Nonostante l’ampio turnover e i diversi giovani lanciati, l’Atalanta di Gian Piero Gasperini ha battuto facilmente il il Rakow di Dawid Szwarga. I nerazzurri sono usciti dall’ArcelorMittal Park di Sosnowiec con i tre punti e con un rotondo 0-4. Nel primo tempo, sono arrivate le reti di Luis Muriel e del giovane Giovanni Bonfanti. Nella ripresa, invece, il colombiano ha realizzato la sua personale doppietta e nel finale è tornato al gol anche Charles De Ketelaere. Con questa vittoria, l’Atalanta di Gian Piero Gasperini ha chiuso il girone D con 14 punti. I nerazzurri, già certi del primo posto prima di scendere in campo, accedono così agli ottavi di finale di UEFA Europa League e aspetteranno l’avversaria che uscirà dai playoff, in cui si sfideranno le seconde classificate e le retrocesse dalla UEFA Champions League. Al termine della sfida contro il Rakow, Gian Piero Gasperini ha parlato ai microfoni di Sky Sport.

Rakow-Atalanta, le parole di Gian Piero Gasperini

Al termine della sfida dell’ArcelorMittal Park di Sosnowiec contro il Rakow di Dawid Szwarga, Gian Piero Gasperini è intervenuto ai microfoni di Sky Sport. L’allenatore dell’Atalanta si è soffermato sui tanti giovani lanciati in campo anche in UEFA Europa League e del lavoro fatto a Bergamo con i giovani da quando ne è l’allenatore:

La generazione di Conti e Caldara era molto forte, seguita da quella di Barrow e Kulusevski. Quando sono arrivato c’era un settore giovanile molto forte. Adesso non è ancora così ma c’è sempre qualche giocatore importante come Ruggeri e Scalvini per esempio. Ho provato a prendere la parte migliore tra U23 e settore giovanile, ci sono giocatori che sanno stare in campo: sono molto felice non solo di Bonfanti, ma anche di Del Lungo, che ha avuto un periodo di difficoltà e adesso in Serie C sta facendo buone partite. Stasera ha giocato bene, è ancora acerbo fisicamente ma ha qualità. Mi aspettavo un Rakow migliore. È stata l’occasione per dare alla società la coscienza di quelli che sono i giocatori migliori. Chi ha visto la partita di stasera da fuori, avrà paura di perdere il posto: hanno fatto bene Hateboer, Miranchuk, Pasalic… La partita, col passare dei minuti, è diventata più facile“.

Oltre ai giovani, Gian Piero Gasperini ha parlato anche di Luis Muriel. Oltre alla doppietta contro il Rakow, il colombiano ha deciso anche la sfida di campionato contro il Milan. Nonostante l’ottimo momento di forma, l’allenatore nerazzurro getta ombre sul futuro dell’ex Fiorentina in nerazzurro:

Per Muriel è la settimana dei colpi di tacco, lui è così. Nel secondo tempo ha avuto 2-3 occasioni clamorose ma ha segnato su un rimpallo, a volte tira fuori dei gol bellissimi. Quando è stato disponibile, ha sempre giocato tutte le partite: difficilmente rinuncio a lui, contro il Milan è stato determinante. Non so cosa succederà a gennaio, è un giocatore straordinario per come è stato impiegato dall’Atalanta in questi anni: capisco che voglia giocare di più, ma poi dipende anche da chi c’è in squadra. Ha bisogno di star bene fisicamente: i colpi che ha lui, non li ha nessuno. È sempre in grado di fare giocate straordinarie, ma è imprevedibile: a volte è discontinuo e stanco, ma se è a posto e sorridente rimane un giocatore dotato di colpi incredibili”.

Bonfanti: “Non potevo ricevere regalo più bello”

Tra i tanti giovani lanciati da Gian Piero Gasperini contro il Rakow, spicca la prova di Giovanni Bonfanti. Il classe 2003, alla prima da titolare in UEFA Europa League ha guidato la difesa e ha segnato anche la prima rete tra i professionisti, per il momentaneo 0-2. Al termine della gara, il nerazzurro ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Ecco le sue parole sul gol e la prestazione:

Non potevo ricevere un regalo di Natale più importante. Dedico questo gol alla famiglia e soprattutto a mio fratello, che mi è sempre stato vicino. Quando ho visto il pallone entrare in porta, mi sono sentito un po’ confuso. Sono originario della zona di San Siro, da piccolo tifavo Inter”.

Giovanni Bonfanti, inoltre, è un punto fermo dell’Atalanta Under 23 che sta giocando la prima stagione in Lega Pro. Così ha parlato della possibilità di fare esperienza in un campionato difficile e competitivo come quello della Serie C:

Fare un anno con i grandi è la cosa più importante. Si gioca su campi difficili e contro avversari molto forti: la Serie C è importante per la mia crescita”.