Al via la presentazione della domanda per i docenti che intendano partecipare al concorso straordinario 2023 (“ter”), del quale il ministero dell’Istruzione e del merito ne ha pubblicato il relativo bando sul portale istituzionale. Proprio dalla giornata di ieri si possono presentare le domande di candidatura. Lo stesso ministero di Viale Trastevere aveva pubblicato, nei giorni scorsi, due decreti per chiarire quali siano i requisiti che debbano possedere gli aspiranti docenti per la candidatura, nonché le modalità secondo le quali si svolgeranno prove concorsuali e procedure di assunzione.

Il bando fissa il numero dei posti del concorso straordinario in oltre 30mila, precisamente 9.641 posti per le scuole primarie e dell’infanzia, secondo quanto prevede il decreto del ministero dell’Istruzione e del Merito (Mim) numero 2576 del 6 dicembre scorso; e 20.575 posti nelle scuole medie e superiori secondo quanto prevede l’altro decreto pubblicato dal ministero , il numero 2575 del 6 dicembre 2023.

Concorso docenti straordinario 2023, entro quando si può presentare domanda?

Sono partite le procedure per la candidatura degli aspiranti docenti al concorso straordinario “ter”. Si possono presentare le domande di candidatura da ieri, 11 dicembre 2023 (la piattaforma on line ha aperto alle ore), mentre la scadenza è fissata al 29esimo giorno susseguente a quello di apertura della piattaforma on line. Calendario alla mano, la scadenza per candidarsi è fissata dunque al 9 gennaio 2024, alle ore 23:59.

Il numero dei posti finora fissato dai due decreti di circa una settimana fa, dovrebbe subire un incremento di oltre 14mila nuove cattedre da assegnare. Si tratta dei posti che sono residuati dalle operazioni di immissione di agosto e settembre scorsi. Complessivamente, il numero dei posti da coprire dovrebbe arrivare a 44.654. Le assunzioni andranno a valere sull’obiettivo fissato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che prevede l’inserimento di 70mila nuovi insegnanti entro il 2026, termine quest’ultimo slittato di due anni rispetto alla prima scadenza di fine 2024.

Degli oltre 44mila posti messi a bando, almeno 20mila andranno diminuire la quota delle 70mila immissioni in ruolo del 2026. Pertanto, si procederà con le assunzioni di settembre scorso immettendo in ruolo il maggior numero di insegnanti usciti vincitori dal concorso straordinario ter. In realtà, le assunzioni dei vincitori del concorso sono più dei 20mila preventivate. Nel target dei docenti “eleggibili”, infatti, non rientreranno gli aspiranti insegnanti che si siano abilitati con i 24 crediti formativi universitari del vecchio ordinamento, conseguiti entro il 31 ottobre 2022. Tutti gli altri rientreranno nel nuovo ordinamento e nel target delle 70mila assunzioni. 

Concorso docenti 2023 domanda e crediti formativi universitari (Cfu) necessari

Ammessi a partecipare a questo concorso straordinario ter sono gli aspiranti docenti che abbiano già prestato servizio, da supplenti, nella scuola. Il computo del servizio pregresso deve essere pari ad almeno tre anni negli ultimi cinque anni, di cui un anno prestato nella classe di concorso per il quale il docenti si candidi a divenire di ruolo mediante il concorso. Tra gli ammessi alle prove concorsuali, figurano anche i candidati con 24 crediti formativi universitari (Cfu) o crediti formativi accademici (Cfa), conseguiti con il vecchio ordinamento, entro il 31 ottobre 2022.

Requisiti per inviare la candidatura ai bandi dei concorsi scuola

Per quanto concerne il bando di concorso per insegnare nelle scuole dell’infanzia e primaria, sono ammessi i docenti con laurea conseguita in Scienze della formazione primaria oppure con il diploma magistrale, avente valore abilitate e conseguito precedentemente all’anno scolastico 2001-2022.

I vincitori del concorso, candidatisi con tre anni di servizio nella scuola, sottoscriveranno un primo contratto di assunzione a tempo determinato. Nel frattempo dovranno conseguire, nel primo anno di insegnamento, i 30 crediti formativi a completamento del percorso di abilitazione che, con le nuove regole del Pnrr, prevede il tetto di 60 Cfu per insegnare. Al superamento del percorso di abilitazione, potranno essere assunti di ruolo. Per i docenti con 24 crediti formativi universitari il percorso è simile: in caso di superamento del concorso, dovranno conseguire l’abilitazione acquisendo nel primo anno i restanti 36 crediti formativi universitari.