Cos’è il tetano? Si tratta di un’infezione batterica causata dal Clostridium tetani, un batterio che vive nell’intestino dell’essere umano o di altri animali mammiferi.
Le spore di questo batterio possono infatti sopravvivere nell’ambiente e contaminarlo e si possono trovare in particolare sul terreno e nelle acque scure delle fognature.
Principalmente esistono 4 forme di tetano:
- tetano generalizzato o tetano sistemico che di fatto rappresenta la forma più diffusa e più grave.
- tetano localizzato: meno comune che colpisce una zona circoscritta del corpo e che può evolvere anche in tetano generalizzato.
- tetano encefalico: ancora meno comune e localizzato nei nervi cranici che può evolvere in tetano generalizzato
- tetano neonatale: una forma rara che colpisce i neonati nei primi giorni di vita che nei casi più gravi può essere letale.
Cos’è il tetano: le cause del contagio
L’infezione batterica da tetano si può contrarre dopo la contaminazione di ferite come tagli o graffi della pelle che presentano sanguinamento o meno della cute lesa da parte delle spore del batterio.
Ci si può contagiare in molti momenti, ad esempio, durante la cura dei terreni agricoli o del bestiame oppure durante del semplice giardinaggio, dello sport o praticando degli hobby all’aria aperta.
In tutti questi casi infatti le spore del batterio potrebbero entrare in contatto con il corpo attraverso la circolazione del sangue e il sistema linfatico causando così l’infezione batterica da tetano.
Questo tipo di infezione non è rara, infatti in molti Pronto Soccorso del nostro paese sono tante le persone che arrivano con tagli e graffi causati da oggetti di ferro arrugginito, principale motivo legato all’infezione.
Nonostante alcuni casi, ad oggi in Italia il tetano è considerato comunque una malattia rara, grazie alla campagna di vaccinazione di massa.
I sintomi
I sintomi da infezione da tetano di solito compaiono tra il 3° e il 21° giorno dopo il contatto con il batterio responsabile.
Solitamente gli organi e le aree del corpo più colpite dai sintomi relativi a questo batterio riguardano il sistema nervoso autonomo e i muscoli scheletrici.
Tra i principali sintomi dell’infezione da tetano generalizzato troviamo:
- Trisma: ovvero viso e bocca sono colpiti da una contrazione involontaria, cioè da spasmi dei muscoli masticatori con la conseguente impossibilità di aprire la bocca. Di solito questo sintomo compare nell’80% dei casi di infezione da tetano.
- Febbre: l’aumento della temperatura corporea è infatti uno dei sintomi più importanti di molte infezioni, campanello d’allarme di molte patologie.
- Addome a tavola: ovvero la contrattura involontaria dei muscoli addominali che si presentano quindi molto rigidi. Si tratta di una postura involontaria e dolorosa caratterizzata dalla inarcatura della schiena di un individuo a seguito degli spasmi muscolari che interessano lo scheletro.
- Disfagia: cioè un disagio nel momento della deglutizione di cibi solidi o liquidi che si presenta dopo una contrattura muscolare della faringe e della glottide.
- Perdita di coscienza.
- Aritmia cardiaca: ovvero battito del cuore non regolare strettamente legato alla tachicardia.
- Sudorazione che in alcuni casi può essere abbondante e profusa e quindi da non sottovalutare.
Come si cura
Subito dopo la contaminazione di una ferita è bene recarsi immediatamente al Pronto soccorso o dalla Guardia medica dove il medico che di turno prescriverà una terapia antitetanica a base di antibiotici, generalmente viene usata la penicillina da somministrare per alcuni giorni.
Il medico poi valuterà la necessità di un’eventuale somministrazione di immunoglobuline umane antitetaniche, dette Tig e vedrà se effettuare il richiamo della vaccinazione nel caso in cui questa fosse scaduta.
La vaccinazione è infatti un modo importante ed efficace per prevenire lo sviluppo del tetano. Tutta la popolazione è tenuta a vaccinarsi contro questo batterio che nel nostro paese è infatti obbligatoria e si effettua a tutti i bambini piccoli, a partire dai 2 mesi di vita, secondo il calendario vaccinale nazionale previsto dal Ministero della Salute.
In Italia è prevista la somministrazione di 3 dosi di vaccino nell’arco del primo anno di vita del bambino o dell’adulto privo di vaccinazione che arrivi in Italia dall’estero.
La prima dose di vaccino viene somministrata da neonati, durante i primi due mesi di vita, la seconda dopo 6/8 settimane dalla precedente e la terza dose dopo 6 mesi.
Dopo aver concluso il primo ciclo vaccinale antitetano, si procede con la dose booster, ovvero il primo richiamo antitetano, anch’esso obbligatorio, che si esegue nei bambini di età compresa tra gli 8 e i 10 anni.
Dopo la somministrazione di questo vaccino si prosegue con il richiamo a cadenza decennale. In questo caso ci si dovrà recare, senza ricetta del proprio medico di base, presso un Centro vaccinale e richiedere la somministrazione gratuita del:
- secondo richiamo antitetano a 18-19 anni;
- terzo richiamo a 28-29 anni;
- quarto richiamo a 38-39 anni;
- quinto richiamo a 48-49 anni;
- sesto richiamo a 58-59 anni;
- settimo richiamo a 68-69 anni.