Cos’è il cash trapping? Scoperta una nuova tecnica di truffa agli sportelli bancomat che sfrutta la manomissione dell’erogatore di contante per impedire all’utente di prelevare denaro.

La truffa è stata per individuata da un finanziere di Perugia. L’uomo, che in quel momento non era in servizio, si era diretto verso lo sportello bancomat dell’ufficio postale di via Settevalli.

Prima di prelevare il denaro ha però notato un’anomalia al sistema erogante. I sospetti sulla manomissione del dispositivo sono aumentati nel notare una donna e un uomo nelle immediate vicinanze che controllavano le azioni dell’uomo.

Il finanziere ha così segnalato il tutto ai colleghi del comando provinciale di Perugia che hanno effettivamente evidenziato come quel postamat fosse stato trasformato in uno strumento di truffa. 

Cos’è il cash trapping: come funziona

L’espressione inglese “cash trapping” indica la modalità di truffa con cui il denaro contante viene bloccato da un apposito dispositivo.

Le banconote infatti invece di essere erogate attraverso la fessura del bancomat vengono trattenute. L’utente quindi riceverà comunque l’addebito per il prelievo effettuato senza poter ricevere il denaro.

La persona truffata pur provando a completare l’operazione dal terminale non otterrà quanto voluto.

Il bancomat viene manomesso con uno speciale congegno, simile ad una molletta, che impedisce la corretta erogazione dei soldi.

La tecnica del cash trapping sfrutta poi la frustrazione del soggetto raggirato che, inerme, abbandona il punto di prelievo. A questo punto i truffatori arrivano sul luogo e attraverso un uncino e del nastro biadesivo riescono a riaprire la fessura e a venire in possesso delle banconote.

L’episodio segnalato nei giorni scorsi a Perugia ha permesso di individuare come in quello specifico postamat fosse stato installato un rudimentale marchingegno per bloccare il prelievo.

Rudimentale ma efficace. Le forze dell’ordine hanno poi constatato che le due persone sospette fossero infatti responsabili della truffa.

I due sono stati trovati in possesso di 500 euro in contati, possibile provento di altre azioni illecite, e di un uncino con cui estrarre il denaro bloccato nel postamat. 

Ancora una truffa legata ai bancomat

Il cash trapping è solo l’ultima delle modalità di truffa collegate al prelievo bancomat. In questo caso la tecnica appare piuttosto rudimentale e facilmente smascherabile.

Infatti, perché avvenga con successo, il cash trapping necessita dell’attività fisica dei truffatori immediatamente terminata l’operazione al terminale. Per questo motivo, il tentativo di raggiro è individuabile grazie anche alle telecamere di sicurezza della banca o dell’ufficio postale.

L’azione di recupero delle banconote sarà perciò quasi certamente rintracciata.

Diverso è invece il caso degli altrettanto recenti episodi di skimming. Questa tecnica mira infatti a clonare la carta inserita attraverso un più sofisticato meccanismo elettronico.

Chi cade nella truffa di tipo skimming non riesce immediatamente a capire di essere stato raggirato. I rischi però sono maggiori in quanto la clonazione completa della carta può causare il completo svuotamento del conto corrente. Il cash trapping invece consente di appropriarsi illecitamente solo dell’importo prelevato in quella singola operazione eseguita allo sportello automatico. 

Come difendersi dal cash trapping

Poiché la tecnica del cash trapping prevede l’immediata azione fisica dei truffatori, occorre fare attenzione se nei paraggi ci possano essere persone particolarmente sospette.

I soggetti potrebbero infatti analizzare i vostri comportamenti e valutare la possibilità di intervento. Bisogna poi osservare bene ogni parte del bancomat.

Nel caso del cash trapping la parte manomessa è lo sportello di erogazione delle banconote contanti ma in altre situazioni potrebbero essere stati installati dispositivi fraudolenti anche alla fessura di inserimento della carta.

Oltre ad una approfondita ispezione visiva, si può ricorrere ad un piccolo tentativo di movimento di queste componenti. Se infatti sono state oggetto di manomissioni, alcune sue parte potrebbero essere facilmente sollevabili ed individuabili.