Gaza, l’esercito israliano recupera il corpo di un ostaggio franco-israeliano
L’Idf alle prime luci dell’alba della mattina di venerdì 15 dicembre 2023 ha annunciato di aver recuperato nella Striscia di Gaza e di aver riportato in Israele i resti di Elya Toledano, catturato e preso in ostaggio da Hamas durante l’attacco del 7 ottobre.
Nella guerra che continua a mietere vittime in Medio Oriente, vanno avanti le ricerche degli ostaggi. L’esercito israeliano ha dichiarato di aver recuperato a Gaza e di aver riportato in Israele i resti del ventottenne Elya Toledano, preso in ostaggio da Hamas durante gli attacchi del 7 ottobre.
Ad effettuare il riconoscimento del giovane sono stati i medici forensi di Israele.
Centinaia di manifestanti a Tel Aviv per gli ostaggi uccisi
Centinaia di persone stanno ora manifestando davanti alla base militare di Kirya a Tel Aviv dopo che l’esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso per errore tre ostaggi a Gaza.
I manifestanti sventolano cartelli con i nomi e le foto di molti altri ostaggi, chiedendo che vengano rilasciati subito.
Following the unintentional killing of three Israelis by IDF fire, hundreds of people rallied in Tel Aviv calling for the immediate return of the abductees home pic.twitter.com/3I5JyXMmxm
— Sprinter clown 🤡 factory (@Sprinter00000) December 15, 2023
Onu: rispettarela libertà di navigare nel Mar Rosso
Il portavoce del segretario generale Onu, Stéphane Dujarric, ha commentato la decisione della compagnia Maersk di sospendere i viaggi nel Mar Rosso, dopo l’attacco del gruppo armato yemenita Huthi.
La libertà di navigazione è un caposaldo della legge internazionale, e deve essere rispettata
ha detto, aggiungendo che
illustra in termini estremamente chiari l’impatto degli attacchi Huthi in questa area.
Netanyahu: “Chino il capo per i tre ostaggi uccisi per errore”
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha comunicato di “chinare il capo” con profondo dolore e di “piangere insieme all’intero popolo” la caduta dei tre ostaggi, uccisi a Gaza per errore da Israele.
Tre dei nostri cari figli che sono stati rapiti, tra cui Yotam Chaim e Samer Fouad al-Talalka. Questa è una tragedia insopportabile. L’intero Stato d’Israele piangerà questa sera. Il mio cuore va alle famiglie in lutto nel loro momento difficile. Rafforzo i nostri coraggiosi guerrieri che intraprendono la sacra missione di restituire i nostri rapiti, anche a costo della loro vita. Anche in questa serata difficile, fasceremo le nostre ferite, impareremo la lezione e continueremo con uno sforzo supremo per riportare a casa sani e salvi tutti i nostri rapiti
ha scritto il primo ministro.
USA: “Morte di ostaggi tragico errore”
John Kirby, consigliere alla Sicurezza nazionale per la Casa Bianca, ha detto, in riferimento all’uccisione dei tre ostaggi per sbaglio da Israele:
E’ straziante, è tragico. Le notizie che arrivano da Gaza riguardano l’uccisione di tre ostaggi. Voglio stare attento a non entrare troppo nello specifico perché non abbiamo il quadro di come sia andata l’operazione e come è stato commesso questo tragico errore.
Governo Hamas: 18.800 palestinesi uccisi a Gaza
Il governo palestinese di Hamas ha reso noto che le vittime a Gaza, dal 7 ottobre, sono arrivate a quota 18.800.
I palestinesi morti, uccisi in maggioranza in attacchi aerei, sono per il 75% bambini (8.000) e donne (6.200). La stima dei dispersi è di 7.500 nel 70esimo giorno di conflitto contro Israele.
Von der Leyen: due stati per israeliani e palestinesi
La Presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, ha confermato il sostegno dell’Unione europea alla soluzione dei due Stati per israeliani e palestinesi. Senza la quale non può esserci la pace.
Parlando in una conferenza stampa a Bruxelles, al termine del Consiglio Europeo, ha dichiarato che c’è sempre un maggiore consenso su come l’UE dovrebbe affrontare “il giorno dopo” la fine del conflitto. I palestinesi non possono essere spostati forzatamente da Gaza; e Hamas non può far parte di un governo palestinese.
Von der Leyen ha affermato che “un’Autorità Palestinese riformata deve governare sia la Cisgiordania sia Gaza”, senza una “presenza di sicurezza” da parte di Israele.
