dal 2024 l’incentivo sarà destinato ad pubblico più ristretto. Tuttavia, diverse fonti hanno ventilato la possibilità di una proroga.
Superbonus 110, proroga condomini 2024
Il Superbonus 110 è tornato al centro dell’attenzione da settembre, con varie discussioni riguardo al decreto legge 104/2023 (sulle risorse e gli investimenti), al decreto legge 145/2023 (sulle anticipazioni) e alle deliberazioni in Parlamento riguardo alla prossima Legge di Bilancio 2024. L’obiettivo primario di queste iniziative era estendere, almeno per alcuni mesi, il Superbonus 110 per i condomini che avevano completato il 60% dei lavori entro una certa data. Questa azione mirava a rispondere alle preoccupazioni sollevate da varie associazioni del settore edilizio.
Guido Liris, esponente di Fratelli d’Italia e uno dei relatori della manovra, risponde a chi chiede se ci sia un accordo concluso dicendo: “Sulla carta sembrerebbe di sì, ma c’è ancora un dialogo in corso” con il Ministero dell’Economia e delle Finanze su una “proposta senza ulteriori proroghe o costi” per un graduale esodo dall’incentivo. Potrebbe non essere la legge di bilancio a gestire la situazione, ma è più probabile che sia il Milleproroghe il “primo strumento utile”, spiega Liris.
Lo stesso concetto viene ribadito dal deputato di Forza Italia e vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè. “Se non sarà incluso nella legge di stabilità, lo affronteremo subito dopo nel Milleproroghe, trovando un modo per non penalizzare chi sta completando o è molto avanti con i lavori”, assicura in un’intervista a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora.
Anche il presidente dei deputati di Forza Italia, Paolo Barelli, ha espresso il suo impegno nel migliorare la manovra che sarà discussa in aula solo dopo Natale. Barelli ha sottolineato l’importanza di consentire a cittadini e aziende oneste di completare i lavori ottenendo una proroga, sottolineando al contempo l’impegno nel contrastare con fermezza gli abusi e le frodi nei confronti dello Stato. “È un settore che ha richiesto circa 150 miliardi di fondi statali ed è stato mal gestito, ma ci impegniamo per venire incontro a coloro che hanno completato almeno il 70% dei lavori per poterli concludere. Ecco perché chiediamo una proroga di tre mesi. Il ministro Giorgetti sta giustamente monitorando le finanze statali, specialmente ora che discutiamo il patto di stabilità in Europa. Tuttavia, confidiamo di trovare una soluzione soddisfacente”, ha aggiunto.
Il momento dell’approvazione del decreto Milleproroghe non è definito, potrebbe essere entro la fine dell’anno, magari in parallelo alla Legge di Bilancio, oppure potrebbe slittare fino a gennaio. Tuttavia, resta ancora un’incognita.
Cosa potrebbe cambiare?
Le potenziali modifiche al Superbonus sono variegate, come ha precisato recentemente Dario Damiani del partito di Forza Italia. Da un lato, c’è la proposta di posticipare di alcuni mesi la scadenza del Superbonus al 110%, soprattutto per i cantieri condominiali che hanno già raggiunto un certo livello di avanzamento lavori, estendendo il termine fino a giugno. Questa proposta mira a fronteggiare l’entrata in vigore, senza eccezioni, della nuova aliquota del 70% a partire dal 1° gennaio prossimo, con la quale non sarà più possibile ottenere il rimborso al 110%. Tuttavia, un intervento di questo genere sarebbe costoso e sembra che le possibilità siano limitate.
Considerando che le fatture vengono rimborsate solo una volta superati determinati stadi di avanzamento lavori (noti come Stati Avanzamento Lavori o SAL), i lavori eseguiti nei mesi finali del 2023, che non raggiungono una delle tre soglie di SAL previste (30%-30%-40%), rischiano di non rientrare nel regime del 110%. Per facilitare questi condomini, si sta valutando un’altra opzione: una soglia SAL flessibile o straordinaria che permetterebbe di considerare tutte le spese sostenute negli ultimi mesi dell’anno 2023. Questa soluzione potrebbe rappresentare un intervento meno gravoso in termini di costi.