Il 22 dicembre è stato proclamato dai sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs uno sciopero per oltre 5 milioni di lavoratrici e lavoratori, in attesa da molto tempo dell’aggiornamento dei contratti nazionali.
Sciopero 22 dicembre 2023, i motivi
Lo sciopero del 22 dicembre sarà per l’intero turno di lavoro. La giornata di sciopero organizzata da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs mira a spingere per un progresso nei negoziati, evidenziando l’impasse delle trattative e la difficile situazione in cui si trovano le lavoratrici e i lavoratori. Questo mentre i settori del terziario e del turismo registrano una crescita e un notevole aumento dei profitti.
Nel Nord, è prevista una manifestazione interregionale a Milano, con raduno alle 9:30 in piazza Castello e un corteo in direzione di piazza Sempione-Arco della Pace. A Modena, circa 6.000 addetti, soprattutto donne, impiegati in aziende di grande dimensione come Coop Alleanza 3.0, Conad, Pam Panorama, Esselunga, Eurospin, Lidl, MD, Cna, Confesercenti, Confcommercio, H&M, Zara, Cirfood, nonché nel settore alberghiero, Salvarola Terme, bar e ristoranti, parteciperanno alla protesta.
Una mobilitazione che, da mesi, ha visto i rappresentanti sindacali spiegare i motivi dello sciopero ai lavoratori. Questi sindacati richiedono aumenti salariali in linea con l’aumento dei prezzi per consentire ai lavoratori di recuperare almeno in parte il loro potere d’acquisto. Inoltre, chiedono una riforma nella classificazione del personale in base alle competenze dei nuovi settori.
I sindacati confederali respingono la proposta di riduzione dei permessi retribuiti e degli aumenti legati all’anzianità avanzata da parte delle controparti. Si oppongono anche alla modifica nell’importo del tredicesimo (nel settore del turismo) e al metodo di calcolo del quattordicesimo (nel commercio), oltre all’aumento della flessibilità e all’uso di contratti a tempo determinato.
Finora non ci sono state risposte positive alle richieste sindacali per quanto riguarda la regolamentazione degli appalti, lo smart working, l’estensione dei congedi, il miglioramento del part-time, la riduzione della precarietà, le normative sulle politiche di genere e il diritto individuale alla formazione, nonché la lotta al lavoro precario.
Il messaggio diretto alle associazioni imprenditoriali è inequivocabile: non c’è spazio né tempo per tattiche dilatorie o tentativi di eludere la responsabilità da parte delle imprese e delle loro associazioni rappresentative.
I settori interessati
Questi i settori interessati dallo sciopero:
- Terziario Distribuzione e Servizi,
- Distribuzione Moderna Organizzata,
- Distribuzione Cooperativa,
- Alberghi, Pubblici Esercizi, Ristorazione Collettiva e Commerciale,
- Agenzie di Viaggi,
- Aziende Termali