Charles Michel, Presidente del Consiglio europeo, ha anche parlato di come l’Ue potrebbe aiutare a rafforzare l’autorità palestinese, con l’obiettivo di ottenere un potere legittimo, amministrativo ma anche politico.
Al Jazeera: ucciso il nostro Abudaqa a Khan Younis
Samer Abudaqa di Al Jazeera è stato ucciso in un attacco israeliano a Khan Younis.
Lo ha comunicato la stessa Al Jazeera, denunciando che le forze armate israeliane avrebbero impedito alle squadre mediche di raggiungerlo nell’immediato.
Abudaqa era arrivato ad Al Jazeera nel giugno 2004, lavorando come cameraman e giornalista. Padre di tre maschi e una femmina, era nato nel 1978.
BREAKING | Al-Jazeera photojournalist Samer Abu Daqa has just been pronounced dead. pic.twitter.com/8hbIEuo0zb
— TIMES OF GAZA (@Timesofgaza) December 15, 2023
Israele: “Uccisi tre ostaggi per errore”
Tre ostaggi sono stati uccisi “per errore” dalle forze israeliane a Shujaiyeh.
Lo ha reso noto il portavoce delle Forze armate israeliane. Sono stati identificati: si tratta di
- Yotam Haim, rapito dal kibbutz Kfar Aza;
- Samer Talalka, rapito dal kibbutz Nir Am;
- un altro uomo la cui famiglia ha chiesto che il suo nome non fosse pubblicato.
Il portavoce dell’IDF, Jonathan Conricus, ha detto alla BBC che quanto accaduto è oggetto di indagine.
Alla domanda sull’errata identificazione che ha portato alla tragedia, ha fornito due spiegazioni: erano vestiti come civili, con abiti simili a quelli dei combattenti; prima e dopo questo sbaglio ci sono stati scontri nella zona tra le truppe israeliane e di Hamas.
Lufthansa riprenderà i voli per Tel Aviv dall’8 gennaio
Lufthansa ha annunciato che dall’8 gennaio riprenderà i voli per Tel Aviv, sospesi dall’attacco di Hamas del 7 ottobre.
Ci saranno 20 rotte settimanali offerte dalle compagnie del gruppo: quattro voli settimanali da Francoforte e tre voli settimanali da Monaco. Mentre Austrian Airlines opererà otto collegamenti a settimana, via Vienna, e Swiss cinque voli via Zurigo.
Oggi 15 dicembre la compagnia ha anche annunciato di aver ripreso i voli da e per Beirut, in Libano, sospesi lo scorso 13 ottobre.
Le prime prenotazioni potranno essere effettuate a partire dal 18 dicembre.
Dobbiamo aspettarci possibili aggiustamenti degli orari dei voli a causa delle mutate condizioni
avverte la compagnia tedesca.
L’Arabia Saudita spera si possa evitare escalation in Mar Rosso
Il ministro degli Esteri di Riad, Faisal bin Farhan, ha detto che l’Arabia Saudita spera si possa evitare un’escalation nel Mar Rosso.
Affermazioni arrivate alla luce dell’intensificarsi degli attacchi dei ribelli yemeniti filo-iraniani Huthi contro le navi commerciali, che hanno spinto il colosso danese Maersk a sospendere la navigazione in quell’area.
Il capo della diplomazia saudita ha anche espresso il desiderio che una nuova risoluzione Onu per il cessate il fuoco ottenga più sostegno al Consiglio di Sicurezza.
IDF: imboscata di Hamas con bambole esplosive
L’IDF ha denunciato il tentativo di Hamas di “tendere un’imboscata” ai militari impegnati a Gaza, usando bambole con altoparlanti che riproducevano suoni di pianto, per poi posizionarle in una zona con esplosivi.
Le bambole e gli zaini di bambini sono stati intenzionalmente posizionati vicino a un tunnel collegato a un’ampia rete che si estende sotto le vicine aree civili, tra cui una scuola e una clinica
ha spiegato l’IDF.
Mattarella: rinnovo la condanna verso terrore Hamas
Il Presidente Sergio Mattarella, nella cerimonia di auguri di Natale e fine anno al Corpo Diplomatico accreditato a Roma, ha parlato del conflitto tra Israele e Hamas.
Il Medio Oriente è nuovamente sconvolto da una spirale di violenza a seguito dei proditori attacchi terroristici mossi da Hamas contro inermi cittadini israeliani. Assassinii e brutalità verso cui rinnovo la più forte e ferma condanna della Repubblica Italiana
ha dichiarato.
