Alla fine Claudine Gay rimarrà al suo posto. La presidente di Harvard era finita nell’occhio del ciclone per i fatti del 7 ottobre e per alcune manifestazioni studentesche pro-Palestina dove ci sono stati incitamenti all’Intifada. Negli scorsi mesi alcuni donatori della prestigiosa università statunitense hanno denunciato episodi di antisemitismo all’interno del campus.
Antisemitismo ad Harvard, Claudine Gay resta al suo posto
Mesi di pressioni politiche e richieste di dimissioni che si concludono con un nulla di fatto. Il cda della Harvard ha confermato la continuità della leadership della presidente Claudine Gay, a comunicarlo è l’organo di governo dell’università americana. Dopo una riunione straordinaria del cda ieri è stato deciso che la presidente Gay manterrà il suo posto.
Chi è Claudine Gay
Newyorkese di origine haitiana, la 53enne Gay è professoressa di scienze politiche e da luglio è diventata la prima presidente nera dell’Università di Harvard. In tanti hanno difeso Gay dopo le accuse di antisemitismo nei confronti del campus dopo gli attacchi del 7 ottobre e le manifestazioni studentesche dove in molti hanno inneggiato all’intifada. Non si tratta dell’unica università finita nell’occhio del ciclone dopo gli attacchi del 7 ottobre.
Le accuse
Ad accusare Gay sono stati principalmente i donatori e politici sia democratici che repubblicani che ritenevano che la presidente non avesse fatto nulla per contrastare episodi antisemiti e manifestazioni pro Palestina. Settanta membri del Congresso hanno chiesto a Gay di dimettersi dopo un’audizione parlamentare alla Camera dei Rappresentanti lo scorso 5 dicembre.