Cresciuto nel vivaio dell’Atalanta, è sua la firma sul Golden Goal che nell’estate del ‘94 consegnò all’Italia il titolo nell’Europeo Under 21. Centrocampista di talento, Pierluigi Orlandini ha saputo ritagliarsi con costanza e talento un suo spazio tra i grandi e proprio grazie a quel goal contro il Portogallo si è laureato eroe nazionale, attirando su di sé l’attenzione dei top club, scatenando una vera e propria corsa all’acquisto che ha visto trionfare su tutti l’Inter. Una carriera che l’ha visto arrivare ai vertici partendo dal basso per poi chiudere il cerchio come allenatore dei più piccoli, insegnando loro quanto imparato in una vita vissuta da sempre sui campi di calcio. Per commentare il momento straordinario dell’Inter e il match di Champions in programma questa sera, Inter-Real Sociedad, Orlandini è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Inter-Real Sociedad, Orlandini a Tag24

Dalla finale di Champions dello scorso anno l’Inter ha acquisito forza e sicurezza. Una squadra compatta, che gioca bene, si diverte e vince. La società ha rinforzato, con il mercato estivo, una rosa già straordinaria e adesso i nerazzurri in Serie A comandano la classifica e sono in assoluto la squadra da battere. Inzaghi intanto punta anche alla Champions e questa sera contro la Real Sociedad proverà a conquistare il primo posto nel girone. Per commentare il momento straordinario dell’Inter e il match di Champions in programma questa sera, Inter-Real Sociedad, Orlandini è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Momento straordinario dell’Inter che questa sera contro la Real Sociedad può conquistare il primo posto del girone di Champions. Che cosa ti aspetti da nerazzurri?

“È una partita importantissima ai fini della classifica. È vero che entrambe sono già qualificate, ma il primo posto può essere determinante se guardiamo al futuro di questa competizione perché, almeno sulla carta, ti porta dei vantaggi importanti. Mi aspetto una partita bella e aperta, in cui entrambe le formazioni vorranno vincere. L’Inter in questo momento sta molto bene, è in forma, è una squadra forte che farà di tutto per portare a casa il risultato pieno”.

L’Inter ha dimostrato di essere ormai una squadra europea: ha grande consapevolezza nei propri mezzi e non si fa distrarre, né sente la pressione. Ha acquisito questa sicurezza grazie alla finale di Champions fatta lo scorso anno?

“Si, penso sia possibile. Le prestazioni ti danno grande consapevolezza nei tuoi mezzi e inoltre l’Inter ha fatto acquisti mirati sul mercato. Ha giocatori che non fanno parte dell’undici di partenza ma che sono comunque importanti e complessivamente tutti hanno acquisito quella sicurezza che anni prima mancava. Alla fine se la sono giocata alla pari contro il Manchester City, a dispetto di quello che si poteva dire e pensare. In molti avevano pronosticato una goleada, ma così non è stato e questo ha aiutato per il futuro. Ci sono nel calcio degli equilibri talmente sottili che possono modificare le stagioni in un verso o nell’altro. Devono fare attenzione a non inciampare”.

È una squadra che può puntare nuovamente ad arrivare in fondo in Champions?

“Difficile fare pronostici in questo senso. La Champions è una competizione particolare, diversa dal campionato perché, ad esempio, dopo questa sera si giocherà nuovamente a febbraio. Non c’è la stessa continuità che si può avere in Serie A e dipenderà da svariate dinamiche. Bisognerà capire a quel punto della stagione come staranno i giocatori, sia fisicamente che mentalmente, e in che posizione sarà la squadra in campionato. Il passaggio del turno te lo giochi in due sfide, andata e ritorno e c’è un equilibrio davvero sottile”.

Guardando al campionato, pensi che l’Inter possa fare un percorso simile a quello del Napoli lo scorso anno?

“Non credo, con la Juventus che quest’anno ha un’unica competizione la vedo più difficile. L’Inter però dispone di una rosa importante, ampia e di valore. Non parlo solamente a livello numerico ma di qualità, anche nei giocatori che in questo momento fanno fatica a trovare spazio negli undici. Molti di loro troverebbero invece titolarità in qualunque altro club”.

Calhanoglu è effettivamente uno dei centrocampisti più forti d’Europa?

“Al di là di tutto bisogna guardare le prestazioni e il rendimento e lui tra tutti è sicuramente uno dei migliori. Si deve tener conto di quello che sta facendo vedere ed è uno dei top, non ci sono dubbi”.

Pensiamo ai portieri: in estate sembrava impossibile ma oggi possiamo dire che nel cambio Sommer-Onana, l’Inter ci abbia addirittura guadagnato?

“Quello che conta in questo momento sono i risultati. L’Inter ha trovato un portiere che sta facendo molto bene, ma questi paragoni dipendono dal momento. Adesso Onana sta avendo difficoltà, mentre Sommer sta facendo bene e quindi è facile pensare che l’Inter ci abbia guadagnato. Se fosse avvenuto il contrario, però, avremmo detto l’opposto. Il rendimento ora ci dice che chi ha tratto vantaggio da questa situazione è senza dubbio l’Inter”.

Ti chiedo infine cosa ne pensi di Inzaghi, che spesso è stato criticato. Secondo molti non era ancora abbastanza maturo per guidare un top club come l’Inter, ma ora si è definitivamente consacrato?

“Nel calcio è stato criticato chiunque. Ne abbiamo sentite di tutti i colori su allenatori del calibro di Guardiola e Ancelotti, figuriamoci se non può essere criticato Inzaghi. Fa parte del mestiere, per gli allenatori e per gli addetti ai lavori. Detto questo, Simone sta facendo sicuramente molto bene e sta dimostrando sul campo di essere all’altezza dell’Inter. Ha dato una mentalità vincente alla squadra e un gioco definito. Le critiche passano, queste sono cose che restano invece e per quello che stiamo vedendo c’è poco da dire, sia su di lui che sul suo staff”.