Texas: una donna incinta decide di scappare dal suo paese a causa del divieto di abortire nello stato americano. Kate Cox si trova in pericolo di vita. Il feto è affetto da una grave malattia genetica.

Texas, donna incinta in fuga dallo Stato per abortire

In Texas, Kate Cox, la donna incinta che, come tante rischia la vita a causa del divieto di abortire vigente nello Stato conservatore – nonostante non sia ufficialmente previsto all’interno della Costituzione americana – ha deciso di lasciare i paese perché si trova in pericolo di vita.

La 31enne, già mamma di due bambini, è incinta di 20 settimane e i medici hanno diagnosticato al feto una malattia genetica mortale. La notizia avrebbe portato la donna a decidere di abortire. Il feto è affetto da trisomia 18, una patologia nota anche come sindrome di Edwards. S

Si tratta di un disordine genetico che comporta gravi malformazioni fisiche e cognitive al nascituro, fatale di frequente prima del parto o nel primo anno di vita. Il consiglio dei medici a cui si è rivolta Kate è stato quello di non continuare la gravidanza, perché rischia la vita in prima persona e sarebbe in pericolo anche la sua futura capacità di concepire. 

Texas, il divieto di abortire e la sentenza di Roe v. Wade

Il Texas è una delle nazioni più conservatrici negli Stati Uniti in materia di aborto: il divieto di interrompere la gravidanza da diversi anni costringe le donne ad abbandonare il paese per esercitare i propri diritti. La proibizione è stata ufficialmente introdotta nello Stato nel 2021, sotta la presidenza di Donald Trump, di recente tornato alla ribalta contro Biden nelle prossime elezioni per il 2024.

L’appoggio a questa rigidissima politica viene anche dalla Corte suprema statunitense, che in questi giorni ha espresso la sua contrarietà proprio sul caso di Kate Fox, la 31enne incita di Dallas.

Nel 2022 la Corte suprema ha ribadito il pugno di ferro in tema di aborto annullando la storica sentenza Roe v. Wade, grazie alla quale divenne legale praticare l’aborto negli Usa. La pronuncia riguardava il caso della cittadina texana Norma McCorvey alla quale nel 1973 fu concessa l’interruzione di gravidanza. La portata della sentenza fu tale da influenzare, dall’anno della sua emissione fino ad oggi, la politica nazionale statunitense in tema di aborto, dividendo il Paese tra pro-Roe (favorevoli) e pro-Wade (contrari).