Che cos’è Flurona: dai sintomi alla cura fino ai segnali d’allarme a cui bisogna stare attenti. Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’infezione simultanea da influenza e da Covid-19. Il termine (che non è scientifico) è stato coniato lo scorso anno da un quotidiano israeliano, Ynet. Vediamo allora insieme le informazioni utili questa doppia infezione di cui stiamo sentendo parlare sempre di più nelle ultime settimane.

Flurona sintomi: quali sono

I sintomi di Flurona, trattandosi di un’infezione simultanea da influenza e da SARS-CoV-2, sono spesso simili e sovrapponibili l’uno all’altro. Tra i più comuni troviamo:

  • Febbre e febbre alta
  • Naso che cola e congestione nasale
  • Tosse e altri sintomi respiratori
  • Mal di gola
  • Mal di testa
  • Stanchezza
  • Senso di spossatezza fisica generalizzata

Per quanto riguarda la perdita di olfatto e gusto, sintomi che hanno caratterizzato i casi di Covid-19, soprattutto nelle prime fasi della pandemia nel 2020, ora sembrano essere meno comuni. Lo stesso si può dire anche per i possibili problemi respiratori.

Una svolta importante in questo senso è stata data proprio dai vaccini, i quali hanno aumentato la protezione e hanno reso meno gravi i sintomi. In questo modo dunque i segnali di infezione da Covid-19 e da influenza non sono poi così diversi e distanti tra di loro.

Che cos’è Flurona?

Come abbiamo anticipato prima, il termine “Flurona” è stato coniato lo scorso anno da Ynet, noto quotidiano israeliano. La testata aveva riportato la notizia di una donna incinta che non era vaccinata nè contro il Coronavirus né contro l’influenza e aveva contratto entrambe le infezioni contemporaneamente.

Si trattava di uno dei diversi casi di infezione simultanea, che poi abbiamo visto svariate volte In Italia e in tanti altri paesi del mondo. Il giornale aveva inventato l’espressione dalla crasi tra “flu” (influenza in inglese) e “rona”, contrazione di Coronavirus. Il termine poi – che, lo ricordiamo, è usato comunemente dalla popolazione ma non è utilizzato in ambito scientifico – si è rapidamente diffuso.

In realtà il primo lavoro che aveva documentato questa co-infezione, era già stato pubblicato sul famosissimo giornale The Lancet il 25 marzo del 2020. Nello specifico era stato reso pubblico un documento di alcuni ricercatori cinesi che avevano analizzato i sintomi e i problemi di 9 persone che presentavano entrambe le infezioni.

Flurona si contrae, insomma, nel momento in cui ci si ammala sia per la classica influenza stagionale, sia di Covid-19. Era già stata individuata più di un anno fa ma ora sta tornando a preoccupare in vista del Natale e dell’aumento di contagi che si sta registrando in diverse parti del mondo proprio nelle ultime settimane.

Come curarsi

In primo luogo dovete sapere che l’unico modo certo per fare una diagnosi precisa e dettagliata è tramite un tampone. Esso infatti è in grado di identificare l’eventuale presenza del virus. Certo è che, come abbiamo spiegato, i suoi sintomi sono molto simili a quelli dell’influenza.

Generalmente, l’influenza parte con una febbre molto alta e almeno un sintomo sistemico (come spossatezza o dolori muscolari) e uno respiratorio (come tosse e congestione nasale). I segnali del Covid sono più vari ma comunque sovrapponibili ai disturbi stagionali.

Per prevenire le infezioni si rivelano ancora molto utili sia i vaccini sia l’utilizzo di misure di protezione individuali, come l’uso della mascherina. Solitamente tutto si dovrebbe risolvere nel giro di qualche giorno. Se così non è, il nostro consiglio è quello di fare subito riferimento al vostro medico di fiducia.

Quando preoccuparsi?

Sebbene il Covid-19 e l’influenza si stiano diffondendo notevolmente nelle ultime settimane, per il momento la situazione non sembra essere particolarmente allarmante come invece è accaduto nel 2020, nel 2021 e nel 2022.

È comunque sempre bene fare attenzione, soprattutto se siete soggetti fragili, persone anziane, donne in stato di gravidanza o pazienti immunodepressi e a rischio. La doppia infezione dovrebbe passare nel giro di breve tempo. Se invece febbre, tosse e altri sintomi continuano per almeno una settimana è bene contattare il dottore.