Quando iniziano a vedere i neonati? Fin dai primi stadi fetali, il neonato inizia a percepire stimoli visivi e luminosi, con lo sviluppo visivo che prosegue rapidamente dopo la nascita.
Quando iniziano a vedere i neonati?
I neonati iniziano a vedere fin dal primo giorno di vita. L’apparato visivo infatti inizia a formarsi durante la vita fetale, e alla fine della gravidanza è sufficientemente sviluppato per iniziare a funzionare.
I neonati hanno capacità visive sorprendenti: sono in grado di mettere a fuoco meglio a una distanza di circa 20-25 centimetri e possono vedere oggetti a 6 metri, che un adulto vedrebbe a una distanza di 75 metri.
Hai mai notato come i neonati reagiscano quando vedono il volto della loro madre? Si concentrano su di esso e lo preferiscono al volto di uno sconosciuto, e questo può accadere già dopo dodici ore dalla nascita. Fornire ai neonati la propria attenzione visiva, spostando gradualmente il volto da un lato all’altro, aiuta a potenziare la loro capacità di concentrazione e ad allenare i muscoli oculari per il movimento in diverse direzioni.
La vista durante la gravidanza
Le palpebre iniziano a formarsi intorno alla decima settimana di gestazione e rimangono chiuse fino alla ventiseiesima settimana.
- All’età di 28-29 settimane, i neonati reagiscono alla luce restringendo le pupille;
- a 30-31 settimane, possono focalizzare un grande oggetto a una distanza di 20-25 centimetri;
- a 31-32 settimane, seguono approssimativamente un oggetto in movimento.
- A 34 settimane di gestazione, il feto è in grado di percepire il colore rosso dei vasi sanguigni ricchi di ossigeno della placenta, il che potrebbe spiegare l’attrazione iniziale dei neonati verso oggetti rossi nelle prime settimane di vita.
- Già intorno al secondo mese, i neonati cominciano a distinguere alcuni colori poiché i recettori dell’occhio si sviluppano intorno a questa fase; tuttavia, diventano veramente abili nella percezione dei colori solo verso i 3-4 anni di età.
- A partire dai 3 mesi, i bambini iniziano a associare le voci ai volti, distinguendo tra volti maschili e femminili e tra volti del loro gruppo etnico e quelli di altri gruppi. Da questa età, mostrano una grande curiosità nel vedere da vicino gli oggetti intorno a loro: è per questo che desiderano essere presi in braccio e portati in giro invece di rimanere sdraiati.
Problemi alla vista dei neonati
Al momento della nascita, i pediatri esaminano i neonati per valutare la vista attraverso il controllo del “riflesso rosso” in entrambi gli occhi. Questa procedura è fondamentale per escludere eventuali patologie oculari che potrebbero compromettere la capacità di rilevare il colore rosso della retina. Se tale riflesso non viene osservato, è consigliabile esaminare attentamente la situazione.
Nel corso dei primi giorni, i genitori noteranno che il neonato, quando è ben posizionato e stabile, spesso fissa lo sguardo sul loro volto o su oggetti che si muovono lentamente a una distanza di 25-30 centimetri, seguendoli da una parte all’altra del suo campo visivo. Questo comportamento si verifica anche dopo il secondo mese di vita, anche quando il bambino non è tenuto o stabilizzato, fino a una distanza di circa un metro. Con il passare dei mesi, il neonato svilupperà anche la capacità di vedere in modo tridimensionale, ossia la capacità di mettere a fuoco un oggetto contemporaneamente con entrambi gli occhi.
In alcuni casi, uno degli occhi potrebbe manifestare un deficit visivo, noto come ambliopia o “occhio pigro”, in cui il cervello riceve solo gli stimoli dall’occhio sano, poiché la parte che riceve stimoli dall’occhio affetto non si sviluppa correttamente. È importante notare che il bambino potrebbe compensare il difetto visivo usando l’occhio sano, rendendo i problemi non evidenti all’occhio non adatto. Tuttavia, è consigliabile rilevare questo problema nei primi anni di vita durante le visite di controllo pediatriche, specialmente tra il secondo e il terzo anno di vita, utilizzando cartoline con immagini in rilievo che solo chi non soffre di ambliopia può vedere.
Nel caso in cui venga diagnosticata l’ambliopia, il medico specialista potrebbe prescrivere bendaggi sull’occhio sano o l’uso di lenti speciali per incoraggiare l’occhio affetto a lavorare maggiormente e recuperare le sue capacità visive. È importante diagnosticare questa condizione il prima possibile, poiché maggiore è il ritardo nella diagnosi, minori saranno le probabilità di recuperare completamente la funzione visiva dell’occhio affetto, soprattutto se la diagnosi avviene dopo i 6 anni di età.