Un “narcisista manipolatore”, un “mostro”: così l’ex fidanzata ha parlato, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, del 36enne ivoriano Rudy Guede, già condannato in via definitiva per l’omicidio di Meredith Kercher, consumatosi a Perugia nel novembre del 2007, e di recente accusato di maltrattamenti, violenza e lesioni personali.

Rudy Guede denunciato per maltrattamenti dall’ex fidanzata

L’uomo, tornato in libertà nel 2021 dopo 13 anni di carcere, ha smentito le accuse mosse contro di lui dalla 23enne, ma è stato comunque sottoposto a una misura di allontanamento di 500 metri nei suoi confronti, con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico.

Commentando la vicenda, l’ex fidanzata, colei che l’ha denunciato, ha riferito al Corriere della Sera di essere stata un po’ “ingenua”. Sembra che quando lo incontrò per la prima volta non lo conoscesse, né conoscesse il suo passato – quello per il quale è stato condannato -. Erano i tempi in cui

lui era già in semilibertà – ha raccontato – e io frequentavo la biblioteca dove lavorava. Lo vedevo solo lì, non lo conoscevo come il ‘Rudy del caso Meredith’, non sapevo che la sera rientrasse in carcere.

Lui le aveva soltanto confessato di essere finito in una brutta storia, senza raccontarle i dettagli di ciò che avesse fatto. Erano stati dei suoi amici a riferirglieli, mettendola in guardia.

Mi sono fidata. Lo vedevo come una persona buona, che aveva cancellato quel passato – ha detto la ragazza -.

Poi però qualcosa era cambiato. Quando l’uomo era uscito definitivamente dal carcere, erano iniziati i problemi e lei, ancora convinta di poterlo aiutare, gli aveva consigliato di farsi vedere da uno psicologo, perdonandogli “i piccoli gesti” violenti che le rivolgeva. Gesti che nel tempo, però, si sarebbero aggravati, tanto da convincerla della necessità di una denuncia.

Il passato di Rudy Guede, condannato per l’omicidio Kercher

Rudy Guede è stato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere perché accusato di aver ucciso – in concorso con ignoti – la studentessa inglese Meredith Kercher, trovata morta nell’abitazione che condivideva con le coinquiline in via della Pergola, a Perugia, il 1 novembre del 2007.

Stando a quanto ricostruito dall’accusa nel corso del processo, dopo aver effettuato dei sopralluoghi il 36enne si sarebbe introdotto in casa della giovane con l’intento di rapinarla e, prima di ucciderla, ne avrebbe abusato sessualmente.

Una versione dei fatti che lui ha sempre respinto, professandosi innocente e puntando il dito contro quelli che secondo lui sarebbero i reali autori del delitto: Amanda Knox e Raffaele Sollecito, arrestati, incarcerati e poi assolti per “mancanza di prove”.

Secondo il suo racconto, quella sera si sarebbe trovato a casa di Meredith perché lei l’aveva invitato, per fini sessuali. Poi, mentre era in bagno, qualcuno si sarebbe introfulato nell’abitazione e l’avrebbe aggredita. Lui a quel punto, spaventato, si sarebbe dato alla fuga, venendo incastrato da Knox e Sollecito, che a loro volta lo hanno definito, in questi anni, un “assassino” e un “ladro”.

Le similitudine con la storia di Omar Favaro

La storia di Rudy Guede ricorderà a molti quella di Omar Favaro, condannato a 14 anni di carcere per aver partecipato – insieme alla fidanzatina Erika De Nardo – all’omicidio dei genitori e del fratellino di lei (una vicenda salita alla ribalta delle cronache con il nome di “delitto di Novi Ligure”).

Uscito nel 2011 dopo aver ottenuto degli sconti di pena per buona condotta, Favaro era infatti riuscito, come Guede, a ricostruirsi una vita. Di recente, come il 36enne, è poi stato denunciato per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale dall’ex moglie, che contro di lui avrebbe anche raccolto delle prove.

Difeso dall’avvocato Lorenzo Repetti, l’uomo si è professato innocente. A giugno i giudici del tribunale del Riesame di Torino hanno rigettato l’istanza con cui la Procura di Ivrea chiedeva loro di applicargli una misura cautelare restrittiva, perché, secondo loro, “non può pagare in eterno” per il suo passato criminale.