Hanno fatto il loro dovere e se ne sono andati. Sono tre giovani “senza identità” che qualche giorno fa hanno salvato la vita di un uomo di 48 anni colto da malore sul raccordo che porta dall’Autostrada del Sole al centro di Arezzo. L’uomo, con la famiglia, è in coda con l’auto. La fila è lunga qualche chilometro. Un improvviso arresto cardiaco. Il tempo di fermare l’auto e tre giovani, due uomini e una donna, si rendono conto della tragedia imminente. Senza perdere sono intervenuti in soccorso dell’uomo, in una situazione molto complicata, nel buio di una strada con molto traffico. Poi è arrivata l’ambulanza ma Katia Bacchini del 118 di Arezzo dice che “il loro intervento è stato fondamentale. Hanno immediatamente chiamato l’emergenza ed effettuato tutte le manovre necessarie, e lo hanno fatto con grande sangue freddo e professionalità”. 

L’intervento decisivo di tre giovani e la cultura della solidarietà

L’infermiera del team che è intervenuto, Laura Botarelli, dice: “Non sappiamo chi sono però con la loro azione hanno permesso di salvare la vita del paziente”. Il direttore della Centrale 118 Simone Nocentini dice che questo caso testimonia l’importanza della formazione e della preparazione che deve coinvolgere più persone possibile. “Non so da dove provenivano questi giovani aggiunge – ma sono sicuro che hanno fatto un percorso preciso di preparazione e hanno dimostrato che si possono salvare vite anche in condizioni complicate”. Bravi davvero i tre giovani che non hanno voluto neppure “un grazie”.

Stefano Bisi