Il Mes preoccupa non solo la maggioranza. Quando il Parlamento si trovera’ ad affrontare il nodo, quel passaggio potrebbe avere ripercussioni anche all’interno dell’opposizione e riaccendere la sfida fra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. “Ci sono dei distinguo che, durante la campagna per le europee, sono destinati ad acuirsi”, osserva una fonte parlamentare. Le parole del presidente Giuseppe Conte hanno suonato come un campanello d’allarme al Nazareno e fra i gruppi parlamentari dem. “Il Mes se lo votera’ Meloni. Con il Pd, Italia viva e Forza Italia”. Parole, quelle del presidente M5s, che rappresentano il prequel della campagna per le elezioni europee. Campagna, e’ bene ricordarlo, in cui ognuno correra’ per se’, in forza di una legge elettorale fortemente proporzionale.

Elly Schlein potrebbe ritrovarsi a “salvare” il governo

Dunque, non c’e’ alleanza che tenga e, d’altra parte, fra Pd e Movimento la scintilla non e’ ancora scoccata, nonostante i tentativi degli ultimi mesi e la disponibilita’ sempre mostrata dalla segretaria dem. L’ultimo di questi tentativi e’ stato l’appello di Nicola Fratoianni per una manifestazione unitaria di tutti i partiti che vogliono rappresentare l’alternativa al governo Meloni. Appello raccolto solo da Schlein, mentre il presidente M5s si e’ mostrato freddo: “Sui temi ci siamo, ma non dobbiamo fare come la destra che mette insieme un’accozzaglia che vince, ma poi e’ divisa su tutto”. I dem, sul Meccanismo Europeo di Stabilita’, non hanno dubbi: va ratificato al piu’ presto. Elly Schlein, d’altra parte, non gode di grandi margini su questo tema. La ratifica del Mes e’ sempre stata una battaglia del Partito democratico, fin dai tempi della segreteria Zingaretti che, con Conte al governo, pressava per ricorrere allo strumento europeo prima ancora che venisse portata a casa dall’Italia la partita sul Next Generation Eu.