Il Natale è una delle festività più significative della religione cristiana, in quanto celebra la nascita di Gesù Cristo, ma le sue origini e la scelta del 25 dicembre come data festiva possono sorprendere.

Perché il 25 dicembre si festeggia la nascita di Gesù?

Nonostante la Bibbia e i Vangeli non forniscono informazioni sul mese o il giorno preciso della nascita di Gesù, la data del 25 dicembre è stata oggetto di diversi dibattiti nelle cerchie ecclesiastiche, proponendo diverse date come il 18 novembre, il 28 marzo o il 20 maggio.

La celebrazione del 25 dicembre ha le sue radici nell’Antica Roma, specificamente in due festività pagane rilevanti: i Saturnalia e il Solstizio d’Inverno.

I Saturnalia, celebrati tra il 17 e il 23 dicembre, onoravano Saturno, il dio romano dell’agricoltura. Durante questo periodo, il lavoro nei campi era sospeso e sia i cittadini che gli schiavi godevano di un meritato riposo, festeggiando l’inizio del nuovo anno solare. Si tenevano banchetti, visite tra amici e parenti, e gli schiavi potevano condividere il tavolo con i loro padroni, mentre i cittadini si scambiavano regali, precursori dei moderni doni natalizi.

I Saturnalia erano collegati al Solstizio d’Inverno, che secondo il calendario giuliano, cadeva proprio il 25 dicembre. Questo evento segnava la fine delle giornate più buie e l’inizio di una graduale rinascita della luce, grazie alle divinità solari.

Il culto del Sole Invitto, associato al Solstizio d’Inverno, rappresentava il ritorno del sole alla sua potenza dopo l’inverno. I cristiani, preoccupati dalla diffusione di questo nuovo culto, decisero di “cristianizzare” questa festa pagana, selezionando il 25 dicembre come la data della nascita di Gesù, il vero sole. Epifanio di Salamina, vescovo cristiano, riconobbe i parallelismi tra la festa del Sole Invitto e la nascita di Cristo. La celebrazione si riferiva alla vittoria della luce sulle tenebre e, in alcune città orientali, era legata alla nascita del dio sole, Aîon, figlio della vergine Kore.

Per sovrapporre questa celebrazione pagana con quella cristiana, nel IV secolo Giulio I stabilì la data della nascita di Gesù il 25 dicembre. Nel 529, Giustiniano ufficializzò ulteriormente questa data, rendendola una festa imperiale dell’Impero Romano. Da allora, il Natale è stato festeggiato il 25 dicembre, almeno tra i cristiani d’Occidente.

Le tradizioni dei Saturnali

Molti degli usi e delle consuetudini dei Saturnali sono stati assimilati nel Natale cristiano: ad esempio lo scambio di doni, pratica più antica delle tradizioni cristiane, che avveniva il 19 dicembre, giorno del Sigillaria. Questi doni consistevano in oggetti simbolici e semplici, poiché lo scambio di beni di valore contrastava con lo spirito della festa. Tra i regali più comuni vi erano statuette di pasta dolce a forma di bambole e animali, chiamate “sigilla”, donati ai bambini.

Nel corso del tempo e con l’espansione del cristianesimo, il Natale si è arricchito di tradizioni provenienti da altre celebrazioni del solstizio d’inverno.

Ad esempio, l’usanza dell’albero di Natale ha origine nella tradizione germanica di Yule, la festa del solstizio d’inverno. In lingue scandinave, l’attuale periodo natalizio è ancora indicato con termini derivati da Yule, come “jul” in svedese, danese e norvegese, e “Jól” in islandese. Altri simboli pagani tradizionali, come i fuochi e i falò accesi in occasione del solstizio, sono stati in parte assimilati nelle celebrazioni del Capodanno.

La storia di Babbo Natale è intricata: si ricollega alla figura di San Nicola di Bari, conosciuto anche come San Nicola di Myra, vescovo in quella che oggi è la Turchia, e il cui corpo fu trasferito a Bari dopo la sua morte. La tradizione del santo San Nicola è sempre stata associata alla consuetudine di donare regali ai bambini. Nel corso del tempo, la figura di San Nicola ha subito un’evoluzione trasformandosi in Babbo Natale, passando per la figura del Sinterklaas olandese. Quest’ultimo è stato introdotto nella colonia americana di New Amsterdam, poi diventata New York, trasformandosi gradualmente in Santa Claus.

Con l’influenza della cultura americana nel mondo, soprattutto dopo la Seconda guerra mondiale, Babbo Natale è diventato una figura popolare anche in Italia. Qui, nella maggior parte delle regioni, ha preso il posto di Gesù Bambino, Santa Lucia o San Nicola come portatore di doni per i bambini.