Un recente studio scientifico ha gettato una nuova sorprendente luce sulla carne rossa, affermando inaspettatamente che esistano delle sostanze antitumorali.
Contrariamente alle precedenti convinzioni, la ricerca ha identificato specifici composti presenti nella carne bovina e ovina, che sembrano giocare un ruolo benefico nella lotta contro i tumori. Scendiamo nei dettagli.
Nuova scoperta: nella carne rossa ci sono sostanze che combattono i tumori
Questa scoperta potrebbe rivoluzionare la percezione della carne rossa, da tempo ormai demonizzata e accusata di causare tumori, e aprire nuove prospettive sulla sua possibile inclusione in una dieta sana. Approfondiamo insieme i dettagli di questo studio sorprendente e le sue implicazioni per la salute.
Le cellule immunitarie T CD8+, comuni come cellule T killer, svolgono una cruciale attività citotossica, combattendo virus e cellule tumorali per proteggerci da malattie, inclusi i tumori. Un elemento chiave è l’acido trans vaccenico (Tva), forma predominante di acidi grassi trans assorbita solo tramite l’alimentazione.
Circa l’80% del Tva resta nel sangue, mentre il rimanente 20% si converte in sottoprodotti benefici come l’acido rumenico, un Coniugato dell’Acido Linoleico noto per le sue proprietà contro il cancro.
Studi dell’Università di Chicago, in un recente studio, hanno confermato che il Tva, particolarmente presente nella carne bovina, ovina e nei latticini, potenzia le cellule T CD8+ nella lotta contro i tumori. Esperimenti su topi con dieta Tva-arricchita dimostrano una significativa riduzione della crescita tumorale in varie forme di cancro.
Analizzando il sangue di pazienti in trattamento di immunoterapia cellulare, si osserva che livelli elevati di Tva corrispondono a risposte più positive.
Elisabetta Bernardi, specialista in Scienza dell’Alimentazione, indica che comprendere come i nutrienti influenzino la salute è fondamentale.
La scoperta del ruolo chiave del Tva nella risposta immunitaria offre opportunità per sviluppare terapie e promuovere una dieta equilibrata per una salute ottimale, senza escludere alcun alimento.
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I ricercatori avvertono che i risultati non dovrebbero essere presi come una scusa per mangiare più carne.
Ci sono prove reali che il consumo di carne e latticini aumentino il rischio di cancro?
Il fatto che il consumo di carne possa avere conseguenze negative per la salute umana è stato affermato sinora e sta diventando un argomento sempre più frequente nella ricerca scientifica.
Ciò riguarda soprattutto il diabete, le malattie cardiovascolari e il cancro. Nuovi risultati continuano a confermare il rischio, in particolare per quanto riguarda il cancro.
BMMF, che sta per “Bovine Meat and Milk Factors” si riferisce agli agenti patogeni presenti nella carne e nel latte dei bovini. Con la sua ricerca sui BMMF, il medico tedesco e premio Nobel Harald zur Hausen ha per primo attirato l’attenzione sulle loro proprietà potenzialmente cancerogene e, tra il 2017 e il 2019, ha innescato una discussione pubblica sull’opportunità di evitare latticini e carne.
Anche il Fondo mondiale per la ricerca sul cancro (WCRF) afferma chiaramente che mangiare carne rossa o lavorata aumenta il rischio di alcuni tipi di cancro, come il cancro al colon.
Negli ultimi anni sono stati pubblicati a livello internazionale sempre più lavori di ricerca che confermano i risultati di Hausen, ma quest’ultimo studio sembra rivoluzionare tutto, affermando la positività di alcune sostanze nutritive di carne rossa e latticini, per combattere i tumori.
In conclusione, l’insospettato ritrovamento di sostanze antitumorali nella carne rossa solleva nuove domande e possibilità nel campo della ricerca scientifica e della nutrizione.
Sebbene questa scoperta apra prospettive interessanti, è essenziale condurre ulteriori studi e ricerche per comprendere appieno gli effetti di tali composti sul nostro organismo. Nel frattempo, è consigliabile adottare una dieta equilibrata, ricca di vari alimenti, per garantire un apporto nutrizionale completo e sostenere la salute generale.