Suicidio di Emanuelle Debever? La storia non sembra affatto chiusa. Lo dimostra il fatto che a Parigi è stata aperta un’inchiesta per ricercare le reali cause delle morte dell’attrice nota anche per essere stata tra le prime donne a urlare la presunta colpevolezza di Gérard Depardieu per violenza sessuale. Quelle sue dichiarazioni fecero scalpore e, in qualche modo, diedero il via ad un effetto domino che, attualmente, ha portato ben tredici donne a rilanciare queste accuse nei confronti del noto attore. Le circostanze piuttosto misteriose, e di certo non serene, in cui se n’è andata la donna hanno indotto la procura della capitale ad approfondire la questione.
Suicidio di Emanuelle Debever, chi sta indagando
La scomparsa delle Debever è sotto la lente d’ingrandimento del Terzo Distretto della Polizia Giudiziaria di Parigi. Queste sono le motivazioni ufficiali per cui gli investigatori sono al lavoro:
“Per ricercare le circostanze che possano avere portato al suo decesso.”
D’altronde, stando alle ultime notizie diffuse dalla stampa francese, ad aver segnalato la sua scomparsa, lo scorso 29 novembre, fu il compagno dell’attrice che, al commissariato del VII arrondissement, riferì che la sua fidanzata aveva abbandonato la loro abitazione lasciando “un biglietto scritto dal contenuto inquietante”. Ecco perché, su quella scomparsa, aveva subito indagato la Brigata di Repressione della Delinquenza ai Danni della Persona (Brdp) che, pochi giorni dopo il ritrovamento degli effetti personali di una persona di sesso femminile che si era gettata da un ponte nella Senna, aveva collegato i fatti dando modo alle autorità competenti di confermare la tragica morte di Emanuelle Debever.
Le coincidenze
Stando ai primi resoconti delle indagini sul suicidio di Emanuelle Debever, quel che i media riportano come la causa del gesto estremo della donna sembra essere solo una tremenda coincidenza. Il Pubblico Ministero, infatti, ha fatto sapere che l’attrice sessantenne è stata “rianimata dai vigili del fuoco” e “portata in ospedale” e che poi è deceduta il 7 dicembre. Il fatto che in quel giorno andasse in onda il programma di investigazione dell’emittente France2 “Complément d’enquête”, intitolato “Depardieu, la caduta dell’orco”, quindi, sembra davvero essere un fatto non connesso.
In quella trasmissione, che la Debever non ha potuto vedere perché in gravi condizioni di salute, si parla delle accuse delle 13 donne all’attore e si mostra un video scandalo che documenta parole oscene che la celebrità francese volto di Obelix rivolge a varie donne tra cui una bambina di 10 anni durante un suo viaggio in Corea del Nord.
La verità è che gli utenti hanno reagito al suicidio dell’attrice sui social facendo riferimento a una sua denuncia per aggressione sessuale e stupro sporta contro il colosso del cinema transalpino messo in archivio nel 2019. Su questa faccenda, che deluse non poco l’Emanuelle internazionale, finora la procura non ha ancora rilasciato dichiarazioni ma, nel dicembre del 2020, Depardieu fu incriminato per stupri e aggressioni sessuali per la denuncia dell’attrice Charlotte Arnould, rilasciata ad agosto 2018, per fatti successi nella casa di Parigi dell’uomo.
Quel che ora è certo è che la Debever non c’è più e non ha di certo vissuto bene gli ultimi anni della sua sfortunata vita.