La Nuova Sabatini Green è una misura di sostegno alle micro, piccole e medie imprese (PMI), focalizzata sull’innovazione e sulla sostenibilità ambientale. Recentemente, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato la circolare direttoriale 11 dicembre 2023, n. 50031, che aggiorna la disciplina di concessione delle agevolazioni, in recepimento del Regolamento UE 2023/1315.

Questo programma si configura come un’iniziativa chiave per supportare gli investimenti delle micro, piccole e medie imprese, incentrati sull’acquisto o l’acquisizione in leasing di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali per uso produttivo, nonché hardware, software e tecnologie digitali.

Nuova Sabatini Green: finanziamento e concessione del contributo

Il Regolamento UE 2023/1315, prorogato fino al 2026, rappresenta la base normativa per la concessione delle agevolazioni di Nuova Sabatini Green. Questa proroga consente di estendere i benefici di questa misura oltre il periodo inizialmente previsto.

Il regolamento GBER (Regolamento generale di esenzione per categoria) stabilisce limiti specifici per l’intensità dell’assistenza finanziaria ammissibile, escludendo settori quali la produzione agricola e la pesca. L’ulteriore proroga fino al 2026 è stata concessa per garantire stabilità e certezza giuridica nell’applicazione di queste modifiche, soprattutto riguardo alle misure di sostegno statale per la transizione verso un’economia più verde e digitale.

La Nuova Sabatini Green prevede un rifinanziamento di 100 milioni di euro per il 2024. I finanziamenti disponibili, fino a 4 milioni di euro per ciascuna PMI, sono erogati in un’unica tranche, con l’accorpamento delle rate.

La circolare aggiorna la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà rilasciata dal fornitore e i modelli per la domanda di contributo.

Nuova Sabatini Green: i benefici dell’agevolazione

La Nuova Sabatini Green agevola l’accesso al credito delle PMI, incentivando gli investimenti in macchinari nuovi, software e tecnologie digitali. Il contributo del Ministero copre sostanzialmente gli interessi su un finanziamento agevolato, promuovendo investimenti innovativi e sostenibili.

Le PMI di tutti i settori produttivi, esclusi il finanziario e l’assicurativo, possono accedere alla Nuova Sabatini. Sono richiesti specifici requisiti tecnici e di sostenibilità ambientale, certificati a livello europeo, per ottenere il contributo.

I tassi di contributo variano in base alla natura dell’investimento:

Ordinario;

4.0;

Green.

Il contributo è maggiorato per gli investimenti green e per quelli in Transizione 4.0. Gli investimenti ammissibili comprendono macchinari, impianti e attrezzature nuove di fabbrica, oltre a software e tecnologie digitali.

Nuova Sabatini Green: tipologie di investimento ammissibili

La circolare n. 50031 modifica in modo sostanziale il punto 6.5 della precedente circolare n. 410823, del 6 dicembre 2022, riguardante la Nuova Sabatini per gli investimenti in beni strumentali, 4.0 e Green. I programmi d’investimento devono rientrare nelle categorie stabilite dal regolamento GBER, tra cui la creazione di nuovi stabilimenti, l’ampliamento di quelli esistenti, la diversificazione della produzione e il cambiamento sostanziale dei processi produttivi.

È stato inoltre chiarito che l’acquisto di azioni non è considerato come un investimento iniziale e, di conseguenza, non è idoneo per l’ottenimento di agevolazioni.

Come fare domanda e come ottenere il contributo entro la scadenza

Le PMI interessate devono presentare la domanda attraverso la modulistica aggiornata.

Le domande per accedere al finanziamento e al contributo per investimenti in beni strumentali devono essere compilate tramite la procedura web disponibile nella sezione “Gestione nuove domande” del portale ufficiale (https://benistrumentali.dgiai.gov.it). La nuova circolare MIMIT fornisce dettagliate istruzioni operative per l’accesso agli incentivi, incluse le versioni aggiornate del modulo di domanda e della dichiarazione liberatoria del fornitore, che richiedono la firma digitale. Ogni pratica deve essere accompagnata da un Codice Unico di Progetto (CUP), che deve essere indicato sulle fatture elettroniche relative all’acquisto dei beni agevolati.

Il contributo viene erogato dopo la verifica del possesso dei requisiti tecnici e ambientali richiesti, e il finanziamento viene coperto fino all’80% dall’agevolazione.

La scadenza per la conclusione degli investimenti è fissata al 31 dicembre 2023.

Presentazione della domanda: la procedura completa

Andiamo a sintetizzare in questi punti chiave la procedura per presentare la domanda e ottenere il contributo:

  • Presentazione della richiesta: le PMI inoltrano la richiesta di finanziamento alla banca o all’intermediario finanziario e allegano la domanda per il contributo ministeriale, attestando il possesso dei requisiti di legge.
  • Prenotazione del contributo: l’intermediario invia al Ministero la richiesta di prenotazione del contributo, dopo aver controllato la documentazione sui requisiti.
  • Conferma e delibera del finanziamento: una volta ricevuta la conferma ministeriale sulla disponibilità delle risorse, l’intermediario delibera il finanziamento e ne informa il Ministero.
  • Concessione del contributo: il Ministero emette il provvedimento di concessione del contributo, che viene comunicato alla PMI e alla banca.
  • Stipula del contratto: l’intermediario stipula il contratto e si impegna ad erogare il finanziamento entro 30 giorni dalla consegna o dal collaudo del bene.
  • Richiesta del contributo: dopo il completamento dell’investimento e il pagamento del saldo, la PMI richiede il contributo seguendo le modalità indicate dal Ministero.
  • Erogazione del contributo: il Ministero eroga il contributo, su base annuale, entro il sesto anno dall’ultimazione dell’investimento, previa richiesta di pagamento da parte della PMI.