La novena dedicata alla Madonna di Pompei è una pratica di guarigione che vide la stessa Vergine dell’Icona pompeiana pregare insieme a Santa Caterina da Siena, a cui si manifestò.

Novena alla Madonna di Pompei, storia

Nel 1894, mentre Santa Caterina da Siena giaceva morente ad Arpino (FR), la Madonna le apparve e la invitò a unirsi in preghiera affinché guarisse. La supplica fu esaudita.

Da quel momento, la Novena dedicata alla Madonna di Pompei ottenne l’approvazione da parte di Papa Leone XIII il 29 novembre 1887, diventando fonte di guarigioni miracolose in tutto il mondo, coinvolgendo l’Europa, l’Africa, l’America, la Cina e l’India.

Conosciuta anche come la Novena della Madonna del Rosario di Pompei, questa pratica inizia l’8 maggio, giorno che nel 1876 segnò l’inizio della costruzione della basilica dedicata alla Vergine, e si prosegue nella prima domenica di ottobre a mezzogiorno, o in qualsiasi momento in cui sia necessaria.

Come ogni novena, anche quella dedicata alla Madonna di Pompei richiede la recita per nove giorni consecutivi, senza interruzione, come atto di devozione votiva.

Testo della novena alla Madonna di Pompei

Come tutte le preghiere, anche per questa novena cominciamo facendo il segno della croce.

O Santa Caterina da Siena, mia protettrice e maestra, assistimi e degnati di unirti a me in questa novena alla Regina del Rosario, che ha posto il trono delle sue grazie nella Valle di Pompei; per la tua intercessione fa’ che io ottenga la desiderata grazia. Amen.

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria e Salve Regina

  1. O Vergine Immacolata, Regina del Rosario, in questi tempi di morta fede e di empietà trionfante hai voluto piantare il tuo seggio di Regina e di Madre sull’antica terra di Pompei. Da quel luogo dov’erano adorati idoli e demoni, Tu oggi, come Madre della divina grazia, spargi i tesori delle celesti misericordie.

Da quel trono, o Vergine pietosa, rivolgi, o Madre, sopra di me gli occhi tuoi ed abbi pietà: ho tanto bisogno del tuo soccorso.

Mostrati a me come a tanti altri vera Madre di misericordia: “Monstra te esse Matrem”; mentre con tutto il cuore Ti saluto e Ti invoco mia Sovrana e Regina.

Salve, o Regina…

  1. Ai piedi del tuo trono, gloriosa Signora, l’anima mia Ti venera tra gemiti ed affanni… In queste angustie ed agitazioni in cui mi trovo, alzo confidente gli occhi a Te, che Ti sei degnata di eleggere per dimora le campagne di poveri e abbandonati contadini.

Là Tu come Regina delle Vittorie levasti la tua voce potente per chiamare d’ogni parte d’Italia e del mondo i devoti tuoi figli ad erigerti un tempio.

Muoviti a pietà: Tu che sei l’aiuto dei cristiani, liberami da queste tribolazioni in cui verso, Tu che sei la vita nostra, trionfa della morte che minaccia l’anima mia in questi pericoli in cui si trova esposta; ridonami la pace, la tranquillità, l’amore, la salute.

Salve, o Regina…

  1. Il sentire che tanti sono stati da Te beneficati perché ricorsi a Te con fede, m’infonde coraggio d’invocarti a mio soccorso. Tu promettesti a San Domenico che chi vuole le grazie con il tuo Rosario le ottiene; ed io con il Rosario in mano Ti chiamo, o Madre, all’osservanza delle tue materne promesse.

Tu stessa operi continui prodigi per chiamare i tuoi figli ad onorarti nel tempio di Pompei. Tu vuoi tergere le nostre lacrime, vuoi lenire i nostri affanni! Con il cuore sulle labbra con viva fede Ti chiamo e T’invoco: Madre mia, Madre cara, Madre bella, Madre dolcissima, aiutami! Madre e Regina del Santo Rosario di Pompei, non tardare ancora a stendermi la mano tua potente per salvarmi: il ritardo, mi porterebbe alla rovina.

Salve, o Regina…

  1. A chi dovrò ricorrere, se non a Te che sei sollievo dei miserabili, conforto degli abbandonati, consolazione degli afflitti? Lo confesso, sono indegno di ricevere grazie.

Ma Tu sei Speranza di chi dispera, grande Mediatrice tra l’uomo e Dio, potente nostra Avvocata presso il trono dell’Altissimo, Rifugio dei peccatori! Di’ una parola in mio favore al tuo Figliolo: egli ti esaudirà. Chiedigli, Madre, questa grazia di cui tanto ho bisogno… Tu puoi ottenermela: Tu, Speranza mia, mia Consolazione, mia Dolcezza, Vita mia.

Così spero e così sia.

Salve, o Regina…

  1. Vergine e Regina del Santo Rosario, Figlia del Padre Celeste, Madre del Figlio divino, Sposa dello Spirito Santo, Tu che tutto puoi presso la Santissima Trinità, impetra questa grazia a me necessaria, purché non sia di ostacolo alla mia salvezza eterna…; Te la domando per la tua Immacolata Concezione, per la tua divina Maternità, per i tuoi gaudi, per i tuoi dolori, per i tuoi trionfi: Te la domando per il Cuore del tuo Gesù, per quei nove mesi che lo portasti in seno, per la sua morte di croce, per il suo Nome santissimo, per il suo Preziosissimo Sangue.

Te la domando per il Cuore tuo dolcissimo, nel Nome tuo glorioso, o Maria, Stella del mare, Signora potente, Madre di dolore, Porta del Paradiso, Madre di ogni grazia. In Te confido, da Te tutto spero. Tu mi hai da salvare. Amen.

Salve, o Regina….

Preghiamo:

O Dio, il tuo unico Figlio ci ha acquistato con la sua vita, morte e risurrezione i beni della salvezza eterna: concedi anche a noi che, venerando questi misteri del Santo Rosario della Vergine Maria, imitiamo ciò che contengono e otteniamo ciò che promettono. Per Cristo Nostro Signore. Amen.