Solo l’influenza non ha permesso al Milan ed Ibrahimovic di riabbracciarsi nuovamente. Questioni di giorni, avverrà sicuramente, ma c’è voglia di rivedere lo svedese a Milanello. E’ quello scossone che tutti stanno aspettando, capace di poter riportare la squadra di Pioli nei binari giusti, per evitare risultati altalenanti ma soprattuto riacquisire convinzione.

E’ la speranza del numero uno di Red Bird Gerry Cardinale, che dopo aver corteggiato Zlatan per tanto tempo, si aspetta un cambio di passo. O almeno è ciò che si augura.

Milan, Ibrahimovic è in ritardo. Ma arriva

Cardinale si aspettava tutt’altro, così come i tifosi. L’ottimo inizio di stagione del Milan è stato in un attimo spazzato via da risultati altalenanti e malumori che hanno circondato la squadra con il passare delle settimane. Prestazioni tutt’altro che indimenticabili, sconfitte e mancata reazione. Il menù è ricco, ma il sapore è tutt’altro che buono.

Ecco perchè Ibrahimovic può essere quell’ingrediente capace di poter dare nuovamente alla pietanza un gusto dolce. Tre è il numero perfetto, ecco perchè il terzo ritorno dell’ex attaccante nella Milano rossonera è visto come la possibilità di tornare a splendere. Sarà consigliere del management e della proprietà milanista, lavorerà a contatto con Cardinale cercando di ampliare portfolio esistente di asset della società di investimento in sport, media e intrattenimento.

Tradotto, far crescere il brand Milan nel mondo. Ma anche la squadra. Sarà a stretto contatto con i suoi compagni, li seguirà cercando di far scatenare in loro quella scintilla d’orgoglio capace di poter nuovamente inanellare risultati utili consecutivi. Ibra sa come si fa, lo scudetto vinto nel 2021 porta anche la sua firma quando si parla di carattere.

Fino al suo addio, la squadra si affidava al suo carisma, la sua leadership e il suo riuscire a motivare l’ambiente anche nei momenti di difficoltà. Adesso è uno di quei momenti, ecco perchè il lavoro di Ibra si prospetta impegnativo ma non impossibile, parola che non è mai esistita nel suo vocabolario.

Vietato surclassare Pioli

Ibra non vede l’ora di iniziare, vuole sentirsi ancora importante per la squadra anche se da dirigente. Sapendo che l’allenatore è sempre Pioli. Non vuole assolutamente entrare in maniera dirompente all’interno dello spogliatoio che ben conosce. L’obiettivo è quello di essere una voce capace di sostenere tutti nei momenti di sconforto, cercando di andare a motivare come faceva da giocatore.

Solo la figura di Ibrahimovic fa un gran bel lavoro, ecco perchè c’è chi pensa che il suo ritorno possa mettere Pioli in secondo piano. Non è questo l’obiettivo di Ibra, anzi. Vuole far sentire la sua vicinanza verso un tecnico finito nel centro della critica per il distacco in campionato e per essere retrocesso in Europa League.

“L’obiettivo è provare a vincerla“, ha detto il mister dopo la vittoria contro il Newcastle. Ma ciò non ha portato i tifosi ad essere clemente con lui, con tanto di hashtag #PioliOut che continua a circolare per mezzo social. La sua posizione è ancora salda, ma i bonus cominciano ad essere pochi. Solo i risultati possono far tornare nella zona tranquillità, ed Ibra è tornato proprio per questo. Riportare il Milan ad essere un oasi di pace.