Il settore creditizio continua a rappresentare un problema di non poco conto. Non solo per le politiche di esclusione portate avanti dagli enti finanziari, tali da rendere impossibile fare ricorso ai prestiti a miliardi di persone dislocate in ogni angolo del globo, ma anche a causa dell’utilizzo di strumenti tecnologici vecchi e inefficienti.
Truefi si propone di dare una risposta a questa seconda questione, rendendo disponibili a tutti opportunità come il debito societario e le opportunità dei mercati emergenti. A questa prima ne aggiunge poi una seconda, la risoluzione di problemi fondamentali come la valutazione del merito creditizio dei debitori o la riscossione di prestiti insoluti.
TrueFi: di cosa si tratta
La tecnologia blockchain è ormai considerata ideale per rendere più performanti gli investimenti, aumentandone efficienza, velocità e trasparenza. Lo dimostra TrueFi, il primo protocollo di credito in ambito DeFi rivolto allo spostamento e allocazione di capitale.
Costruito su Ethereum e Optimism, il suo mercato si propone di stabilire un proficuo contatto tra investitori, debitori e gestori di capitali in modo da dare vita a prestiti non collateralizzati per opportunità finanziarie sia del mondo crypto che di quello reale.
Con lo spostamento della gestione degli asset on-chain, TrueFi provvede in pratica ad eliminare gli intermediari. In tal modo è in grado di offrire ai prestatori rendimenti migliori sul capitale prestato, aggiungendo l’accesso ad una serie di opportunità finanziarie che sono di solito riservate alle grandi società d’investimento mobiliare.
Al contempo, è in grado di garantire più livelli di protezione dalle possibili perdite derivanti dalle inadempienze. Mentre a chi cerca finanziamenti impossibili da reperire presso banche o finanziarie tradizionali assicura l’erogazione di prestiti più efficienti e, soprattutto, convenienti.
Come funziona TrueFi?
Il punto di partenza è rappresentato dal fatto che TrueFi rappresenta il primo mercato di prestiti non collateralizzati della finanza decentralizzata. È cioè possibile avere finanziamenti senza essere obbligati a bloccare collaterale in garanzia.
Per prendere parte al sistema, i prestatori devono soltanto utilizzare l’app TrueFi, esaminare le varie pool e i portafogli, per poi decidere come allocare il proprio capitale. Nel farlo, quindi, possono esaminare le opportunità sulla base del proprio profilo di rischio e del rendimento che si prospetta.
Chi assume questa funzione può comunque chiudere la propria posizione in qualsiasi momento. Nonostante alcuni portafogli obblighino ad un periodo minimo di blocco del capitale, le pool gestite dalla DAO e le linee di credito automatizzate (ALOC) di TrueFi permettono la fuoriuscita tramite versamento di una commissione molto limitata. A renderlo possibile la funzione Liquid Exit, che provvede allo scambio tra il token di prestito e il capitale non utilizzato nella pool. Inoltre, i prestatori possono decidere di praticare l’alternativa rappresentata dalla vendita del token di prestito su un DEX, a partire da Uniswap.
A loro difesa ci sono alcuni meccanismi di protezione dalle insolvenze. Tra di essi spiccano:
- la copertura fino al 10% del valore di TRU messo in staking, il quale viene ridotto in caso di insolvenza;
- l’utilizzazione dei fondi di riserva da parte della SAFU di TrueFi per andare incontro ai prestatori desiderosi di maggiore protezione;
- la riscossione nei confronti dei debitori inadempienti al fine di recuperare gli asset che possono essere liquidati.
Chi richiede prestiti, a sua volta, può farlo solo dopo una rigorosa procedura tesa a controllarne il merito creditizio. Un esame che viene condotto sia all’interno della catena che fuori di essa. Sarà quindi esaminato il background della società, gli asset gestiti, la loro esposizione e lo storico.
Se dichiarati meritevoli di credito dal Comitato di credito di TrueFi, gli interessati saranno sottoposti al giudizio dei titolari di TRU, che voteranno per l’approvazione o il respingimento della domanda. Nel primo caso, il prestito può essere emesso da una qualsiasi pool permissionless della DAO di TrueFi. Il tasso di interesse sarà quello stabilito dal mercato e terrà conto del punteggio di credito proprietario TrueFi del richiedente.
Le prospettive per il futuro
Il sistema approntato daTrueFi cerca di dare risposte ad alcune inefficienze del mercato creditizio tradizionale. Chi si affida alla piattaforma lo fa per avere un processo più rapido. In effetti la risposta data da TruFi si configura come uno dei prestiti rapidissimi proposti dalle finanziarie che operano nella vita reale, con l’erogazione nello stesso giorno in cui il richiedente ottiene l’accesso al credito.
Altro elemento di pregio della proposta di TrueFi è la mancanza di blocchi del capitale. In tal modo, infatti, il debitore è in grado di efficientare al meglio il proprio capitale.
Il token nativo di TrueFi è TRU, che viene utilizzato per le operazioni interne alla rete e per lo staking. Il suo valore non dipende dai trend che vengono a formarsi sul mercato, bensì dalla crescita della rete. Considerato come il progetto si configuri come una risposta efficiente alle lacune del credito tradizionale, TrueFi potrebbe presto essere protagonista di una crescita tale da andare ben oltre il 467° posto al momento detenuto nella graduatoria crypto.