Drojette: “Sola” è il nuovo singolo di Edoardo Donnamaria uscito sulle piattaforme digitali lo scorso 15 dicembre per Ghandi Dischi e distribuito da ADA Music Italy.
Dopo “Piccolo sole“, canzone che parla di un amore forte e passionale, ma allo stesso tempo sempre pieno di liti, “Come il mare“, un vero e proprio inno all’amore sano, Drojette è tornato con “Sola“, una critica ad una società sbagliata, in cui ognuno vuole dimostrare di più di ciò che ha.
Drojette: intervista esclusiva di Tag24
Tag24 ha contattato telefonicamente Drojette per parlare del suo nuovo singolo e non solo!
Come nasce il brano Sola?
Come tutte le mie canzoni nasce a caso. Ero in macchina, stavo tornando a casa e avevo iniziato a sentire musica su Youtube, erano le 3 di notte. Ad un certo punto mi viene in mente questo ritornello e penso “Che figo”. Dovevo portare il cane a spasso, l’ho preso e siamo andati al parcheggio del supermercato e lì continuavo a canticchiare il ritornello. La canzone parla di una donna sola che torna a casa di notte, quindi un momento di fragilità in cui si chiede chi la cercherà, chi starà con lei, chi le farà compagnia. Il brano parla quindi di una ipotetica ragazza, ma parla anche di me. Raccontare quindi di me, ma anche di una ipotetica ragazza, è un mix, con elementi di fantasia e reali.
Questo singolo arriva dopo “Piccolo sole” e “Come il mare”: c’è un filo conduttore che lega tutti questi brani?
In realtà il filo, se c’è, è quello che collega “Piccolo sole”, “Come il mare” e “Il cielo stanotte” che sono canzoni d’amore, quindi si tratta di una trilogia dell’amore. Questo brano invece si discosta da quel filone là perché non è una canzone strettamente d’amore anche se ne parlo.
Arriverà anche un album?
Essendo nuovo nel mercato non so come possa funzionare. Gli album più ascoltati sono quelli dei grandi artisti. Una volta Salmo ha detto che non c’è più l’attenzione di una volta, nessuno ascolta un album intero. La scelta dei singoli è più giusta per me che ho un bacino limitato di fruitori della mia musica.
Gli inizi nel mondo della musica
Invece come hai capito di essere appassionato al mondo della musica?
Da piccolissimo mio padre mi ha regalato due dischi: 1 (One) dei Beatles e The Eminem Show, due colonne portanti del loro ambito musicale. Mi sono appassionato alla musica da subito, ma non ad un genere in particolare, infatti mi sono sempre diviso tra musica classica e quella di nicchia come rap, ma non inteso come quello di oggi che sembra quasi pop. Anche la mia musica è un po’ così, visto che ho iniziato a scrivere testi rap con le basi old school anni 90, poi sono passato a sonorità moderne con la tap trap. Adesso invece mi sono spostato sul pop.
Allora quali sono gi artisti che ispirano maggiormente la tua musica?
Se mi dovessero dire di scegliere un solo artista da ascoltare, ti direi i Beatles che hanno una discografia molto vasta. Oggi ascolto principalmente musica italiana, tra i miei artisti preferiti ci sono Tananai, Marracash, Fulminacci. Ariete è una delle più brave.
Invece con chi ti piacerebbe duettare?
Paul McCartney (ride, ndr)! A parte i sogni come genere musicale simile al mio ti direi Tananai, per una cosa più impegnata con Marracash.
La tua carriera nel mondo dello spettacolo potrebbe influenzare la carriera da cantautore?
Già lo fa in realtà. Le ultime canzoni le ho scritte in seguito alla partecipazione al Grande Fratello, poi sono uno speaker radiofonico, quindi per lavoro sono, in un certo senso, costretto ad ascoltare un certo tipo di musica che quindi in maniera naturale influenza quello che faccio.
E la laurea in Giurisprudenza?
La laurea in Giurisprudenza è appesa in camera mia ed inizia a prendere polvere. Lavorando a Forum, ogni tanto mi torna utile in realtà.
Hai concerti in vista?
Stiamo pensando di fare qualche live, anche perché c’è tanta gente che mi chiede quando farò qualche concerto. Poi mi piace cantare, la musica è la mia passione.
Com’è il tuo rapporto con i fan?
Credo di avere un rapporto anche intimo con i miei fan perché loro mi cercano, mi sostengono tantissimo, mi difendono dalle critiche, mi vengono a trovare fuori dal lavoro, mi fanno regali, mi spronano. Per questo motivo cerco di dedicare loro parte del mio tempo. Qualsiasi cosa ottenga la devo a loro, quindi cerco di essere riconoscente.