ll sindaco di Caltanisetta, Roberto Gambino, ha chiuso un liceo cittadino a causa del malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento. Da giorni, studenti, professori e personale Ata lamentavano le insostenibili condizioni all’interno della struttura scolastica a causa delle basse temperature: “Situazione inaccettabile“
Caltanisetta: il sindaco Gambino chiude liceo cittadino a causa del malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento
Da giorni, il sistema di riscaldamento del Liceo Classico Linguistico Coreutico Artistico Audiovisivo e Multimediale Ruggero Settimo di Caltanissetta non funziona. A farne le spese studenti, corpo docenti e personale Ata, che ha invocato una soluzione tempestiva della problematica. Il sindaco Roberto Gambino è dovuto correre ai ripari, chiudendo la struttura scolastica per evitare spiacevoli conseguenze di salute dovute alle basse temperature di questi giorni, in attesa del ripristino del riscaldamento. Questa mattina, il primo cittadino ha quindi emanato un’ordinanza con decorrenza immediata che dispone la chiusura temporanea del liceo fino al ripristino delle condizioni ambientali idonee allo svolgimento delle attività didattiche e collettive.
Il provvedimento arriva in seguito a una nota dell’ASP nissena che, dopo la segnalazione da parte del Comitato studentesco e dai Rappresentanti d’istituto, ha effettuato una verifica sul mancato funzionamento dell’impianto di riscaldamento e ha accertato che il guasto è dovuto alla rottura di un pezzo della caldaia. Un caso non isolato, in quanto altre strutture del circondario lamentano malfunzionamenti simili. Per quel che concerne gli istituti di scuola media superiore, La questione sarebbe di competenza del Libero Consorzio di Caltanissetta, ovvero l’ex Provincia. Il sindaco è comunque intervenuto a tamponare una situazione diventata insostenibile.
Il sistema di riscaldamento al Liceo Classico Linguistico Coreutico Artistico Audiovisivo e Multimediale Ruggero Settimo di Caltanissetta continuano a non funzionare. Una situazione che il 13 dicembre è diventata ormai inaccettabile per gli studenti, i docenti e il personale ATA che ogni giorno, dal lunedì al sabato, trascorre almeno 6 ore tra quei corridoi e quelle aule.