Il premier britannico Rishi Sunak è in cerca di sostegno per il disegno di legge sul Ruanda in Parlamento. Il voto è previsto nel tardo pomeriggio. La Commissione Mista del Parlamento del Regno Unito sui Diritti Umani, nella sua analisi preliminare afferma che il disegno di legge, che prevede il rinvio dei migranti nel paese africana, è incoerente con la Convenzione Europea sui Diritti Umani.

Regno Unito: il piano di deportazione dei migranti in Ruanda è incoerente con la CEDU

Il controverso disegno di legge del Regno Unito che prevede un piano per il rinvio dei migranti in Ruanda è stato voluto dagli ultimi tre premier britannici: Boris Johnson, Liz Truss e Rishi Sunak. Il Primo Ministro attuale sta cercando a convincere i parlamentari di destra.

Alcuni parlamentari di destra sarebbero a favore di una legge più severa e funzionale, i più liberali, invece, daranno il loro sostegno a Sunak, pur essendo consapevoli di eventuali violazioni del diritto internazionale. Il Primo Ministro sta per affrontare il voto che potrebbe cambiare futuro del suo governo.

Ruanda: un paese non sicuro

Il mese scorso, la Corte Suprema del Regno Unito aveva stabilito che il Ruanda non era una destinazione sicura in cui inviare coloro che sbarcavano sulle coste del Sud. In caso di deportazione, questa azione violerebbe sia il diritto britannico che quello internazionale.

La Commissione sui diritti umani, un organo trasversale del Parlamento britannico, ha pubblicato oggi un breifing contenente un’analisi preliminare. La Commissione ribadisce che il Ruanda non è considerato un paese sicuro. Il disegno di legge consentirebbe gli allontanamenti e impedirebbe ai tribunali di intervenire per fermare le decisioni di deportazione violentando così, gli articoli 3 e 13 della CEDU. Inoltre, la Commissione sottolinea la contraddizione rappresentata dal fatto che questo disegno di legge imporrebbe ai tribunali di concludere che il Ruanda è sicuro, nonostante una pronuncia diversa della Corte Suprema.