Al via il Consiglio europeo: bilaterale Meloni-Macron, incontro tra Michel e Orban sul veto dell’Ungheria all’ingresso dell’Ucraina nella Ue
Al via oggi, giovedì 14 dicembre 2023, il Consiglio europeo. I leader dei Paesi della Ue si confronteranno su diversi temi, tra i quali:
- gli sviluppi della guerra tra Russia e Ucraina e dell’ingresso di quest’ultima nell’Unione europea;
- il conflitto in Medio Oriente;
- la revisione del bilancio pluriennale;
- la questione immigrazione.
Una due giorni, il 14 e il 15 dicembre 2023, in cui, anche se non è inserito formalmente tra gli argomenti di cui discutere, rientrerà la riforma del Patto di Stabilità.
Metsola: “Ue deve diventare più forte. Orban? Confido nella persuasione dei leader”
Roberta Metsola è intervenuta al vertice Ue.
Nel suo discorso, la presidente del Parlamento europeo ha spiegato che l’obiettivo è “di diventare più forti, più uniti e più competitivi in un mondo sempre più mutevole e ostile” ma che esso “deve essere sostenuto da risorse sufficienti. Non possiamo fare di più con meno in termini di budget comunitario, anche nel contesto di quanto accadrà sul fronte migratorio, vista la situazione in Medio Oriente. Dobbiamo essere realisti“.
Durante la conferenza stampa successiva al suo intervento, la Metsola ha parlato anche del veto posto dal premier ungherese Viktor Orban all’apertura dei negoziati di adesione all’Ue dell’Ucraina.
“Sono realista, ma non pessimista“, ha esordito la presidente del Parlamento Ue. “Direi di aspettare e vedere: ci sono molte persone con grandi capacità di persuasione nella sala“.
Lascia filtrare ottimismo quando ricorda che “ogni volta che ci siamo chiesti se ci sarebbe stata l’unanimità, alla fine l’abbiamo ottenuta. E vorrei continuare a sperare che ci sia unanimità e unità in questo Consiglio europeo su quello che crediamo fortemente l’Ucraina meriti“.
Metsola ha poi concluso: “Dobbiamo vedere quali altre richieste e preoccupazioni ci sono al tavolo, in modo da non ricevere un no secco. Confido nell’abilità degli altri primi ministri di cambiare opinione e dire che questo è davvero un compromesso, un negoziato“.
Zelensky in videocollegamento: “Oggi giorno storico, nel bene o nel male per l’Ucraina”
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è intervenuto in videoconferenza al Consiglio Europeo, che sarà chiamato, tra le altre cose, anche a discutere dell’ingresso dell’Ucraina nell’Ue.
“Oggi è un giorno speciale – ha esordito Zelensky – E questo giorno passerà alla nostra storia. Che sia un bene o un male per noi, la storia catturerà tutto. Ogni parola, ogni passo, ogni azione e inazione. Chi ha combattuto per cosa“.
Il presidente ucraino fa, poi, un bilancio dell’anno che sta per concludersi, sottolineando come sia stato un anno positivo sul fronte della guerra, anche per il sostegno coraggioso dell’Europa.
“L’Europa ha vissuto quest’anno con dignità – ha detto – Non c’era codardia, né indecisione. E Putin non ha conquistato nulla nel corso dell’anno. Né nelle battaglie contro l’Ucraina, né nei suoi tentativi di dividere e umiliare gli europei. Ha perso tutto quest’anno. L’Europa ha mantenuto la sua unità – ha concluso Zelensky – non ha permesso che i suoi cittadini venissero trascinati in nessuna delle crisi che il Cremlino ha sempre sognato“.
Zelensky affronta, poi, direttamente la questione dell’ingresso del suo Paese nell’Ue, invitando i leader europei a “non ricadere nell’indecisione“.
“Non ho sentito alcuna controargomentazione sul perché non dovremmo attuare il piano concordato da tutta l’Europa“, ha detto il leader ucraino, che poi ricorda, in un messaggio che sembra rivolto direttamente al premier ungherese Orban: “L’anno scorso l’Ucraina ha ricevuto raccomandazioni chiare su come andare avanti. Abbiamo approvato le leggi chiave. Tutti voi – e sottolineo: tutti – sapete bene che abbiamo adempiuto ad ogni obbligo“.
