In matematica finanziaria e nel linguaggio finanziario si parla di interessi: l’interesse semplice o a capitalizzazione semplice è un interesse che si accumula in modo del tutto lineare.

L’interesse semplice matura tenendo conto del capitale dato a prestito e del tempo di cessione. Al termine di ogni arco di tempo, l’interesse non viene sommato al capitale per effettuare il computo degli interessi maturati.

Scopriamo in questa guida cos’è, come funziona e come si calcola l’interesse semplice.

Interesse semplice: cos’è

L’interesse semplice è una tipologia di tasso di interesse dove su un capitale dato a prestito si computa un determinato tasso di interesse lungo tutto il periodo di cessione della somma.

L’interesse non è altro che la ricompensa di un prestito e viene computato su base mensile, trimestrale, semestrale ed annuale.  

Interesse semplice: come si calcola?

Il computo dell’interesse semplice presuppone la conoscenza del capitale, del tempo per il quale viene prestata la somma ed il tasso di interesse applicato.

Per procedere al calcolo dell’interesse semplice è necessario avere a disposizione tre variabili: capitale, tasso di interesse e tempo.

La formula da utilizzare per calcolare l’interesse semplice è ascrivibile alla seguente:

C x R x T

Dove C è il capitale totale prestato o investito, R è il tasso di interesse espresso in centesimi e T è il tempo, che di solito è pari ad un anno commerciale.

Ammettiamo di aver sottoscritto un interessante strumento di gestione del risparmio offerti dalla banca, il conto deposito all’1,5% per 12 mesi. A quanto ammonta l’interesse semplice?

Applichiamo la formula per procedere al calcolo dell’interesse semplice:

15.000 * 0,015 * 1 = 225.

Interesse semplice ed interesse composto: qual è la differenza?

Due sono le tipologie di interesse: l’interesse semplice e quello composto. L’interesse composto viene computato su un determinato arco di tempo. In caso di mancato pagamento, l’interesse viene calcolato sul capitale prestato a cui si somma l’interesse precedente.

A differenza dell’interesse semplice, con l’interesse composto la crescita è esponenziale. L’interesse composto è rilevante in tutte quelle situazioni in cui l’interesse percepito viene reinvestito e inizia a produrre interessi.

Interesse semplice: in quali casi si applica?

L’interesse semplice è molto importante in quanto si tratta di uno strumento che viene incorporato in qualunque tipologia di prestito e di investimento.

Il tasso di interesse semplice è rilevante nel caso in cui si decida di investire in obbligazioni. I rendimenti sono interessi che devono essere computati.

Conoscere come si calcola il tasso di interesse semplice è fondamentale per chi investe in un conto deposito, i cui guadagni devono essere computati con la formula sopra indicata. La formula del calcolo del tasso di interesse è importante per chi accende un mutuo, per i titolari delle carte di credito con fido e per chi sottoscrive un prestito.

Un prestito a interesse semplice è un prestito in cui il saggio di interesse accumulato viene computato in base all’importo preso in prestito. L’importo rimborsato sarà dato dall’importo del capitale preso in prestito a cui si aggiunge l’interesse maturato in un certo lasso di tempo.