La riunione di oggi, 14 dicembre 2023, della Banca Centrale Europea (Bce) ha deciso per il mantenimento dei tassi d’interesse al 4,50%, con la presidente Christine Lagarde che rivendica la decisione. L’obiettivo, ha spiegato in conferenza stampa, resta, infatti, sempre lo stesso: riportare l’inflazione alla soglia del 2%.

Bce, tassi oggi, 14 dicembre 2023, al 4,50%, Lagarde: “Livello giusto per inflazione verso il nostro obiettivo”

Chi si aspettava il taglio dei tassi d’interesse per l’area Euro dalla riunione del Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea resterà deluso.

Nonostante le stime in positivo per la crescita dell’Eurozona e la diminuzione dell’inflazione per il 2024, la Bce ha deciso di lasciare invariati il tasso sui rifinanziamenti, che resta fermo al 4,50%.

Una decisione rivendicata con forza dalla presidente dell’istituto, Christine Lagarde, che si presenta in conferenza stampa con una vistosa sciarpa a causa di una bronchite, strascico del Covid contratto nei giorni scorsi. “Ma non sono contagiosa“, ci tiene a precisare per tranquillizzare i giornalisti presenti.

La Lagarde sottolinea come il Consiglio direttivo di oggi abbia tenuto ben presente l’obiettivo da raggiungere, e cioè abbassare l’inflazione fino alla soglia del 2%. Da qui la decisione di lasciare invariati i tassi del cui taglio, afferma, non si è parlato nella riunione.

Dobbiamo abbassare la guardia? Ce lo chiediamo, però la risposta è no, non dobbiamo farlo. Riteniamo che i tassi siano a livelli che, se mantenuti per una durata sufficiente, contribuiranno a portare l’inflazione al nostro obiettivo“.

E quando un cronista gli chiede se nella riunione si sia discusso dell’eventuale taglio dei tassi, la Lagarde replica:

“No, non abbiamo parlato di tagli dei tassi, non c’è stato alcun dibattito e alcuna discussione su questo tema. Tutti capiscono la differenza tra rialzo e taglio dei tassi, ma c’è un ampio spazio di mantenimento”.

La riunione della Bce con l’obiettivo inflazione al 2%

Le stime presentate da Christine Lagarde per i prossimi anni sembrano dar ragione alla decisione della Bce. Dopo un incremento nel breve periodo, infatti, l’inflazione dovrebbe gradualmente diminuire, fino a scendere anche sotto la soglia del 2% nel 2026.

I dati economici illustrati sono, dunque, quelli su cui Christine Lagarde e la Bce hanno impostato le proprie scelte sui tassi d’interesse. La presidente conferma che l’istituto continuerà a basarsi su di essi per determinare livello e durata dei tassi.