In questo senso, Zelensky ha ricordato come “dieci anni fa, in Ucraina, la gente si sollevò sotto le bandiere dell’Unione europea. Per loro era un simbolo di verità e tale dovrebbe rimanere. Oggi vi chiedo una cosa: non tradire le persone e la loro fede nell’Europa. Se nessuno crede nell’Europa, cosa manterrà in vita l’Unione europea?“
Infine, ha chiesto ai leader europei di non regalare a Putin “questa prima – e unica – vittoria dell’anno“, negando l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione, per poi concludere: “L’Europa deve vincere, i patti devono essere onorati e le parole devono avere importanza“.
Ucraina, premier olandese Rutte duro su Orban: “Non siamo qui per offrirgli qualcosa”
Anche il premier olandese Mark Rutte, al suo arrivo al Consiglio Europeo, interviene sul ‘braccio di ferro’ con il primo ministro ungherese Orban in merito all’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea.
“Non siamo qui per offrire qualcosa a Orban“, ha detto senza mezzi termini, per poi promettere: “Lavoreremo duro” per arrivare a una soluzione.
De #EUCO van vandaag en morgen heeft een bomvolle agenda, waarvan veel onderwerpen met elkaar te maken hebben. Bovenaan die agenda staat natuurlijk onze steun aan Oekraïne. Het is cruciaal dat we vanuit de EU een helder signaal zenden en ervoor zorgen dat Oekraïne de komende… pic.twitter.com/Yb0zAULDkT
— Mark Rutte (@MinPres) December 14, 2023
Ucraina, Orban insiste: “Allargamento UE si basa sul merito, no eccezioni”
Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha postato una foto sul suo account Twitter che lo ritrae nel vertice avuto prima del Consiglio Europeo con il presidente francese, Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.
A quanto sembra, gli sforzi per convincerlo a cedere sull’ingresso dell’Ucraina nell’Ue non sembrano aver portato i frutti sperati. Orban, infatti, scrive nel post: “L’allargamento è un processo basato sul merito. Non ci sono eccezioni!“
Meeting before the #EUCO with @CharlesMichel, @EmmanuelMacron, @Bundeskanzler and @vonderleyen. Enlargement is a merit-based process. There are no exceptions! pic.twitter.com/id4U18FxST
— Orbán Viktor (@PM_ViktorOrban) December 14, 2023
Scholz sull’Ucraina: “Consiglio Ue segnale a Putin che non riduciamo il sostegno a Kiev”
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, al suo arrivo al Consiglio Europeo, ha voluto mettere in chiaro uno degli obiettivi del vertice, legato alla guerra in Ucraina.
“È importante che venga inviato qui un chiaro segnale di sostegno, un segnale rivolto ai coraggiosi cittadini ucraini che proteggono il loro Paese“, ha detto Scholz ai cronisti.
Il cancelliere ha, poi, sottolineato come il segnale debba essere rivolto anche a Putin, “il quale deve sapere che non può pensare che l’Ue e i suoi Stati membri ridurranno il loro sostegno all’Ucraina“.
Incontro bilaterale Meloni-Orban prima del Consiglio Ue
Fonti di Palazzo Chigi rendono noto che, prima dell’inizio dei lavori del Consiglio Europeo, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato il primo ministro dell’Ungheria, Viktor Orban.
Un bilaterale volto, probabilmente, a fare il punto sui temi da affrontare al Consiglio e, forse, per far giungere a più miti consigli Orban sull’ingresso dell’Ucraina nell’Unione.
Ucraina nell’Ue, De Croo a Orban: “Non dia lezioni, lui il primo a non rispettare le regole”
Il primo ministro belga, Alexander De Croo, arriva al Consiglio europeo e affronta subito il nodo del veto ungherese all’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea, attaccando Viktor Orban.
“Penso non stia a lui dare lezioni“, ha detto De Croo, che ha accusato l’Ungheria di non rispettare sempre le regole europee.
“Discutiamo dell’analisi che ha fatto la Commissione europea – ha concluso – ma non è l’Ungheria che fa la valutazione al posto della Commissione“.
Josep Borrell: “Dovrei rappresentare una posizione comune, ma non c’è una posizione comune”
L’Alto rappresentante Ue per la Politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, è arrivato al Consiglio europeo.