La situazione a Gaza è stata definita dai vertici delle Nazioni Unite come “apocalittica” e i resti dei territori sotto l’Autorità Nazionale Palestinese sono, anch’essi, preda a gravi sofferenze, per le violenze che le persone subiscono
ha poi aggiunto il Capo dello stato.
Intercettati razzi lanciati su Gerusalemme
Sirene sono risuonate a Gerusalemme e nelle comunità limitrofe per il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza che sono stati intercettati. Secondo le autorità, uno dei razzi è caduto vicino a un ospedale a Ramallah. Mentre Haaretz ha riportato che alcuni frammenti di un missile hanno colpito un’abitazione a Beit Shemesh, vicino Gerusalemme. Non ci sono al momento notizie di feriti. Il lancio è stato rivendicato dal braccio armato di Hamas.
Meloni: Continuare a condannare attacchi
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è intervenuta sulla guerra in Medio Oriente in un punto stampa al termine del vertice Ue.
Sul Medio Oriente c’è una discussione molto approfondita. Si è preferito ribadire le conclusioni dell’ultimo Consiglio europeo perché se avessimo in qualche maniera rinnovato quelle conclusioni probabilmente alcune divergenze avrebbero reso il lavoro difficile. In ogni caso siamo tutti d’accordo sul fatto che occorra continuare a condannare gli attacchi di Hamas dello scorso 7 ottobre. Ribadire il diritto di Israele a difendersi e a farlo nell’ambito delle norme internazionali; lavorare su una soluzione di lungo periodo ‘due popoli in due Stati’
ha dichiarato. Per poi aggiungere:
Abbiamo ribadito anche il lavoro sul fronte umanitario che l’Europa può fare e che l’Italia sta facendo.
Michel: ” Unità su aiuto e due Stati”
Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha affermato che ci sono “diverse sensibilità” sulla pausa umanitaria e sul cessate il fuoco all’interno del Consiglio. Invece è condivisa la mobilitazione “sul piano umanitario” e “del processo politico per arrivare alla soluzione dei due Stati”.
Quello in Medio Oriente è un conflitto che porta drammi, dolori, sofferenze e ha conseguenze in termini di destabilizzazione e polarizzazione delle nostre società. L’Ue deve essere impegnata per quanto possibile a far sì che la sua voce abbia un impatto sul conflitto. Abbiamo registrato una forte unità attorno alla garanzia di sicurezza per Israele, che ha il diritto di esistere e difendersi. Abbiamo condannato più volte – e continuiamo a farlo – gli attacchi di Hamas. Chiediamo il rilascio degli ostaggi e ripetiamo che il diritto alla difesa di Israele deve essere esercitato all’interno del diritto internazionale e che deve essere garantito l’accesso umanitario
ha dichiarato.
Hamas: tunnel per resistere a qualsiasi attacco
Il portavoce del Movimento islamico Osama Hamdan, in una conferenza stampa a Beirut, ha affermato che Hamas ha costruito i suoi tunnel per resistere a “tutti i possibili attacchi” israeliani, “compreso il pompaggio dell’acqua”.
Lo ha riferito dopo la notizia secondo cui i soldati israeliani avrebbero iniziato ad allagare la rete sotterranea nella Striscia con acqua di mare.
Israele: 20 gli ostaggi morti a Gaza
Secondo il governo israeliano, 20 delle 132 persone ancora in ostaggio a Gaza sarebbero morte.
Lo ha detto il portavoce del governo israeliano, Eylon Levy, affermando che Hamas ha i loro corpi, assassinati mentre erano prigionieri.
Levy non ha detto nulla su possibili trattative, confermando che Israele farà il possibile per far tornare gli ostaggi vivi a casa.
Gli ultimi cadaveri recuperati sono quelli di due soldati, un sergente e un soldato, e un civile, con doppia nazionalità israeliana e francese.
Quindi, sostiene Levy, restano 132 ostaggi a Gaza nelle mani di Hamas e delle altre milizie palestinesi: tra questi ci sono 121 israeliani, otto thailandesi, un nepalese, un tanzaniano e un franco-messicano.
Si tratta di 113 uomini e 19 donne, tra cui due minorenni e dieci persone che hanno più di 75 anni.
Guerra Israele Hamas: il portavoce dell’Unicef avverte che la situazione a Gaza è catastrofica
La situazione umanitaria a Gaza, in seguito agli attacchi iniziati lo scorso 7 ottobre, continua a peggiorare. A dichiararlo è il portavoce dell’Unicef, James Elder. Nella sua dichiarazione ha riportato anche l’insorgere imminente di malattie nella Striscia a causa della mancanza degli essenziali servizi igienici.
