In Colombia una quattordicenne è stata uccisa, smembrata e nascosta in una valigia. Il killer aveva gettato il baule contenente il copro della vittima in un bidone ed era fuggito. E’ stato rintracciato dalle autorità.

Colombia, quattordicenne assassinata e nascosta in una valigia

A Cali, una città situata nella zona sud ovest della Colombia una quattordicenne è stata assassinata e fatta a pezzi lo scorso giovedì 7 dicembre. Il cadavere smembrato della vittima è stato nascosto dal killer all’interno di una valigia, ritrovata dentro un cassonetto della spazzatura.

La vicenda si è consumata dopo che la giovane, Michel Dayana González, su richiesta del padre, era andata a fare la spesa al mercato nel quartiere San Judas di Cali, capoluogo del dipartimento della Valle del Cauca. Le autorità hanno avviato le indagini sul caso e il generale Daniel Gualdrón, comandante della polizia locale ha riportato che:

“Al suo ritorno nella residenza, a quanto pare, è stata portata in questo laboratorio con l’inganno. Dopo aver trovato delle tracce di sangue nel locale, abbiamo iniziato a cercare in alcuni bidoni e in una valigia che si trovavano sotto una scala, in un ripostiglio. In un cassonetto (e nella valigia) abbiamo trovato parti del corpo della ragazza”.

Femminicidio in Colombia: chi è il killer che ha ucciso Michel Dayana González?

Un ennesimo caso di femminicidio – l’atto di annientamento della donna in quanto oggetto all’interno dei una società legata al patriarcato – è stato messo in atto in Colombia, a Cali, in cui Michel Dayana González è stata brutalmente assassinata e fatta a pezzi da un uomo, dopo che era uscita di casa per fare la spesa e non avervi più fatto ritorno. Per ore la sua famiglia non aveva più avuto sue notizie e poi ne aveva denunciato la scomparsa.

Le autorità allertate dalla famiglia della giovane, sono riuscite a catturare il killer che si era dato alla fuga. Il responsabile del tragico omicidio sarebbe Harold Andrey Echeverry Orozco, catturato a Villavicencio, dopo che aveva cercato di scappare, in sella alla sua moto.

La vittima sulla strada di casa sarebbe stata portata in un laboratorio-negozio di vernici per automobili con l’inganno proprio dal presunto assassino, che lavorava come addetto alla sicurezza in quel locale. La polizia ha rivelato che l’uomo avrebbe già precedenti per violenza sessuale – avrebbe abusato anche della giovane Michel prima di toglierle la vita – e ora rischia una condanna fino a 60 anni di carcere.