Rischi legati all’Autopilot: per questo motivo il produttore di auto elettriche Tesla sta procedendo con il richiamo di circa due milioni di automobili negli Stati Uniti. In una comunicazione inviata all’azienda martedì, l’Agenzia statunitense per la sicurezza stradale (Nhtsa) ha fatto sapere che la funzione di guida assistita potrebbe essere usata in modo “improprio” in determinate occasioni, aumentando quindi il rischio di incidenti.
Tesla e il richiamo di due milioni di auto in USA: cos’è successo
Stando a quanto riferito dalla Nhtsa- che aveva avviato da tempo un’indagine sull’Autopilot– la progettazione del sistema potrebbe comportare delle verifiche inadeguate sull’utilizzo e sull’impegno da parte del conducente, e quindi sfociare in un uso definito “improprio”.
Tesla, pur non concordando con l’analisi, lo scorso 5 dicembre ha deciso di richiamare le vetture.
I modelli richiamati
Il richiamo da parte dell’azienda fondata da Elon Musk riguarda:
- alcune Model S prodotte tra il 2012 e il 2023;
- tutte le Model X prodotte tra il 2016 e il 2023;
- tutte le Model 3 realizzate tra il 2017 e il 2023;
- tutte le Model Y prodotte dal 2020.
I veicoli riceveranno un aggiornamento a distanza del software, completamente gratuito. Saranno inclusi degli avvisi per incoraggiare chi guida il veicolo a mantenerne il controllo. Oossia a tenere sempre le mani sul volante, come evidenziato dall’autorità.
Autopilot già coinvolto in alcuni incidenti
Non è la prima volta il sistema di guida assistita Autopilot di Tesla viene messo sotto accusa per alcuni incidenti.
Nel 2021 l’Agenzia statunitense per la sicurezza stradale aveva avviato un’indagine su 11 incidenti che hanno coinvolto veicoli di pronto soccorso fermi e auto Tesla con il sistema di guida assistita attivato.
Lo scorso novembre la famosa azienda di auto elettriche ha citato in giudizio lo Stato svedese attraverso l’Agenzia dei trasporti, in quanto le veniva impedito di commercializzare le auto nel Paese.