La xilazina, soprannominata “la droga degli zombie”, ha fatto segnare una tragica prima vittima nel Regno Unito alla fine di maggio 2022. Si trattava di un uomo inglese di 43 anni, il primo caso di decesso registrato in Europa legato a questa sostanza. Successive analisi hanno rilevato la presenza della xilazina nel sangue dell’uomo, insieme a una combinazione di altre droghe.
Droga degli zombie, cos’è la Xilazina
La xilazina è un farmaco veterinario con effetto sedativo che viene sempre più spesso utilizzato per “tagliare” dosi di eroina o per prolungare l’effetto di droghe come il fentanil (un oppiaceo sintetico). Nel solo anno 2021, ha causato oltre 100.000 morti negli Stati Uniti. L’8 novembre 2022, la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha iniziato a informare gli operatori sanitari sulla presenza di xilazina nelle droghe illecite che entrano nel Paese.
La xilazina è utilizzata per animali di grandi dimensioni come cavalli e cervi per le sue proprietà sedative, analgesiche e miorilassanti. È anche usata come emetico nei gatti, nei cani e in altri mammiferi. Nei casi umani, può provocare effetti collaterali. Si tratta di un tranquillante non oppiaceo non approvato per l’uso umano.
Dal primo decennio del 2000, la xilazina è stata utilizzata anche come droga, in particolare per tagliare l’eroina o in combinazione con oppioidi come il fentanyl illegale e in droghe come metanfetamine e cocaina per prolungarne gli effetti e ridurre i costi di produzione.
Quando la xilazina viene combinata con queste sostanze, è comunemente chiamata “tranq” o “tranq dope”. A Philadelphia, ad esempio, più del 90% dei campioni di droga analizzati in laboratorio sono risultati positivi alla presenza di questa sostanza. Gli esperti avvertono che chi fa uso di droghe potrebbe non essere consapevole del fatto che l’eroina è adulterata o “tagliata” con queste altre sostanze, il che può portare a effetti collaterali indesiderati e persino a overdose.
Quali effetti ha la droga degli zombie?
La xilazina viene soprannominata “droga degli zombie” perché, quando viene iniettata, induce uno stato di torpore che interrompe la circolazione e provoca ferite alla pelle aperte, come ulcere cutanee e ascessi, anche lontani dal sito di iniezione. Se non trattate, queste ferite possono portare all’amputazione di gambe e braccia.
La sostanza può causare:
- sonnolenza,
- amnesia,
- rallentamento della respirazione, della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna a livelli pericolosamente bassi.
Inoltre, poiché è un sedativo e non un oppioide, questa droga non risponde ai comuni trattamenti di inversione dell’overdose, come il naloxone, che agisce sugli oppioidi ma non sugli effetti sedativi della xilazina. Attualmente, non esiste un antidoto specifico per un’overdose da questa sostanza veterinaria.
Nel Regno Unito, la xilazina non è inclusa negli screening tossicologici standard dei farmaci, rendendo difficile la sua identificazione. La presenza della sostanza nel sangue del 43enne inglese è stata rilevata grazie al tossicologo Alexander Lawson, che ha notato un’anomalia nei risultati delle analisi post mortem. Secondo Wedinos, un progetto che analizza le tendenze nell’uso di sostanze, altri decessi causati dalla xilazina in Europa potrebbero non essere stati rilevati proprio a causa dell’esclusione del farmaco dagli screening.
Durante le sue analisi, Wedinos ha trovato la xilazina in numerosi campioni di droghe che contenevano oppioidi, benzodiazepine (come il Valium) e THC (il principio attivo della cannabis). Tra le altre complicazioni legate alla xilazina vi sono problemi cardiovascolari, renali, polmonari, epatici e altre condizioni.
Fentanyl e xilazina
Negli Stati Uniti, dove questo problema è sempre più diffuso, la Dea (Drug Enforcement Administration) ha emesso un’allerta pubblica sulla combinazione di Fentanyl e xilazina. Recentemente, il presidente Biden ha designato (per la prima volta nella storia americana) questa combinazione come una minaccia emergente per gli Stati Uniti. In Europa, la diffusione della xilazina come sostanza d’abuso è sicuramente inferiore rispetto agli Stati Uniti (sebbene sia difficile stabilire esattamente di quanto, dato che non è tra le sostanze monitorate di routine sul nostro continente).
Tuttavia, la situazione potrebbe mutare rapidamente nei prossimi anni. L’annunciata cessazione della produzione di oppio da parte dei talebani in Afghanistan, che tradizionalmente riforniva il mercato europeo di eroina, potrebbe avere un impatto significativo. Gli effetti di questa decisione si prevedono per il prossimo anno. Se ci sarà una sostanziale riduzione dell’eroina, più o meno pura, sul mercato europeo, è probabile che si aprano nuove fette di mercato per la vendita di oppioidi sintetici come il fentanyl e, di conseguenza, anche per la xilazina.