Durante la tradizionale conferenza stampa di fine anno, il presidente Vladimir Putin dichiara che la pace in Ucraina ci sarà quando la Russia avrà “raggiunto i suoi obiettivi”, in primis “denazificazione” e “demilitarizzazione” del Paese.

Putin conferma l’operazione militare in Ucraina: “Senza difendere la sua sovranità la Russia non può esistere”.

Dopo la mancata messa in onda del dicembre 2022, prima volta in 10 anni, il presidente Vladimir Putin torna con la tradizionale conferenza stampa di fine anno. Momento fondamentale della propaganda politica russa, la conferenza precede le risposte alle domande dei cittadini. In apertura, Putin ha esordito con un’affermazione che ribadisce la ferma intenzione di proseguire l’operazione militare in Ucraina: “Senza difendere la sua sovranità la Russia non può esistere”, aggiungendo che il suo principale obiettivo è “rafforzare la sovranità della Russia, la sicurezza ai confini e i diritti e le libertà dei cittadini”.

Putin ha poi proseguito affermando che la pace in Ucraina sarà possibile solo quando la Russia avrà “raggiunto i suoi obiettivi”, che rimangono la “denazificazione” e la “demilitarizzazione” del Paese. “I russi e gli ucraini sono essenzialmente un solo popolo e ciò a cui stiamo assistendo ora è una grande tragedia che assomiglia a una guerra civile tra fratelli su fronti opposti”, aggiungendo poi che “Non è nemmeno colpa loro, tutto il sud-est dell’Ucraina è sempre stato filorusso”.

Putin sugli Usa: “Pronti a ristabilire relazioni, ma ora non ci sono le condizoni fondamentali”

“Gli Stati Uniti sono un Paese importante e necessario” ha dichiarato Putin nel corso della conferenza stampa, aggiungendo che e la Russia è “pronta a ristabilire relazioni”. Al momento, però, il presidente russo ha sottolineato che non ci sarebbero “le condizioni fondamentali” per ripristinare il dialogo tra le due nazioni. Inoltre, secondo Putin la Russia è sufficientemente fiduciosa di “progredire” nonostante le sanzioni economiche, il conflitto in Ucraina e lo scontro con l’Occidente.

Inoltre, ha rassicurato il Paese sul successo della guerra, affermando che l‘esercito russo starebbe “migliorando le sue posizioni” su quasi tutta la linea del fronte, aggiungendo che “Il nemico ha annunciato una grande controffensiva. senza ottenere nulla”. Putin ha avuto inoltre parole di biasimo per Zelensky, costretto a mendicare all’estero per ottenere aiuti economici, mentendo sul successo della controffensiva di Kiev per convincere gli alleati a sostenerlo. Inoltre, Putin ha pronosticato future difficoltà negli approgionamenti militari ucraini: “L’Ucraina sta ricevendo molte armi, ma presto cominceranno a esaurirsi. Tutto ciò che i Paesi occidentali hanno promesso di fornire a Kiev lo hanno inviato e anche di più. Tuttavia, l’esercito russo continua a distruggere con successo queste armi“.

Disponibilità di droni russi : situazione sotto controllo

Dopo aver stimato la presenza di 617 mila uomini al fronte – 486 mila volontari e 244 mila riservisti richiamati alle armi – Putin ha risposto al quesito posto dall’inviato di guerra del Primo Canale Dmitry Kulko, ha chiesto chiarimenti sulla carenza di droni da parte dell’esercito russo. A detta del presidente, la disponibilità di droni “sta migliorando”, anche se la situazione risulta molto complessa a causa della lunghezza del fronte di oltre 2000 km.

Il rito della conferenza stampa di fine anno: Putin si autocelebra e risponde ai quesiti dei cittadini

Come nelle precedenti occasioni, la conferenza ha la durata di circa tre ore e viene trasmessa in diretta sulla televisione di stato russa. La sua durata però può variare. All’evento mediatico partecipano circa un migliaio di giornalisti, selezionati direttamente dal Cremlino. La decisione di non trasmettere la conferenza stampa l’anno scorso è stata attribuita alla necessità di Putin di non esporsi durante un periodo in cui la sua popolarità era in forte calo.

Alla fine della conferenza stampa, la televisione di stato russa è solita mandare in onda il programma “Linea diretta con Vladimir Putin”, spazio nel quale il presidente russo risponde alle domande inviate direttamente dai cittadini su argomenti di rilevanza interna, come sanità, infrastrutture o economia. Secondo fonti interne russe, sarebbero giunti al Cremlino più di un milione e mezzo di quesiti da sottoporre al presidente Putin.

“Catastrofe Gaza non è paragonabile a Ucraina”

Sulla guerra tra Hamas e Israele, Putin ha poi tenuto a precisare che la situazione a Gaza non è paragonabile all’operazione speciale in Ucraina. Il governo di Mosca, nonstante abbia mantenuto mantenuto legami sia con Israele che con Hamas, ha comunque apertamente criticato Tel Aviv. Nella conferenza di oggi, Putin ha affermato che “Tutti possono vedere e osservare l’operazione militare speciale e ciò che sta accadendo a Gaza e accorgersi della differenza. Non c’è niente di simile in Ucraina“.