Prima le giovanili, poi l’esordio con Mazzone e la consacrazione con Zeman. Fabio Petruzzi, con la Roma, ha scritto la parte più importante della sua carriera calcistica. Legato ai giallorossi da sempre e per sempre, è stato un difensore centrale agile ed affidabile. 120 presenze, con i capitolini, tra il 1994 e il 2000 e varie apparizioni già negli anni precedenti. Per commentare la stagione della squadra di Mourinho e il prossimo impegno di Europa League, Roma-Sheriff, Petruzzi è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Roma-Sheriff, Petruzzi a Tag24
“Dobbiamo vincere per i nostri tifosi, e perchè nel calcio nulla è deciso“. E’ stato chiaro Josè Mourinho in conferenza stampa rispetto al match di questa sera. Nonostante il pass già strappato per i sedicesimi di Europa League e i due punti di distacco dallo Slavia, primo nel girone, lo Special One non vuole cali di tensione nè tanto meno un approccio sbagliato alla sfida dello stadio Olimpico. Vincere, d’altronde, aiuta sempre a vincere e Mou lo sa benissimo. Tra infortunati, fuori lista e squalificati, le scelte di formazione sono quasi obbligate, ma sarò l’occasione per chi deve rilanciarsi, per mettersi in mostra e convincere tecnico e ambiente. Per commentare Roma-Sheriff, Petruzzi, ex calciatore giallorosso, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
La Roma scenderà in campo già certa della qualificazione e senza grandissime ambizioni per il match di questa sera. Sarà l’occasione per Mourinho di fare un turnover massiccio?
“Purtroppo in questo momento la Roma non ha grandissima scelta, visto anche qualche infortunio di troppo e quindi non mi aspetto tantissimi cambi. Domenica in campionato i giallorossi avranno una partita molto importante e difficile contro il Bologna, rivelazione di questa stagione. I rossoblù sono a pari punti con i capitolini è sicuramente Mourinho qualche valutazione la farà. Considerando ad esempio che Lukaku è squalificato, me l’aspetto in campo in Europa League, così da evitare di rischiare Belotti, anche se il Gallo forse avrebbe bisogno di giocare con un po’ più di continuità e mettere minuti nelle gambe visto che è fermo da tanto tempo. E poi credo che sarà l’occasione per rivedere calciatori tipo Aouare e Renato Sanches, che sono state un po’ le delusioni di questa prima parte di campionato”.
Visto il percorso fatto nella scorsa stagione, vincere l’Europa League è l’obiettivo dichiarato di quest’anno?
“Non saprei, perché penso che quest’anno l’Europa League sia una competizione molto più complicata. Per arrivare in fondo c’è il Liverpool da battere e adesso è sceso anche il Milan. Non sarà facile, ma credo che Mourinho sia il numero uno dal punto di vista europeo. Nel doppio confronto la Roma è capace di farti giocare male e poi all’Olimpico ha una spinta straordinaria da parte del suo pubblico. Una tifoseria unica, splendida, che non manca mai. Parliamo sempre di 65mila persone e questo ha portato la Roma a ribaltare spesso i match, ma può essere anche un’arma a doppio taglio”.
A proposito di Lukaku, la Roma arriva da polemica e silenzio stampa nel post gara con la Fiorentina. Il giudice sportivo ha dato al belga una sola giornata di squalifica, e tornerà in campo contro il Napoli. Decisione corretta?
“È giusto così, Lukaku ha fatto un’entrata come se ne vedono tante. Pensate al fallo di Boloca del Sassuolo, è molto peggio di questo e anche lui ha ricevuto una sola giornata. Penso che la decisione sia giusta, ha fatto un intervento sbagliato e ci ha messo troppa foga per arrivare sul pallone. Ma è il fallo di un attaccante, un difensore non lo avrebbe mai fatto. Non vedo nessun tipo di polemica da fare in questo senso”.
Tornerà con il Napoli, ma non ci sarà Dybala ancora una volta infortunato. Talento straordinario, ma giocatore di cristallo e assenza pesantissima…
“È ovvio che un giocatore che mancherà tantissimo, dal talento indiscusso, ma io confido molto in Belotti. È stato messo da parte nell’ultimo periodo, perché davanti a un fenomeno e lui lo sa bene e per questo potrebbe stare anche un po’ giù di morale. Ogni volta che è stato chiamato in causa però, anche solo per pochi minuti, ha dimostrato grande forza e professionalità. Aveva iniziato in modo molto positivo la stagione e mi aspetto tanto da lui”.
La stagione e il futuro della Roma
Aveva iniziato con alti e bassi la stagione, ma nelle ultime uscite la Roma pare aver trovato la sua dimensione. Sei d’accordo?
“Sembrerebbe di sì, ma adesso arriveranno i test più tosti. La Roma adesso è attesa da vari big match, ma pare essere una squadra più propositiva, con un possesso palla finalizzato alla conclusione e che passa più tempo, durante la gara, nella metà campo avversaria rispetto al passato. Sinceramente li vedo meglio”.
Si parla tanto del rinnovo di Mourinho e la Curva Sud si è già espressa in tal senso. Allenatore e società ne stanno parlando, tu che ne pensi?
“È chiaro che la tifoseria è dalla parte del mister perché ne è innamorata. I tifosi non hanno mai perso occasione per dimostrarglielo con tanti attestati di stima. Non è facile, anche per la società, che deve tener presente sia lo stadio sempre pieno, ma anche i risultati. Penso che ora serva un attimo di calma, vedremo come la Roma affronterà queste cinque o sei partite difficili che verranno e poi si prenderà una decisione”.
Ma tu pensi che sia giusto che rimanga?
“Non lo so, per fortuna non sono io il presidente della Roma. Calcisticamente non sono mai stato innamorato di Mourinho, ma è un allenatore che ha vinto tanto, di grande carisma e che ti consente di comprare i top player. Ha ricompattato l’ambiente e all’Olimpico è tutto straordinario. Non si può non tenerne conto”.
È una Roma che comunque deve e può ambire ai primi quattro posti e quindi alla qualificazione in Champions?
“Direi proprio di sì, mi sono già esposto con l’arrivo di Lukaku. Penso che la Roma abbia una rosa molto forte, ma deve giocare meglio. Purtroppo ci sono stati tanti infortunati, ma credo che come organico sia inferiore solo all’Inter”.