Prima vice presidente, per due quadrienni, poi dal 2021 presidente della FIPAV, la Federazione Italiana di pallavolo. Giuseppe Manfredi, eletto per il quadriennio olimpico, fino al 2024, con il 95% dei voti a favore, ha alle spalle una lunga carriera nel mondo del volley. Prima giocatore, poi allenatore e dirigente sportivo, da sempre è stato al servizio delle società e del territorio e ha dedicato al mondo della pallavolo tutta la sua vita. Il lavoro da fare è tanto, ma le soddisfazioni più grandi sono già iniziate ad arrivare. Per commentare lo stato del volley, la vittoria di Perugia nel Mondiale, la decisione di affidare la Nazionale femminile a Velasco, in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024, Manfredi è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Volley, dal Mondiale di Perugia alle Olimpiadi, Manfredi a Tag24

Per la seconda volta consecutiva Perugia sale sul tetto del mondo, vincendo il Mondiale per club 2023. Una soddisfazione enorme per il mondo della pallavolo e per tutto il movimento sportivo che ora si prepara a vivere da protagonista le prossime Olimpiadi, in programma a Parigi nel 2024. Velasco da una parte e De Giorgi dall’altra sono già al lavoro e le aspettative, nei loro confronti, sono altissime. La Nazionale italiana che sia maschile o femminile, può contare infatti su tantissimi talenti straordinari e su un’alchimia perfetta tra giovani di prospettiva e giocatori d’esperienza che ora vuole puntare in alto. Tutto questo, frutto del grande lavoro fatto anche in campionato, sempre più competitivo e attraente per grandi campioni. Per commentare la vittoria del Mondiale di Perugia, il lavoro di Velasco e le Olimpiadi di Parigi 2024, Manfredi, presidente della FIPAV, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Partiamo dall’ultimo risultato straordinario di Perugia che fa il bis e vince il Mondiale. Cosa rappresenta per il Volley questo risultato?

“Siamo molto felici di questo successo che conferma l’Italia nell’élite della nostra disciplina. Perugia è una piazza importante, prestigiosa, ambiziosa con tanti campioni. Con i suoi successi contribuisce a far sventolare il tricolore sul gradino più alto del podio e noi siamo molto felici di questo. Colgo l’occasione per fare i complimenti al Presidente Sirci e a tutta la società per questa importante vittoria”.

Dal maschile al femminile, grandi nomi e ritorni importanti tra le donne. Su tutti resta quello della Egonu, ma non solo. Aumenta anche la competitività e quindi l’attrattiva del campionato femminile? 

“Il Campionato femminile, esattamente come quello maschile, da ormai molti anni esprime un livello tecnico davvero molto elevato e questo è il frutto del grande lavoro svolto dalla Lega Femminile e di tutti i club che danno vita, week end dopo week end, a uno spettacolo degno di nota. E’ naturale poi che un campionato attrattivo, competitivo è reso tale dalla presenza di numerose campionesse come può essere la nostra Paola. Sono state allestite rose importanti che hanno reso  i nostri club ancor più competitivi a livello continentale e questo, naturalmente, ci inorgoglisce”.

Parigi 2024 è già nel mirino. Quali sono gli obiettivi per il prossimo anno? Possiamo ambire alla medaglia d’oro?

“Lo dico ormai da anni: siamo l’Italia e come tali non possiamo e/o dobbiamo porci limiti. Abbiamo il dovere di ambire sempre al meglio, cercando di ottenere il miglior risultato possibile in ogni situazione e in ogni manifestazione”.

La nuova sfida di Velasco, con che spirito ha iniziato e cosa vi aspettate?

“Velasco è un professionista di primissimo livello che non ha bisogno di presentazioni. Come in ogni sua avventura professionale è già proiettato alla progettualità e programmazione del suo lavoro. Da lui ci aspettiamo il massimo impegno, ma questo ovviamente non è in discussione, e l’ottenimento di risultati sportivi. La nostra Nazionale è una delle migliori al mondo e come tale deve puntare in alto. Fisiologicamente, dopo molti anni, un cambio sulla panchina zzurra può essere necessario”.

Dopo la presentazione del CT non sono mancate le polemiche, sia da parte di Busto che di Allianz Milano. C’è stato modo poi di sentirvi e di chiarirvi? 

“Tutto quello che avevo da dire sull’argomento l’ho detto durante la conferenza stampa di presentazione del CT; onestamente non ho altro da aggiungere. Ci tengo solo a ribadire che non abbiamo mancato di rispetto a nessuno”.   

Nazionale maschile, come è cresciuta con De Giorgi, che è uno dei personaggi più rappresentativi del volley italiano? 

“La crescita del gruppo maschile, tra l’altro molto giovane, è sotto gli occhi di tutti. Giannelli e compagni sono costantemente tra le prime formazioni al mondo e da questo punto di vista mi sembra inutile sottolineare l’importanza del lavoro svolto da De Giorgi che, assieme, al suo staff, ha saputo creare una notevole alchimia. E’ un gruppo coeso, ambizioso e talentuoso guidato da un eccezionale CT, ci sono tutti gli elementi per fare grandi cose”.