“L’acqua trasporta quei liquami. Il sistema fognario è guasto e allo stesso tempo i bambini si ritrovano con meno di un litro di acqua pulita e sicura. Le malattie si diffondono con l’acqua. Raggiungere il nord è molto difficile, e ora ci sono un milione di bambini sfollati. Solo un cessate il fuoco ci consentirebbe di ottenere gli aiuti nella misura di cui abbiamo bisogno”.
Via libera da Israele per aiuti a Gaza tramite valico Kerem Shalom
Israele ha approvato l’uso del valico di Kerem Shalom per consentire l’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Il nuovo corridoio va ad aggiungersi a quello già operativo di Rafah, al confine tra l’Egitto e la Palestina. Lo riferisce il Jerusalem Post.
L’apertura di Kerem Shalom è stato oggetto di discussione nel colloquio tra il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, e il premier Netanyahu in Israele.
Benelux propone al vertice Ue un testo su Gaza
Il Benelux ha proposto un testo sulla situazione a Gaza da introdurre nelle conclusioni del vertice Ue che si sta tenendo a Bruxelles. Arrivare ad una soluzione concorde sembra al momento molto difficile.
Fonte diplomatica europea, conclusioni su cessate fuoco potrebbero saltare
Le conclusioni del vertice Ue sul Medio Oriente potrebbero saltare perché al momento i leader non riescono a concordare una posizione comune sul cessate il fuoco. Lo rende noto una fonte diplomatica europea.
Ok lavoratori palestinesi nelle colonie, non in Israele
Le forze armate israeliane hanno dato autorizzazione a circa 10mila palestinesi per andare a lavorare negli insediamenti in Cisgiordania. Resta per loro il divieto di ingresso in Israele. La decisione è sostenuta dai ministri dell’estrema destra Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich che invece si oppongono con forza all’ingresso nello Stato ebraico dei palestinesi dopo lo scoppio della guerra.
Erdogan, Israele è sempre più solo
Israele è sempre più solo secondo il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che ha parlato oggi dopo la preghiera del venerdì:
“Se guardiamo all’ultimo voto dell’Assemblea Generale dell’Onu, sono 121 i Paesi schierati contro, 40 gli astenuti e solo 10 sono rimasti al fianco di Israele. Il vento è però cambiato e Israele si avvia ad essere sempre più solo”
33 morti nell’attacco alla scuola a Khan Yunis
Sale a 33 il numero delle vittime del raid vicino alla scuola di Khan Yunis.
Cipro, senza posizione comune su Gaza falliamo come Ue
ll presidente di Cipro, Nikos Chistodoulides, al suo arrivo al secondo giorno di Consiglio europeo ha detto che ci saranno le discussioni ma poi spera in una conclusione della Guerra in Medio Oriente:
“C’è una guerra nel nostro vicinato, nel Medio Oriente: se come Ue non abbiamo un approccio comune, se come Ue non adottiamo i passi necessari per affrontare la drammatica situazione umanitaria nel Medio Oriente, falliamo come Ue. Qualcuno proviene dalla regione, Cipro è il Paese membro dell’Ue più vicino alla regione, abbiamo relazioni esterne con i Paesi vicini, e io insisterò sulla necessità di arrivare a conclusioni. Altrimenti come Ue invieremo un segnale davvero sbagliato non solo nella regione, ma anche per quanto riguarda il ruolo geopolitico che aspiriamo a giocare”.
Macron in Giordania 21-22 dicembre, Natale con le truppe
Macron visiterà una base aerea in Giordania il 21 e 22 dicembre per Natale con le forze francesi dispiegate all’estero. L’annuncio arriva dall’Eliseo:
“Con l’avvicinarsi delle celebrazioni di fine anno, il Capo dello Stato ha voluto offrire una cena, preparata dallo chef delle cucine della presidenza della Repubblica, ai 350 militari impegnati da questa base nella lotta al terrorismo”
Usa, Sullivan: “Israele non ha piani a lungo termine a Gaza”
Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, è intervenuto sulla guerra in Medio Oriente commentando la strategia di Israele. Sullivan ha sottolineato che il governo di Israele non ha piani a lungo termine di occupazione a Gaza.
“La guerra nella Striscia – ha aggiunto – passerà a una nuova fase mirata all’eliminazione della leadership di Hamas su operazioni di Intelligence. Non crediamo che abbia senso per Israele, o sia giusto per Israele, occupare Gaza a lungo termine”.
