Con l’introduzione dello scontrino elettronico nel 2021, si è aperto un nuovo capitolo nella gestione dei corrispettivi per i titolari di partita IVA nel commercio al minuto. Questa misura, mirata a combattere l’evasione fiscale, richiede l’utilizzo di registratori di cassa telematici da parte degli esercenti. Tuttavia, alcune categorie, come tabaccai e tassisti, sono esonerate da questa normativa. Per mettersi in regola e usufruire della sanatoria scontrini, il tempo è strettissimo: la scadenza è prevista per domani, venerdì 15 dicembre.

Sanatoria scontrini elettronici e ravvedimento operoso

Le normative fiscali italiane prevedono specifiche sanzioni per i contribuenti che non aderiscono correttamente alla memorizzazione o trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri. Queste sanzioni sono particolarmente rilevanti per i titolari di partita IVA nel commercio al minuto e sono una misura chiave nella lotta contro l’evasione fiscale.

Recentemente, è stata confermata ufficialmente una sanatoria sugli scontrini elettronici, offrendo ai contribuenti l’opportunità di utilizzare il ravvedimento operoso per regolarizzare le irregolarità fiscali fino al 31 ottobre 2023. Il termine ultimo per completare tale procedura è stato fissato al 15 dicembre 2023.

Questa sanatoria fiscale, regolata dall’articolo 4 del Decreto-legge n. 131/2023, si applica alle violazioni riguardanti la certificazione dei corrispettivi nel periodo tra il 1° gennaio 2022 e il 30 giugno 2023 e offre ai contribuenti la possibilità di sanare eventuali irregolarità, tra cui l’omessa emissione di scontrini elettronici, con una notevole riduzione delle sanzioni.

Sanatoria scontrini e ravvedimento operoso: procedure e modalità di applicazione

Il ravvedimento operoso permette ai commercianti di correggere errori e omissioni commessi entro il periodo specificato. Importante è che, al momento del ravvedimento, le violazioni non siano state oggetto di contestazione formale. In caso contrario, il ravvedimento è precluso se è già stata notificata una contestazione o un avviso di accertamento.

I contribuenti hanno tempo fino al 15 dicembre 2023 per effettuare il ravvedimento operoso, che non prevede sanzioni accessorie né la sospensione della licenza commerciale. Il provvedimento consente di ridurre significativamente le sanzioni, a patto che le operazioni contestate risalgano al periodo tra il 1° gennaio 2022 e il 30 giugno 2023 e che siano state impugnate entro il 31 ottobre 2023.

Sanzioni per violazioni nei corrispettivi

Ecco quanto si paga se si commettono violazioni nella trasmissione dei corrispettivi. Le sanzioni previste sono le seguenti:

  • Multa del 90% dell’imposta: in caso di mancata o tardiva memorizzazione o trasmissione dei dati, il contribuente rischia una multa pari al 90% dell’imposta dovuta.
  • Sanzione fissa di 100 euro: per ogni trasmissione irregolare che non influenza la corretta liquidazione del tributo, la sanzione è di 100 euro.
  • Sospensione della licenza: in determinate circostanze, specialmente dopo la quarta violazione, può essere prevista la sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività.

Sanatoria scontrini entro il 15 dicembre 2023: quali violazioni sono regolarizzabili

Le violazioni ammissibili alla sanatoria e dunque passibili di regolarizzazione entro i termini stabiliti, includono:

  • Mancata memorizzazione o trasmissione dei corrispettivi.
  • Memorizzazione dati incompleti o errati.
  • Mancata emissione di ricevute, scontrini.
  • Emissione di documenti con importi non corrispondenti al reale incasso.
  • Mancata annotazione sul registro di emergenza.

Ravvedimento operoso speciale: come mettersi in regola

Il ravvedimento operoso speciale consente ai commercianti di regolarizzare le violazioni con una riduzione significativa delle sanzioni. Questo è possibile anche se le violazioni sono state già oggetto di un verbale o di un processo verbale di contestazione fino al 31 ottobre 2023.

Per regolarizzare le violazioni, il contribuente deve:

  • Mettersi in regola con le violazioni.
  • Pagare le sanzioni ridotte entro il 15 dicembre 2023.
  • Approfittare della riduzione delle sanzioni per le violazioni contestate.

Questa normativa enfatizza l’importanza della conformità fiscale per i titolari di partita IVA, specialmente nel commercio al minuto. Con l’introduzione dello scontrino elettronico e le relative sanzioni, lo scopo finale è quello di ridurre drasticamente l’evasione fiscale e aumentare al contempo la trasparenza nelle transazioni commerciali.