Ad Atreju 2023 scoppia il caso Corsini. Hanno fatto decisamente rumore le parole pronunciate dal direttore degli approfondimenti della Rai nella prima giornata della manifestazione di Fratelli d’Italia. Paolo Corsini ha usato frasi considerate ‘da militante’, senza risparmiare attacchi all’opposizione – in particolare Elly Schlein – e, per questo, l’ad Rai Roberto Sergio ha richiesto una relazione sull’accaduto.
Caso Corsini ad Atreju2023, ecco cosa ha detto il direttore degli approfondimenti Rai alla manifestazione di Fratelli d’Italia
Un intervento da ‘militante’, decisamente fuori luogo per un rappresentante dell’azienda di servizio pubblico italiana, che dovrebbe essere super partes per definizione.
Questa l’accusa che sta colpendo nelle ultime ore Paolo Corsini, direttore degli approfondimenti della Rai, a seguito del suo discorso al panel inaugurale di Atreju, la manifestazione di Fratelli d’Italia in corso a Roma.
E, in effetti, ad ascoltare il suo intervento, sembrerebbe proprio di essere in presenza di un esponente di partito che fa gli onori di casa alla kermesse della sua parte politica. Un profluvio di “noi“ riferito a se stesso e alla platea composta da personalità e attivisti di FdI, definito – va da sé – “il nostro partito“.
E dunque, ecco Corsini parlare di noi che “governiamo il Paese“ o che “a Roma siamo all’opposizione, per fortuna, visto come è tenuta la città…“, aggiungendo una prima battuta al veleno per le opposizioni, nella figura del sindaco della Capitale Roberto Gualtieri.
Non sarà l’unica, perché poi Corsini, ormai consapevole di avere in mano il pubblico – il suo pubblico, verrebbe da dire – punta direttamente al ‘bersaglio grosso’, attaccando – senza citarla direttamente – Elly Schlein e il suo rifiuto a partecipare all’evento.
“Hanno preferito occuparsi di come vestirsi e di che colori utilizzare, piuttosto che confrontarsi”.
Questa la frase del dirigente Rai, relativa alla polemica sull’ormai famigerata armocromista della segretaria del Pd.
In effetti è strano che Schlein abbia deciso di non presentarsi, visto il clima così disteso e aperto al dialogo che l’attendeva…
Attesa per le decisioni dell’ad Rai Sergio, Corsini si scusa: “Parole strumentalizzate”
Fonti di viale Mazzini riportano che l’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, sta valutando le eventuali decisioni da prendere nei confronti di Corsini.
Sergio ha chiesto di visionare i video dell’intervento del direttore, e aspetta una relazione sull’accaduto dalla Direzione del personale.
Intanto, il diretto interessato prova a difendersi, scusandosi se alcune sue frasi possano aver “generato fraintendimenti” e parlando di strumentalizzazioni dovute a parole estrapolate dal “contesto in cui sono state espresse“.
“Nei miei brevi interventi introduttivi, finalizzati esclusivamente ad animare il dibattito e coinvolgere e presentare i relatori, non c’era ovviamente alcun intento politico o polemico e di questo mi scuso. Sono un giornalista del servizio pubblico e il mio impegno quotidiano, come quello di tutti i miei colleghi, è garantire in ogni situazione autonomia, pluralismo e completezza nell’informazione”.
Caso Corsini ad Atreju, Parrini (Pd): “Incredibile non sia ancora stato rimosso dall’incarico”
Dalle file del Partito Democratico non si è fatta attendere la dura presa di posizione contro le parole di Corsini.
Il primo a pronunciarla è il senatore Dario Parrini, vicepresidente della commissione Affari costituzionali, per il quale è “incredibile” che Corsini non si sia ancora dimesso o non sia stato rimosso dall’incarico, “data la sua chiara incompatibilità coi principi e i valori del servizio pubblico“.
Parrini, però, va anche oltre e collega la vicenda alla riforma del premierato, tanto voluta dal governo Meloni, e al conseguente sbilanciamento dei poteri che essa comporterebbe. Una deriva “devastante” per Parrini, visto l’atteggiamento verso la democrazia e il pluralismo che il caso Corsini mette in luce.
“Una riforma costituzionale fatta per aumentare eccessivamente il potere di una sola persona, il o la premier […] può diventare devastante se chi la porta avanti ha della democrazia la concezione illiberale, antipluralistica e di ostilità al dissenso che emerge dalle dichiarazioni di Corsini e da tante altre vicende rivelatrici di una chiara propensione di chi oggi detiene il potere ad abusare della propria forza e a colpire alla radice ogni contrappeso istituzionale, politico e sociale che faccia sentire la propria voce”.
Ruotolo (Pd): “Scuse di Corsini non bastano”
Anche Sandro Ruotolo, responsabile informazione della segreteria nazionale Pd ed ex giornalista Rai, critica Corsini, chiedendone le dimissioni perché incompatibile con l’idea che la Rai debba essere di tutti.
“Le scuse del direttore dell’approfondimento giornalistico della Rai, Paolo Corsini, non sono sufficienti. Quel ‘noi di Fratelli d’Italia’ e le critiche alla segretaria del Pd Elly Schlein sono state pronunciate ad una festa di partito, del partito della presidente del Consiglio. La Rai deve essere di tutti e chi la rappresenta pubblicamente non può esprimersi come ha fatto il direttore Corsini alla kermesse di Atreju”.
Può un dirigente della #Rai dire alla festa di #Atreju “noi di Fratelli d’Italia”? E lo stesso dirigente, #PaoloCorsini, può attaccare la segretaria del #Pd? Chiediamo le dimissioni del direttore dell’approfondimento giornalistico. Ne va la credibilità del servizio pubblico. pic.twitter.com/GT6Cuvkh8T
— sandro ruotolo (@sruotolo1) December 15, 2023