Incontro tra il capo del Mossad e Sullivan a Tel Aviv
Il capo del Mossad, David Barnea, ha incontrato il Consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, in Israele. Il confronto è andato in scena nel quartier generale del Mossad a Tel Aviv. Secondo diverse fonti i due hanno discusso della restituzione degli ostaggi a Gaza e della possibilità di riprendere i negoziati per il rilascio. Inoltre, si è parlato dell’importanza di una maggiore cooperazione e del terrorismo.
Gaza, rinvenuti i corpi di due ostaggi 19enni
L’esercito israeliano ha annunciato di aver recuperato i corpi di altri due soldati rapiti durante lo scoppio del conflitto lo scorso 7 ottobre. Le salme sono state rinvenute durante un’operazione militare a Gaza. Stando a quanto riferito dal portavoce si tratterebbe dei corpi del caporale Nik Beizer e del sergente Ron Sherman. Entrambe le vittime avevano 19 anni.
Raid di Israele su una scuola Unrwa a Khan Yunis, 5 morti
Un raid aereo israeliano su una scuola gestita dall’Unrwa – l’Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati palestinesi – avrebbe causato la morte di cinque persone nell’area dove si trovano gli sfollati palestinesi a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riporta l’emittente al-Jazeera.
Guerra Israele-Gaza: oggi 15 dicembre 2023 Sullivan a Ramallah incontra Abbas
Il consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan oggi sarà in Cisgiordania, a Ramallah, dove è atteso per l’incotro con il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Mahmoud Abbas.
Sullivan parteciperà all’incontro per promuovere la stabilità in Cisgiordania, contrastare il terrorismo e fornire sostegno alle forze di sicurezza dell’Autorità Palestinese.
Ieri Sullivan ha avuto un meeting a Tel Aviv con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e altri rappresentanti del gabinetto di guerra.
L’incontro tra Sullivan e Abbas avviene nel mezzo di una spaccatura tra il presidente americano Joe Biden e Netanyahu in merito all’Anp e su chi debba governare a Gaza dopo la fine della guerra.
Gli Stati Uniti ritengono che l’Anp debba assumersi le responsabilità di governo a Gaza al termine delle operazioni militari israeliane, ma Netanyahu ha respinto questa ipotesi.
Guerra a Gaza, a lavoro per un nuovo accordo su ostaggi tra Sullivan e capo Mossad
Il consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan ha incontrato nella giornata di ieri, 14 dicembre 2023, a Tel Aviv il capo del Mossad David Barnea per parlare degli accordi sullo scambio degli ostaggi.
Netanyahu incalza la Croce rossa: “Deve adempiere la sua missione di recupero degli ostaggi”
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato ieri, 14 dicembre 2023, la presidente del Comitato internazionale della Croce rossa Mirjana Spoljaric Egger, chiedendo che l’organizzazione “adempia alla sua missione” di raggiungere gli ostaggi tenuti da Hamas a Gaza e di tutelarli.
Netanyahu ha incalzato la Spoljaric insistendo che la Croce rossa dispone di:
“Tutto il diritto di esercitare pressioni pubbliche su Hamas per riprendere gli ostaggi israeliani”.
La Presidente ha controbattuto affermando che:
“Quest’ottica non funzionerà, perché maggiore sarebbe la pressione pubblica che noi eserciteremmo e più loro chiuderebbero la porta”.
Spoljaric ha incontrato ieri anche il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen che ha sostenuto le parole del primo ministro di Israele.
Idf, recuperato corpo ostaggio franco-israeliano
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato di aver recuperato nella Striscia di Gaza e di aver riportato in Israele i resti del franco-israeliano Elya Toledano, preso in ostaggio da Hamas il 7 ottobre.
Guerra Israele-Gaza, l’Idf allaga i tunnel di Hamas con acqua di mare
L’esercito israeliano continua ad allagare i tunnel di Hamas a Gaza con acqua di mare. si tratta di gallerie sottorranee lunghe 500 chilomentri.
Lo riporta il Wall Street Journal.
Gli sforzi dell’esercito israeliano si concentrano ora nell’attaccare le gallerie di Hamas. Secondo Israele lì si troverebbero le basi dei terroristi, in quella rete di cunicoli costruiti sottoterra, a una profondità che va dai 20 agli 80 metri circa. Tra i pericoli, sarebbero presenti varie tecnologie ed esplosivi.