Ups Italia, disposto maxi sequestro da 86 milioni e 400 mila euro a carico della società di trasporti, indagata per frode fiscale. Il provvedimento è stato emesso dalla direzione distrettuale antimafia della Procura di Milano.

Ups, sequestro a seguito di indagine per frode fiscale: contestati contratti fittizi e fatture false a 3 manager

Il provvedimento è stato eseguito dal comando provinciale di Milano della Guardia di Finanza come diretta conseguenza delle indagini della Procura, del Nucleo di polizia economico finanziaria del capoluogo e del Settore contrasto illeciti dell’Agenzia delle Entrate. Alla ditta leader mondiale nel settore della Logistica, si contesta la frode fiscale attraverso somministrazione illecita di manodopera con contratti fittizi e fatture false. Attualmente, sarebbero in corso perquisizioni nelle sedi di Ups Italia a Milano, Roma, Como e Reggio Emilia.

Il sequestro preventivo di urgenza, firmato dal pm Paolo Storari, arriva a fronte di una frode Iva realizzata attraverso l’uso di fatture per operazioni inesistenti. La Procura di Milano ha inoltre chiesto di applicare alla società indagata la misura cautelare interdittiva del divieto di pubblicizzare beni e servizi per un anno, in base a quanto prescritto dalla normativa amministrativa sugli enti. Gli indagati sono 3 manager in carica tra il 2017 e il 2022, cui è stata contestata l’ipotesi di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. L’udienza davanti al gip è fissata per il prossimo 12 gennaio 2024.