Saddam Hussein: chi era il Presidente dell’Iraq? Il 14 dicembre ricorrerà l’anniversario della data in cui fu catturato il dittatore, nell’ormai lontano 2003, dai soldati dell’esercito americano.

Chi era Saddam Hussein?

Saddam Hussein – il cui nome completo è Saddam Hussein al-Tikriti –  nato il 28 aprile 1937 in Iran, ha ricoperto la carica di Presidente dell’Iraq dal 1979 al 2003. Hussein è passato alla storia per essere stato uno dei dittatori più feroci di tutti i tempi, il suo regime si è distinto per la dura politica di repressione, soprattutto nei confronti delle minoranze etniche e di quelle religiose. 

Hussein è stato uno degli ultimi “raìs” (ndr. condottiero) del mondo arabo, che tenne le redini del partito Baath. Saddam durante la sua presidenza aveva l’obiettivo di rendere l’Iraq il paese più potente del Golfo persico e quello di promuovere la rinascita del mondo arabo dopo il colonialismo. 

Dopo essere finito in prigione varie volte, continuando i suoi studi di legge e restando la figura di riferimento del partito, Saddam nel 1972 conquistò sempre più potere provvedendo alla nazionalizzazione dell’industria petrolifera irachena; l’anno successivo venne nominato tenente generale dell’esercito, assumendo anche se non ancora ufficialmente, le redini del governo.

Nel 1979 Saddam assunse tutte le cariche più importanti dell’Iraq riunendole nella sua persona: divenne presidente della Repubblica e comandante delle forze armate. Dopo aver tentato di impossessarsi del potere anche in Iran, in seguito alla rivoluzione del’79 in cui venne spodestato lo Scià di Persia, dal 1990 fino al 2003 – anno in cui poi venne destituito e catturato dai soldati americani – portò avanti le due Guerre del Golfo.

Vent’anni dalla cattura del Presidente dell’Iraq: cosa è successo

Il 14 dicembre sarà l’anniversario della cattura di Saddam Hussein: sono passati vent’anni da quando i soldati americani hanno preso il dittatore di origine irachena. All’epoca circolavano foto che ritraevano il Presidente dell’Iraq, ormai anziano, spaventato, con barba e capelli trasandati.

La fine del potere di Hussein fu segnata per sempre mesi prima, quando sulla sua testa messa una taglia di ben 25 mila dollari. Fondamentale l’intervento delle truppe americane, presenti nel Paese già da marzo 2003, fortemente voluta dal Presidente americano George W.Bush, in seguito all’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001.

Quando fu catturato Saddam dimostrava molto più di 66 anni, con i capelli lunghi sciolti e la barba incolta. Un’immagine che sembrava delineare la figura di un uomo inerme, che non aveva più alcuna di possibilità di fuggire. Il destino del dittatore era stato segnato: venne condannato a morte per crimini contro l’umanità e successivamente impiccato, il 30 dicembre del 2006. A firmare la condanna all’epoca fu la mano del primo ministro Nuri al-Maliki.