In un messaggio per la 57esima Giornata Mondiale della Pace, che sarà il 1 gennaio 2024, Papa Francesco si è soffermato sul il tema “Intelligenza artificiale”, affinché questa nuova tecnologia non alimenti la guerra nel mondo. Il Pontefice ha esortato a riflettere sul legame tre tra le AI e la possibilità che armi sofisticate finiscano nelle mani sbagliate, creando un rischio per la stabilità a livello globale.
Il Papa contro la guerra: intelligenza artificiale per la pace
Il Pontefice ha espresso preoccupazione: teme che le armi di tipo più avanzato possano facilitare attacchi terroristici o destabilizzare intere istituzioni governative:
“Il mondo, insomma, non ha proprio bisogno che le nuove tecnologie contribuiscano all’iniquo sviluppo del mercato e del commercio delle armi, promuovendo la follia della guerra”.
Nel suo appello, Papa Francesco ha dichiarato apertamente che l’umanità non ha bisogno che le nuove tecnologie alimentino la violenza o discordia, ma piuttosto che queste vengano utilizzate per promuovere la pace.
“Così facendo, non solo l’intelligenza, ma il cuore stesso dell’uomo, correrà il rischio di diventare sempre più ‘artificiale’. Le più avanzate applicazioni tecniche non vanno impiegate per agevolare la risoluzione violenta dei conflitti, ma per pavimentare le vie della pace”.
AI e pace, il Papa: “Le nuove tecnologie rischiano di far perdere responsabilità”
Il Pontefice ha ricordato che l’impiego scorretto delle AI potrebbe non solo rendere “artificiale” l’intelligenza umana, ma anche deresponsabilizzare davanti alle conseguenze distruttive della guerra stessa:
“In questi giorni, guardando il mondo che ci circonda, non si può sfuggire alle gravi questioni etiche legate al settore degli armamenti. La possibilità di condurre operazioni militari attraverso sistemi di controllo remoto ha portato a una minore percezione della devastazione da essi causata e della responsabilità del loro utilizzo, contribuendo a un approccio ancora più freddo e distaccato all’immensa tragedia della guerra”.
Papa Francesco ha lanciato una chiamata alla responsabilità nell’uso delle nuove tecnologie, incoraggiando il mondo a considerare il loro impatto sulla sicurezza globale e a impegnarsi per un utilizzo etico e costruttivo:
“La ricerca sulle tecnologie emergenti nel settore dei cosiddetti ‘sistemi d’arma autonomi letali’, incluso l’utilizzo bellico dell’intelligenza artificiale, è un grave motivo di preoccupazione etica“.
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