Quante tasse si devono pagare su un immobile? Facciamo il punto sulle imposte che devono essere pagate sulla casa di proprietà.
Acquistare un immobile è sempre un ottimo investimento, ma i proprietari devono tenere in conto anche delle tasse dovute. Oltre all’IMU, sulla rendita catastale dei beni immobiliari si paga anche l’Irpef. Nel caso in cui il bene immobiliare sia affittato a terzi si devono onorare le tasse sui canoni di locazione. Le case sono colpite anche da un’altra tassa, la Tari, a prescindere dall’occupazione o meno.
Scopriamo in questa guida quali sono le tasse che si devono pagare su un immobile. Facciamo chiarezza.
Quante tasse si devono pagare su una casa?
Nella compravendita di un immobile è necessario considerare il versamento di determinate tasse. L’imposta catastale ed ipotecaria varia dai 50 ai 200 euro. Nel caso in cui si acquisti la prima casa si deve versare il 4% di IVA, l’imposta catastale ed ipotecaria e l’imposta di registro pari al 2% del valore del bene immobiliare.
Nel caso in cui si acquisti una casa successiva alla casa ad uso residenziale, si deve versare il 10% o il 22% di IVA, l’imposta catastale ed ipotecaria che varia dai 50 ai 200 euro e l’imposta di registro pari al 2% del valore del bene immobiliare.
Le tasse su un immobile per chi è proprietario e per gli inquilini
Una tassa che grava su qualsiasi tipologia di immobile è la tassa sui rifiuti (Tari), che deve essere pagata dal proprietario dell’immobile o dall’utilizzatore del bene immobiliare (inquilino). La normativa vigente non prevede alcuna esenzione per la prima casa, ma sono previste interessanti esenzioni per gli immobili disabitati ed inutilizzabili.
Determinate amministrazioni comunali prevedono interessanti riduzioni che variano per nucleo familiare e per immobile che può essere utilizzato per una determinata stagione. L’importo della tassa sui rifiuti varia in base alle aliquote deliberate dall’amministrazione comunale.
Tasse su un immobile: l’IMU
Altra imposta che grava su un immobile è l’IMU o imposta municipale propria, il cui importo varia in base alle caratteristiche della casa.
La normativa vigente prevede l’esenzione totale dal pagamento dell’IMU per l’abitazione principale e per le sue pertinenze. L’IMU si paga sulla seconda casa, sui terreni agricoli e sulle pertinenze degli immobili che non sono adibiti ad abitazione principale.
Tasse su un immobile: l’Irpef sulla rendita catastale
La normativa vigente ha aumentato le tasse sulle seconde case. Se un proprietario possiede due immobili, di cui uno adibito a prima abitazione principale, la rendita catastale della seconda casa contribuisce alla formazione del reddito imponibile Irpef per il 50% del suo valore.
La tassazione sulla seconda casa va a gravare sulla metà della rendita catastale del bene immobiliare, se si trova nello stesso Comune dove è ubicata la casa ad uso residenziale. Sulla seconda casa non è soggetta a tassazione Irpef nel caso in cui si trovi su un territorio comunale differente dalla prima casa ad uso residenziale.