Le Decentralized Autonomous Organization (DAO) rappresentano una realtà sempre più importante in ottica blockchain. Grazie ad esse, infatti, è possibile sottrarre i progetti crypto allo spettro della centralizzazione, realizzando sistemi in grado di assicurare maggiori livelli di democrazia.

Molto spesso, però, questo modello mostra difetti di non poco conto. Essendo costruite sul livello 1 della blockchain, da essa vanno ad ereditare i problemi di scalabilità che le affliggono, offrendo transazioni non solo lente, ma anche costose.

STP si propone di dare una risposta a questi limiti. Le soluzioni offerte sono in grado di rimediare alla frammentazione degli strumenti esistenti, dare vita a modelli gestionali più efficienti e consentire, anche a chi non possiede competenze di grande livello nella programmazione, di crearne una da zero.

STP: di cosa si tratta

STP è una piattaforma che si propone di agevolare chiunque sia intenzionato a confrontarsi con il mondo delle DAO. Offre infatti una suite di strumenti che possono condurre in porto la creazione di organizzazioni autonome decentralizzate in grado di rivelarsi effettivamente performanti.

In particolare, offre una soluzione all-in-one, Clique, grazie alla quale è possibile creare una DAO, gestirla e predisporre gli strumenti più adatti per i processi di governo al suo interno.

Grazie ad una dashboard di facile utilizzo, gli utenti sono in grado di:

  • selezionare un modello di base per la creazione di una organizzazione autonoma decentralizzata;
  • emettere nuovi token e collegare quelli già esistenti;
  • implementare un programma di distribuzione dei coin, prevedendo le quote da ripartire;
  • personalizzare ed eseguire la lista di coloro che possono partecipare alla vendita pubblica dei token;
  • emettere quelli di governance.

I modelli offerti da Clique sono in grado di rivelarsi utili per dare vita a progetti flessibili, senza alcuna necessità di ricorrere a smart contract. Le DAO formate in questo modo hanno inoltre la possibilità di monitorare la partecipazione dei membri, mentre grazie al Data Bridge di Verse Network è possibile dare vita a processi di governo tra le catene, con la comunicazione dei risultati delle votazioni dalle chain originali posizionate sulla Ethereum Virtual Machine e la blockchain di Polygon, dove è situata Clique.

È proprio su quest’ultima che possono essere proposte le soluzioni e le modifiche che saranno poi sottoposte alla votazione. A determinare il peso di un votante è una vera e propria istantanea che viene scattata sui token posseduti nel momento in cui la proposta viene lanciata.

Il token STP e le sue prospettive

Il sistema creato in questo modo è servito dal token STP, che fa da propellente per tutti i pagamenti sulla blockchain. Inoltre, a questa funzione di utility somma quella di governance, permettendo a chi lo possiede di prendere parte alle votazioni che hanno luogo all’interno del proprio ecosistema. E, ancora, STP permette l’accesso al paniere di soluzioni proposte da Verse, a partire da Data Bridge e Clique.

Per quanto concerne le prospettive per il futuro di STP, molto dipende dalla sua capacità di dare luogo ad un ecosistema sempre più popolato. In tal senso è da sottolineare il recente lancio del suo Autonomous World Naming Service (AWNS), una soluzione di identità Web3 che è basata sullo standard ERC-6551. Già nella composizione della lista d’attesa a AWNS hanno aderito più di venti aziende, tra cui il fornitore di infrastrutture Biconomy e l’azienda di videogiochi Adventure Gold.

Si tratta quindi di un progetto rivolto alla soluzione di problemi tipici delle DAO e aiutare chi intenda vararne una a portarne a termine la creazione in modo estremamente semplice. Proprio per questo motivo, e in considerazione della crescente importanza delle organizzazioni autonome decentralizzate, STP sembra in grado di affermarsi ben oltre il 306° posto attualmente detenuto nella classifica di settore.