Si cerca una soluzione per l’accordo finale sul clima alla Cop28, dopo le frizioni sulla bozza di alcuni giorni fa. Il testo definitivo tuttavia è atteso nella notte fra il 12 e il 13 dicembre.
Cop28, cresce l’attesa per l’accordo definitivo sul clima
Proseguono ancora i colloqui alla Cop28 di Dubai, dove si cerca un compromesso per un nuova bozza dell’accordo sul clima. La conferenza delle Nazioni Unite doveva già essere chiusa ma i tempi si stanno allungando. Un nuovo testo però è atteso durante la notte, con l’approvazione eventualmente fissata domani 13 dicembre. Un gruppo importante di centotrenta Stati, di cui fanno parte anche i Paesi UE insieme ad USA e Australia, ha presentato un documento con delle modifiche.
Cinque paesi dicono no all’uscita dai combustibili fossili
La prima riguarda proprio l’uscita fra i combustibili fossili, non menzionata in precedenza. Inoltre è stato dedicato ampio spazio anche alla finanza e alle misure sugli aiuti. Attesa anche per le mosse di Sami Al Jaber, presidente della Cop28 che punta a coinvolgere maggiormente gli Stati con le principali risorse petrolifere. Questi cinque Paesi sono la Russia, l’Iran, l’Iraq, il Kuwait e l’Arabia Saudita, che si sono opposti proprio al phaseout sulle risorse fossili.