Oggi a Roma, diversi attivisti di Ultima Generazione hanno dato vita ad una protesta su via Flaminia. L’azione è iniziata attorno alle 9 di mattina e ha visto come protagonisti circa 15 giovani. Nel giro di breve tempo, il traffico è andato in tilt e gli automobilisti si sono scagliati verbalmente contro i ragazzi che stavano manifestando. Quella di oggi è stata una “Marcia lenta”, come riferito dagli stessi attivisti.

Roma, Ultima Generazione blocca via Flaminia: traffico in tilt

A Roma diversi membri del gruppo ambientalista e attivista Ultima Generazione hanno dato vita ad una protesta che rientra nella campagna “Fondo riparazione”. Circa una quindicina, tra attivisti e attiviste, hanno effettuato l’azione disubbidienza civile in una delle aree più trafficate della città. In via Flaminia appunto, all’altezza di Saxa Rubra.

L’operazione è stata battezzata come “Marcia lenta”. L’espressione indica l’azione del camminare lentamente insieme per permettere ai cittadini e alle cittadine di “riprendersi la strada come spazio politico piuttosto che ad uso esclusivamente automobilisti”. Lo hanno dichiarato i giovani stessi che hanno dato vita alla manifestazione di questa mattina, giovedì 14 dicembre 2023.

Essi hanno srotolato il solito striscione arancione con scritto “Fondo riparazione”. Hanno anche esibito cartelli con vari slogan. “Lenti come il governo”, “Suona il clacson se vuoi un Fondo riparazione”, “Piano piano cambiamo” oppure “A passo di Papa”.

Questa marcia del gruppo ambientalista è andata avanti fino all’altezza dell’uscita di Via Grottarossa. La durata totale? Di circa 50 minuti. Poi sono intervenuti svariati membri delle Forze dell’ordine, i quali hanno proceduto con l’identificazione dei manifestanti. Li hanno poi portati in commissariato. A riferirlo sono stati gli stessi attivisti di Ultima generazione in una nota ufficiale.

Come di consueto, non sono mancate le polemiche degli automobilisti che sono rimasti bloccati per svariato tempo. In molti si sono scagliati con i protestanti, chiedendogli di spostarsi dalla strada per permettere loro di recarsi al lavoro senza fare ritardo.

I giovani di Ultima Generazione però hanno continuato imperterriti per la propria strada. Ci sono stati dunque degli scontri verbali (e non solo) tra gli attivisti del gruppo e i cittadini romani che, proprio questa mattina, si trovavano su via Flaminia e hanno assistito alla manifestazione.

Le richieste degli attivisti

Le richieste del gruppo Ultima Generazione sono sempre le stesse. In primo luogo si chiede un importante “cambio di rotta” da parte del governo e delle istituzioni affinchè il tema del cambiamento climatico venga affrontato con serietà.

Le tragiche conseguenze del climate change si stanno facendo sentire sempre di più con disastri ambientali di vario tipo che colpiscono la popolazione stessa. Per questo, ora più che mai, è il momento di agire. Si chiede una presa di coscienza da parte di tutta la comunità e dei vertici internazionali.

Nella nota di Ultima Generazione inerente all’azione di questa mattina a Roma, gli attivisti e le attiviste spiegano di non essere “ragazzi ingenui o scansafatiche che non hanno voglia di lavorare”, ma di essere persone consapevoli che sentono la responsabilità di portare un forte messaggio alla comunità.

Venerdì scorso il blitz al Pantheon

Nella giornata di venerdì scorso, l’8 dicembre 2023, tre attivisti di Ultima Generazione avevano fatto irruzione al Pantheon a Roma, durante la messa per la festa dell’Immacolata Concezione. Si erano piazzati davanti all’altare dove erano in corso le celebrazioni e avevano srotolato alcuni manifesti.

Il sacerdote che stava svolgendo la funzione, Monsignor Angelo Frigerio, ha lasciato parlare i ragazzi. Ha poi parlato e dialogato con loro dimostrando apertura e serietà, invece di reagire in modo brusco come in molti sono soliti fare.

Gli attivisti sono rimasti accanto all’altare fino alla conclusione della messa. Infine Monsignor Angelo Frigerio, dopo la benedizione e la premiazione dei Vigili del fuoco, ah invitato gli attivisti a scattare una fotografia insieme ai parroci. Ha riferito di essere “dalla stessa parte”, anche se in modo “meno irrequieto”.