Tra i progetti dedicati al Metaverso, c’è anche Highstreet un play-to-earn (P2E) incentrato sulle vendite che si propone un obiettivo ben preciso: condurre lo shopping phygital, sia fisico che digitale, nel recinto dei videogiochi. In pratica, costituisce un vero e proprio ponte tra la vendita al dettaglio offline e il Web3.
Il metaverso di Highstreet rappresenta a tutti gli effetti un’evoluzione di LumiereVR, un’azienda di vendita al dettaglio operante sin dal 2015 nel settore della realtà virtuale e aumentata. Al suo interno è possibile reperire i prodotti di molte aziende affermate i quali, una volta tokenizzati, possono essere utilizzati oppure oggetto di scambio.
Proprio il legame tra blockchain e vita reale costituisce la peculiarità di Highstreet che ha colpito molti analisti, pronti a preconizzare un notevole futuro per la piattaforma. Un futuro collegato a quello della realtà virtuale, di cui ormai da tempo si attende l’esplosione definitiva.
Highstreet: di cosa si tratta?
Highstreet è una piattaforma metaverso incentrata sulle vendite. Al suo interno i giocatori hanno facoltà di creare NFT da utilizzare in varie maniere e dare vita ad identità digitali. Gli oggetti che sono usati per giocare in realtà virtuale possono poi essere convertiti in prodotti reali all’interno dei negozi convenzionati con la società.
È ad esempio possibile tokenizzare sneakers e indumenti sportivi e, una volta trasformati in NFT, due per la precisione, usarli come oggetto di gioco all’interno di Highstreet World e trigger (un’azione di marketing automatizzata) per il commercio elettronico. La prima è venduta ad un prezzo più basso, la seconda a prezzo pieno sulla vetrina virtuale del brand. A rendere possibile la seconda opzione è l’integrazione con Shopify, testimonianza del collegamento tra realtà commerciali e Web3.
Una vocazione, quella commerciale, che Highstreet testimonia anche con una piattaforma di lancio dedicata ai nuovi marchi e a quelli gestiti dagli influencer intenzionati a espandere le proprie attività.
Come funziona Highstreet
Highstreet è un mercato curve-based per prodotti in edizione limitata. Cosa vuol dire? In pratica si fonda sull’utilizzo delle Street Smart bonding curve al fine di garantire la liquidità dei prodotti. A influenzare il prezzo è il price discovery, un meccanismo finalizzato alla sua determinazione partendo dalle informazioni disponibili per ogni soggetto partecipante al mercato.
Ne consegue che sarà direttamente la comunità raccolta intorno a Highstreet a spostarlo sulla base dell’hype suscitato. Mentre i marchi possono intervenire sulle proprie bonding curve al fine di incentivare o meno il riscatto dei prodotti nei propri negozi fisici.
All’interno del sistema così congegnato è presente HIGH, la valuta di servizio nativa della piattaforma. Si tratta di un token multichain ERC-20, creato sulla Ethereum Virtual Machine, con un’offerta massima di 100 milioni di monete, quindi di carattere deflattivo.
Oltre ad essere utilizzati per le transazioni relative agli oggetti di gioco, gli HIGH possono essere depositati in staking, in modo da tramutarsi in una rendita passiva. E, ancora, possono essere utilizzati per la compravendita immobiliare sull’Highstreet Market e per l’accesso agli eventi previsti sul suo metaverso.
Le prospettive per il futuro
Come abbiamo visto, Highstreet si muove in un ambito molto particolare quello del Metaverso. Lo fa però con modalità molto particolari, prefigurando un ponte tra realtà virtuale e fisica, dedicandosi in particolare alla creazione di un vero e proprio mercato.
Considerato come proprio il Metaverso sia considerato uno dei pilastri del Web3, il progetto si presenta con tutte le carte in regola per assumere un ruolo importante nel futuro. Se è vero che la realtà virtuale e aumentata ha segnato il passo nel corso dell’ultimo biennio, è però ancora considerato un settore estremamente promettente.
Se Highstreet si trova al momento al 372° posto nella classifica crypto, non stupirebbe eccessivamente una sua impetuosa crescita nel caso in cui il Metaverso tornasse a ruggire nel corso del 2024. Proprio per questo è monitorato da analisti e investitori alla ricerca di occasioni.