Prima calciatore, poi allenatore, Gianni De Biasi ha costruito passo dopo passo tutta la sua carriera, riuscendo a togliersi grandi soddisfazioni. Da centrocampista, è con le maglie di Brescia e Palermo che vive i frangenti più importanti del suo percorso; come guida tecnica invece è con l’Albania che scrive la storia. Idolo indiscusso per una popolazione intera, ad Euro 2016, trasforma una piccola realtà in una bella ‘Cenerentola‘ e si posiziona al terzo posto del girone. In Italia ha allenato anche la Spal, il Brescia e il Torino, oltre che l’Udinese. Per commentare il percorso delle italiane in Champions, De Biasi è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Le italiane in Champions, De Biasi a Tag24

Con le partite di ieri sera si è chiusa la prima parte di questa stagione di Champions League. Il bilancio per le italiane, alla fine resta positivo: su quattro squadre impegnate, tre sono riuscite a strappare il pass per gli ottavi di finale e una è retrocessa in Europa League. Probabilmente le aspettative, soprattutto nei confronti dell’Inter, erano addirittura più alte, ma per il percorso fatto non ci si può di certo lamentare. Domani Inzaghi, Mazzarri, Sarri e Pioli, conosceranno le prossime avversarie, ma per pensare di nuovo alla competizione europea adesso c’è tempo. Per commentare quanto fatto dalle italiane in Champions, mister De Biasi è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Andiamo per gradi e commentiamo ciò che abbiamo visto in questi giorni. L’Inter si qualifica, ma al secondo posto. Vista la forza di questa squadra, c’è un pò di delusione?

“Sicuramente, e credo che in primis la società, i tifosi, l’allenatore e la squadra non siano felici del risultato ottenuto. E’ una squadra che poteva finire facilmente al primo posto, per qualità, forza e organico. Credo che l’Inter abbia tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo, come lo scorso anno, ma è chiaro che adesso si è complicata la faccenda. L’importante adesso sarebbe pescare, dalle urne, un’avversaria che non sia proibitiva come il Manchester City”.

Passiamo al Napoli, la squadra di Mazzarri aveva già un piede agli ottavi, ma quella con il Braga, dopo tre sconfitte consecutive, dimostra che gli azzurri sono vivi?

“E’ un Napoli che sta ritrovando la propria identità. Ha perso tre partite, ma con squadre con cui si può anche perdere purchè si faccia in maniera onorevole e così è stato. Credo che l’arrivo di Mazzarri sia positivo, sta dando maggiori certezze e riuscirà a farsi dare qualcosa di più dai suoi calciatori”.

Ma che tipo di percorso può fare il Napoli in Champions?

“Questo è un enorme punto interrogativo, aspettiamo il sorteggio e poi vediamo chi gli sarà capitato. I rischi più grandi sono gli stessi anche per Inter e Lazio. Nella prima fascia ci sono tutte squadre fortissime e che possono creare a chiunque grandi difficoltà. E’ ovvio che se il Napoli pesca una squadra come la Real Sociedad, magari ha meno problemi rispetto al City. E’ una compagine che ha leggermente meno qualità delle altre, ma nessuno arriva primo per caso”.

Capitolo Lazio. La formazione di Sarri approda agli ottavi, ma è ancora lontana dall’essere una squadra convincente?

“Anche ieri sera contro l’Atletico, che è una suqadra importante, ma non una squadra che potrà ambire a vincere la Champions, a meno che non succede il miracolo, la Lazio ha dimostrato che non si è ancora ritrovata. I biancocelesti sono al di sotto dei propri standard, specie se consideriamo la qualità di cui dispongono nella rosa. Sono convinto che anche Maurizio non sia soddisfatto. La cosa bella però è che la Lazio è riuscita a qualificarsi, anche se in campionato non è messa bene e sono convinto che Sarri saprà, nel futuro, tirar fuori il massimo dalla sua squadra”.

Chiudiamo con il Milan, l’unica squadra a retrocedere in Europa League ma anche quella inserita nel girone più difficile. Oggi prevale il rammarico, per le prime uscite e i punti persi, o va tirato un sospiro di sollievo per l’approdo in Europa League?

“Viste le diffoicoltà del girone, penso che il Milan possa essere contento anche se solo a metà. Ora approda in Europa League e credo che lì avrà qualche chance in più. E’ chiaro che il rammarico è soprattutto per le prime partite, dove non è mai riuscita a fare grandi cose. Contro il PSG e il Newcastle invece ha dimostrato che quando questa squadra gioca, può mettere in difficoltà chiunque. Ha avuto la fortuna, comunque di incontrare gli inglesi in un momento di difficoltà e con parecchi indisponibili e infortunati. Resto però convinto che Pioli possa fare ancora molto bene e tirar fuori una bella stagione per questa squadra”.

Può vincere l’Europa League?

“Glielo auguro con tutto il cuore. E’ una speranza per tutti gli italiani, dopo che lo scorso anno siamo arrivati in finale in tutte e tre le competizioni e abbiamo perso ovunque. L’importante però è arrivarci, e questo è già indicativo del percorso di crescita del nostro campionato”.

Tirando le somme, su quattro squadre italiane in Champions, tre si sono qualificate, seppur da seconde e una è arrivata in Europa League. Bilancio positivo?

“Dobbiamo essere soddisfatti e cercare sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto. Noi siamo sempre bravi quando le situazioni diventano difficili, o quasi impossibili. Guardate il Milan ieri, che è riuscita a vincere anche se le speranze erano pochissime. Ma nelle difficoltà, noi italiani diamo sempre il meglio”.