Cresciuto calcisticamente a Napoli, con la squadra della sua città, Gugliemo Stendardo esordisce in Serie A ancora giovanissimo, all’età di 17 anni e 10 giorni per l’esattezza. Difensore centrale, per completare il suo processo di crescita e maturazione, va a farsi le ossa in Serie B e resta alla Sampdoria per 5 stagioni. Il salto di qualità però arriva nel 2005 quando lo cerca la Lazio, uno dei grandi amori della sua vita. L’altro lo trova qualche anno dopo, nel 2012, quando accetta di trasferirsi a Bergamo per vestire la maglia dell’Atalanta. Con la Dea gioca 5 stagioni e colleziona oltre 100 presenze; entra nel cuore dei tifosi nerazzurri e loro fanno breccia nel suo. Uomo per bene, laureato in giurisprudenza, per commentare l’ultima sfida del girone di Europa League, Rakow-Atalanta, Stendardo è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Rakow-Atalanta, Stendardo a Tag24
L’Atalanta è già qualificata in modo diretto agli ottavi di Europa League grazie al primo posto ottenuto, con una giornata di anticipo, nel girone D della competizione europea. Nonostante questo però, la squadra di Gasperini, impegnata questa sera contro il Rakov Czestochowa, vorrà fare bella figura e magari portare a casa il risultato pieno, per continuare con la striscia positiva. Sarà l’occasione di mettersi in mostra, per chi ha giocato meno, e per il mister di valutare anche i talenti più giovani. “Siamo venuti qui per giocare, cercheremo di fare la miglior partita possibile“ ha detto ieri il tecnico della Dea in conferenza stampa cercando di mantenere alta l’attenzione dei suoi ragazzi. Fischio d’inizio, in Polonia, alle ore 21.00. Per commentare Rakow-Atalanta, Stendardo, che ha vestito la maglia del club bergamasco dal 2012 al 2017, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
L’Atalanta è già qualificata e la partita di questa sera potrebbe non avere grandissime motivazioni. E’ l’occasione per dare spazio anche a chi ha giocato meno finora?
“Assolutamente sì, in partite del genere si cerca sempre di dare spazio a chi non ha avuto abbastanza minutaggio per esprimere il proprio valore. Gasperini sotto questo punto di vista, ha una rosa ampia e ci sono tanti giovani che non hanno ancora avuto modo di esprimersi come lo stesso tecnico avrebbe voluto. Lui è un valorizzatore di talenti e l’Atalanta ha uno scouting internazionale importante, che rende la società un modello d riferimento per quel che riguarda il settore giovanile. Gasperini è bravissimo a plasmare i giovani e a metterli in campo e quella di stasera può essere l’occasione perfetta”.
Tra l’altro, tolta la Fiorentina in Conference, l’Atalanta potrebbe essere l’unica squadra italiana a passare il girone da prima della classe. L’ennesimo tassello che dimostra la continua crescita della Dea?
“L’Atalanta è una società, come ho ribadito più volte, modello e di riferimento per tutti. Ha i conti in ordine, ha uno stadio di proprietà, ha un settore giovanile esemplare, un centro sportivo all’avanguardia, come quello di Zingonia e ha una perfetta cultura del lavoro, all’interno di una società presieduta da Percassi, che è per la Dea un valore aggiunto”.
Ultima gara del girone, poi inizieranno gli scontri diretti e la parte più difficile della competizione. La Dea ha la possibilità di arrivare in fondo e provare a vincere l’Europa League?
“L’Atalanta può farcela. Ovviamente giocare in campionato e in Coppa ti toglie moltisisme energie, ma Gasperini ha una squadra giovane e che ha entusiasmo. Come in ogni contesto sportivo, i risultati faranno la differenza. Quando le cose vanno bene la fatica si sente meno, al contrario quando le cose vanno male sorgono i problemi. Speriamo che l’Atalanta possa continuare con questa striscia positiva, perchè lo merita la piazza, lo meritano i tifosi, il presidente e Gasperini”.
L’Atalanta in campionato
In tutto questo, lo sguardo deve essere rivolto anche al campionato. Quanta energia può aver dato la vittoria, all’ultimo istante, arrivata con il Milan?
“Sono quelle partite che ti danno entusiasmo, non solo a fine partita ma durante tutta la settimana. Una vittoria che mette a posto la classifica e avvicina la Champions. Per Gasperini e per i suo ragazzi è un momento positivo, ma ora va trovata la continuità che finora è mancata. Purtroppo pesano gli infortuni dei calciatori più importanti, Scamacca su tutti. La società e il mister però, anche quest’anno, stanno facendo un ottimo campionato”.
E’ una stagione particolare, perchè la mancanza di continuità caratterizza tutti: Milan, Roma, Lazio e Napoli ad esempio. La corsa Champions, per questo, è ancora più serrata, che ti aspetti?
“Questo può essere un dato positivo, perchè ci saranno tante pretendenti al terzo e al quarto posto. Lo scudetto è una poltrona per due, con Inter e Juventus superiori a tutti che si giocheranno il titolo fino alla fine. Le altre faranno fatica ad agganciarsi al treno scudetto, anche se è ancora presto e può accadere di tutto. E’ bello però che per la Champions non ci saranno solo un paio di squadre, ma almeno cinque o sei formazioni in corsa, agguerrite e con un organico importante. Tra queste, chiaramente, c’è anche l’Atalanta”.
Hai fatto riferimento a Scamacca, che ha avuto vari infortuni dall’inizio dell’anno. E’ lui il grande assente di questo inizio di stagione?
“Purtroppo gli infortuni lo hanno condizionato, ma lui è un calciatore importante e un attaccante che ha caratteristiche diverse rispetto agli altri che Gasperini ha in rosa. L’Atalanta ci ha puntato molto e lui ha grandissime qualità. A Bergamo può avere l’opportunità di dimostrarlo con continuità. Mi auguro, come tutti, che lui possa ritrovare quella condizione fisica che possa metterlo in grado di esprimere al meglio tutto il suo valore”.