La questione sul conflitto israelo-palestinese è ancora molto dibattuta. “Come sapete i Paesi membri hanno votato alle Nazioni Unite con approcci diversi: sì, no e astensione. Io dovrei rappresentare una posizione comune, ma non c’è una posizione comune, ci sono approcci diversi. Ci sono però più Paesi membri a sostegno del cessate il fuoco oggi rispetto al voto precedente. Questo è un fatto. Molte, molte più persone propendono per la richiesta del cessate il fuoco. Ma i leader dovranno parlarne” ha dichiarato l’Alto rappresentante.
Una battuta, poi, sulla guerra in Ucraina: “L’Ucraina resta la nostra priorità numero uno e l’Ue resta fermamente al suo fianco. L’aggressione della Russia rappresenta una minaccia esistenziale per l’Ucraina e per l’Ue. I leader dovranno prendere decisioni importanti su due fronti: allargamento e prospettive finanziarie”.
La premier della Lettonia al vertice: “Ho parlato con Orban. Continueremo a negoziare”
Arrivata al vertice di Bruxelles, la premier lettone Kaja Kallas ha immediatamente rilasciato un commento sulla telefonata con Orban, il primo ministro dell’Ungheria, in cui ha dichiarato che:
“Ho appena parlato con Viktor Orban, ma ha detto che non vede un accordo in questo momento. Ci abbiamo provato, ma ci riproveremo. Continueremo a negoziare, a provare a convincerlo. Non mi arrenderò”.
Il premier dell’Irlanda insiste sulla necessità di fermare la guerra in Ucraina e a Gaza
Il premier irlandese Leo Vardkar è arrivato al vertice di Bruxelles previsto per la giornata del 14 dicemebre 2023 e ribadisce l’importanza dell’appuntamento, ponendo l’attenzione sulla necessità di fermare le guerre in Ucraina e a Gaza.
Leo Vardkar ha dichiarato:
“Dobbiamo prendere importanti decisioni in relazione all’Ucraina. Una decisione finanziaria e anche una decisione sull’opportunità di avviare i negoziati. E dobbiamo dire sì ad almeno uno di questi due, e idealmente a entrambi. L’Ucraina è in pericolo, non resisterà senza il sostegno continuo sia dell’Unione europea che degli Stati Uniti. Le due torri della libertà e della democrazia nel mondo. E se l’Ucraina non avrà il sostegno dell’Ue e degli Stati Uniti allora Putin vincerà. E tutte le conseguenze che ne deriveranno per il mondo poi. Ecco perché questo incontro è così importante”.
Sulla guerra nella Striscia ha aggiunto:
“Credo fermamente nell’Unione europea. Penso che sia stata un enorme successo. È un faro di prosperità e libertà in tutto il mondo. Ma la nostra incapacità di prendere una posizione più forte e chiara sulla situazione a Gaza, credo abbia minato la nostra credibilità nei confronti del Sud del mondo, del mondo arabo, dell’Africa, dell’Asia, dell’America Latina”.
Consiglio slittato di un’ora per l’incontro tra Michel e Orban
L’inizio del Consiglio Europeo è slittato di un’ora. Previsti per le 9:30, i lavori sono stati rimandati alle 10:30.
Il motivo? Un quanto mai necessario faccia a faccia tra il presidente del Consiglio Charles Michel e il premier ungherese Viktor Orban. I due hanno discusso dell’ingresso nell’Unione Europea dell’Ucraina, contro il quale Orban ha posto un veto.
In un’intervista, il leader ungherese ha infatti, affermato che “l’Ucraina non è realmente in grado di avviare negoziati“ per l’entrata nell’Ue, sostenendo che proseguire nelle trattative in queste condizioni, per via della guerra, “è un errore“.
Presenti all’incontro anche la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz.
Ieri sera incontro Meloni-Macron-Scholz
Ieri sera, mercoledì 13 dicembre, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron hanno avuto modo di fare due chiacchiere informali nella sala bar dell’hotel in cui sono ospiti a Bruxelles. E’ passato per un saluto anche il leader tedesco Olaf Scholz.
Il commento di Macron:
“E’ andata bene, molto bene. E’ stata un’ottima discussione“.