È l'anno delle donne quello che sta per chiudersi. L'anno delle brave attrici italiane che debuttano alla regia e raccontano, con successo, storie ma non solo. Perché Micaela Ramazzotti parla anche di nuovi occhi, uno sguardo inedito da offrire alla settima arte in Italia. Felice, bellissima e radiosa, l'attrice romana che il mese prossimo festeggerà 45 anni si è presentata questa sera a Roma con il suo film "Felicità" e un premio da portare a casa e mettere sul cuore. L'occasione era la versione invernale (in Winter) e romana dei Marateale Award, in Campidoglio.
"Sono molto orgogliosa e onorata per il premio - ha detto Micaela Ramazzotti in questa videointervista raccolta dall'inviato di Tag24 Thomas Cardinali - Il lavoro per il film è in realtà cominciato tanti anni fa, quando ho iniziato a pensare a queste persone, a questa storia da raccontare dal punto di vista di una sorella maggiore".
"Felicità" scandaglia infatti il "male oscuro" della depressione e dei disturbi psichiatrici che condizionano la vita e le scelte, segnando indelebilmente la vita delle persone e delle loro famiglie. "Mi piacciono molto i personaggi doppi, tripli o quadrupli. Quelli con tante facce - rivela l'attrice e regista - e la follia rappresenta appunto le nostre tante personalità. C'è chi cura e si impegna a curare questi disturbi e chi invece arriva finisce per provocare danni".
Dicevamo delle attrici che diventano registe. Prima Paola Cortellesi, e il suo fortunato "C'è ancora domani"; ora Micaela Ramazzotti con "Felicità". Opera già felicemente presentata a Venezia. "In questo periodo, è importantissimo trovare tutte queste donne registe. I nuovi occhi sono quelli delle donne, che raccontano il loro cinema".
Attrici, registe, amiche. "Il successo di Paola Cortellesi è bello. Lei e io ci incoraggiamo a vicenda, è una mia amica, le voglio bene e faccio il tifo per lei".