Il 18 dicembre si prospetta come una giornata di intensa protesta nel panorama sanitario italiano. Numerosi professionisti, tra cui medici, veterinari, farmacisti, psicologi, biologi e dirigenti sanitari, affiliati a sindacati come AAROI-EMAC, FASSID, FVM e CISL Medici, hanno annunciato la loro adesione a uno sciopero che comporterà la sospensione totale di tutte le attività considerate cruciali per il regolare svolgimento delle attività ospedaliere e territoriali, comprese quelle legate alla filiera agro-zootecnica-alimentare.

Sciopero veterinari 18 dicembre 2023: orari

Lo sciopero nazionale dei medici si terrà dalle 00:00 alle 24:00 di lunedì 18 dicembre 2023. In questa data, gli studi veterinari potrebbero restare chiusi, si consiglia dunque di chiedere informazioni direttamente al proprio studio di fiducia.

Le motivazioni dello sciopero

La motivazione alla base di questa protesta è la crescente preoccupazione per il futuro del Servizio Sanitario Pubblico (SSN). I professionisti del settore ritengono che le recenti decisioni prese a livello governativo abbiano un impatto negativo sul SSN, non rispettando le necessità del personale e favorire eccessivamente il settore privato. Sembrano trascurare aspetti cruciali come la riduzione delle liste d’attesa e la tutela della salute dei cittadini, mettendo a rischio uno dei pilastri fondamentali della società e del welfare nazionale.

Le quattro organizzazioni sindacali coinvolte hanno già emesso una formale diffida ai responsabili legali delle Aziende e degli enti pubblici del SSN, degli IZS, degli IRCCS e delle strutture private convenzionate e/o accreditate con il SSN. Denunciano pratiche e modalità applicative ritenute non conformi alla normativa vigente. Inoltre, hanno preparato la documentazione necessaria per consentire a tutti gli operatori sanitari di partecipare allo sciopero, dimostrando così il loro impegno a difendere il SSN da politiche che sembrano favorire gli interessi di mercato a scapito della salute dei cittadini.

La protesta non è soltanto di natura sindacale, ma assume un profilo morale e politico. Gli operatori sanitari considerano la tutela del Servizio Sanitario Nazionale un dovere etico, volto a garantire che questo pilastro fondamentale non venga abbandonato a politiche che sembrano privilegiare esclusivamente gli interessi del mercato. Il 18 dicembre diventa, pertanto, un giorno simbolico di resistenza, in cui gli operatori del settore sanitario si uniscono per preservare un diritto fondamentale di ogni cittadino: l’accesso a un sistema sanitario pubblico, efficiente e di elevata qualità.